''Anche se sforassimo un po' i parametri dell'Unione europea non sarebbe la fine del mondo''. Lo afferma il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. ''L'Europa deve rivedere la propria politica per consentire'' investimenti soprattutto per infrastrutture, ricerca e sviluppo, aggiunge Squinzi all'assemblea degli industriali a Pavia.
''Questo è vero''. Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, risponde a una domanda sulle dichiarazione del premier Matteo Renzi secondo il quale argomentando sulla riforma dell'articolo 18 il posto fisso non c'è più. Squinzi, interpellato all'arrivo dell'assemblea degli industriali di Pavia sull'argomento non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.
Confindustria ''conferma il proprio giudizio positivo'' sulla legge di stabilità e soprattutto ''sull'impianto che vi sta dietro e che viene incontro a diverse misure che chiediamo da anni''. Lo afferma il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, aggiungendo che ''l'azzeramento della componente lavoro sul calcolo dell'Irap è positivissimo''. Intervenendo all'assemblea degli industriali di Pavia su quanto invece Confindustria apprezza meno Squinzi confida che ''il governo in fase di conversione possa metterlo a posto''.
Secondo Squinzi ''E' necessario che chi difende i lavoratori ammetta che a volte si sono difese situazione indifendibili''. ''Gli imprenditori non si divertono a licenziare: i nostri lavoratori sono a livelli di preparazione altissimi, fanno parte del patrimonio aziendale a anche noi vogliamo difenderli a ogni costo'', aggiunge Squinzi. ''Il contratto ideale è il contratto a tempo indeterminato che sia conveniente sia per le aziende sia per i lavoratori'', ma ''è necessario che chi difende i lavoratori ammetta che a volte si sono difese situazione indifendibili'', spiega il presidente di Confindustria facendo l'esempio dell'assenteismo che ''va affrontato in maniera più determinata di quanto sia stato fatto finora in Italia''. Secondo Squinzi ''dobbiamo fare un serio esame di coscienza tutti insieme e trovare soluzioni per il futuro''.
''Una riforma del lavoro è assolutamente necessaria. Così Squinzi che aggiunge: ''Lo stato è vecchio di 50 anni e in questi 50 anni il mondo è cambiato in una velocità straordinaria''.
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