lunedì 31 agosto 2020

Rete Unica, parola ai Cda. Primo passo con FiberCop Tim approva intesa con Kkr e Fastweb, Cdp il memorandum

 


La rete unica prende forma. Il progetto messo a punto da Cdp, Tim e Governo è nero su bianco nel 'memorandum of understanding' che arriverà nel pomeriggio sul tavolo della compagnia telefonica e poi, appena dopo, su quello di Cassa Depositi. Contemporaneamente Tim darà l'avvio all'intesa con Kkr e Fastweb per la creazione di FiberCop. Sarà questo il primo nucleo della società che poi si trasformerà in AccessCo: per ora avrà solo la rete secondaria di Telecom, quella in rame che arriva nelle case dei clienti. Ma poi si estenderà anche alle dorsali in fibra e - se tutto andrà in porto - anche alla rete di Open Fiber.
    Sarà una prima tappa importante, anche se il film della giornata sembra già scritto. Tim da il via libera all'intesa con KKr che rileverà il 37,5% di FiberCop mettendo sul piatto 1,8 miliardi di euro. Fastweb, invece, conferirà il suo 20% di FlashFiber, che è una joint venture con Tim per cablare una trentina di città, che si trasformerà nel 4,5% del capitale della nuova società. Nuova società per la cui creazione concreta ci sarà comunque bisogno di tempo, tanto che non si sarebbe ancora parlato di nomi da mettere alla guida. Il progetto, poi, dovrà superare l'esame del governo - scontato il sì - previsto in base al Golden Power e il vaglio delle autorità competenti. .
    L'altro documento sul tavolo, in questo caso anche all'esame del Cda di Cdp, sarà invece il memorandum. Conterrà le linee e i passaggi per la creazione della rete unica. Ad esempio prevede che quando FiberCop si trasformerà nella AccessCo - quindi nella società della rete unica - Tim continuerà ad avere la maggioranza, il 51%, ma la governance sarà condivisa. In pratica avrà la minoranza del Cda e l'amministratore delegato che designerà dovrà avere il gradimento di Cdp, che invece sceglierà il presidente che avrà deleghe pesanti, tra cui quella della sicurezza della rete. Sugli indirizzi strategici, ma anche su altri aspetti, ci sarà poi un sistema di maggioranze qualificate che consentono a Cdp di incidere su alcune questioni come ad esempio gli investimenti futuri.

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Oro: in rialzo a 1.966 dollari l'oncia Corre l'argento (+1,5%) e sale il rame (+0,7%)

 


(ANSA) - MILANO, Apertura in rialzo per le contrattazioni dell'oro, che sale dello 0,46% a 1.966,8 dollari l'oncia. In forte crescita l'argento (+1,5%), in salita anche il rame (+0,7%). (ANSA).
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Petrolio: apre in rialzo a 43,3 dollari al barile Brent a 46,1 dollari

 


(ANSA) - MILANO, In rialzo il petrolio sul mercato after hour di New York. ll greggio Wti viene comprato a 43,01 dollari al barile (+0,3%). Il Brent si attesta 46,1 dollari al barile (+0,6%). (ANSA).
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La pandemia di Covid brucerà 116 miliardi consumi nel 2020 Confcommercio, il Nord Italia è l'area più penalizzata, del totale dei consumi in meno il 57% derivano dalle 8 Regioni settentrionali

 


L'epidemia da Covid 19 brucerà nel 2020 116 miliardi di consumi con una media di 1.900 euro a testa.

Lo calcola la Confcommercio che in una nota sottolinea che se a livello nazionale il calo dei consumi sarà del 10,9% rispetto al 2019 (per una perdita di 116 miliardi) il maggior calo percentuale si avrà nel Trentino (-16%) mentre il Molise registrerà un calo del 7,2%. il Nord è l'area più penalizzata (-11,7%), con quasi il 60% del calo complessivo concentrato nelle sue 8 regioni e con la Lombardia che registra la maggiore perdita in valore assoluto (- 22,6 miliardi di consumi), mentre nel Mezzogiorno la riduzione della spesa è più contenuta (-8,5%). "Il quadro complessivo - afferma l'Associazione - appare sconfortante e in tutti i territori, per differenti ragioni, dovrebbero trascorrere almeno cinque anni per tornare ai livelli di spesa pro capite del 2019"

Confcommercio sottolinea che "rimangono fondamentali riforme strutturali, da finanziare in parte con i fondi europei, per tornare a crescere a ritmi più coerenti con le legittime aspettative di famiglie e imprese".

Tra le regioni che hanno perso consumi in percentuale maggiore rispetto al dato nazionale (-10,9% a prezzi costanti) ci sono la Lombardia (-11%) ma soprattutto il Veneto (-15,1%) la Toscana (-13,8%) e il Lazio (-11,8%). La Valle d'Aosta perde il 14,2% mentre l'Emilia Romagna è in linea con la media nazionale (-10,9%).

Va meglio il Sud con la Campania che perde l'8,8% dei consumi e la Sicilia l'8,2% e una media di caduta dei consumi per il territorio dell'8,5%. Ciò è legato secondo i commercianti alla minore presenza di turisti stranieri e al maggior peso di lavoratori il cui reddito disponibile non è stato colpito dal lockdown. Ma la capacità di reazione del Mezzogiorno - prosegue lo studio - "sono ben più ridotte.

Infatti, a fronte di una riduzione cumulata dei consumi sul territorio in Italia dell'1,3% in 12 anni, dal 2008 al 2019 inclusi, il Mezzogiorno ha ceduto oltre dieci punti percentuali di spesa in termini reali, mentre il Nord è cresciuto di quasi tre punti".

Il Nord, nel complesso, rimane l'area più penalizzata: dei 116 miliardi di consumi in meno stimati per l'anno in corso oltre 65 (quasi il 57%) derivano dalle otto regioni settentrionali (che nel 2019 pesavano per il 52% dei consumi sul territorio del totale Italia). La Lombardia sconta la riduzione più significativa, pari a oltre 22,6 miliardi di euro.
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Il Pil dell'Italia scende del 12,8%. Gualtieri, atteso forte rimbalzo Nel secondo semestre 2020, per gli effetti economici dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate

 


Nel secondo trimestre del 2020 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% nei confronti del secondo trimestre del 2019. La stima preliminare della variazione congiunturale del Pil diffusa il 31 luglio 2020 era stata del -12,4% mentre quella tendenziale del -17,3%.

"I dati sulle entrate tributarie - rassicura il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri - si aggiungono ad altre evidenze che ci consentono di auspicare un forte rimbalzo del PIL nel terzo trimestre, dopo la caduta del secondo trimestre confermata dai dati odierni dell'Istat che
apportano alla precedente stima una revisione molto contenuta".

Il Pil italiano non aveva mai registrato un calo così consistente dal 1995. Lo sottolinea l'Istat precisando inoltre che la variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,7%. " La stima completa dei conti economici trimestrali - scrive l'Istat - conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate, con flessioni del 12,8% in termini congiunturali e del 17,7% in termini tendenziali, mai registrate dal 1995.

L'Istat fa notare la "portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate". E' da tener presente comunque che il secondo trimestre 2020 ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente sia nei confronti del secondo trimestre del 2019.
    A trascinare la caduta del Pil, spiega l'Istat, è stata soprattutto la domanda interna, con un apporto particolarmente negativo dei consumi privati e contributi negativi rilevanti di investimenti e variazione delle scorte. Anche la domanda estera ha fornito un apporto negativo, per la riduzione delle esportazioni più decisa di quella delle importazioni.
    In particolare, rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in diminuzione, con cali dell'8,7% per i consumi finali nazionali e del 14,9% per gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, del 20,5% e del 26,4%.
    La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per -9,5 punti percentuali alla contrazione del Pil, con -6,7 punti dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, -2,6 punti degli investimenti fissi lordi e -0,2 punti della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). Anche la variazione delle scorte e la domanda estera netta hanno contribuito negativamente alla variazione del Pil, rispettivamente per -0,9 e -2,4 punti percentuali.
    Si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti, rispettivamente, del 3,7%, del 20,2% e dell'11%. Quanto invece alla spesa della famiglie, ha registrato una diminuzione in termini congiunturali del 12,4%. In particolare, gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti del 21,4%, quelli di beni non durevoli del 4,4%, quelli di servizi del 15,8% e quelli di beni semidurevoli del 15,1%.
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Pil Italia cala del 12,8% nel secondo trimestre La stima preliminare indicava -12,4%. Sull'anno scende del 17,7%

 


(ANSA) - ROMA, Nel secondo trimestre del 2020 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% nei confronti del secondo trimestre del 2019. La stima preliminare della variazione congiunturale del Pil diffusa il 31 luglio 2020 era stata del -12,4% mentre quella tendenziale del -17,3%. Il Pil italiano - sottolinea l'Istat - non aveva mai registrato un calo così consistente dal 1995. La variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,7% (ANSA).
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Confcommercio: Covid brucia 116 mld di consumi nel 2020 A testa 1.900 euro. Calo medio 10,9%, in Trentino 16%

 


L'epidemia da Covid 19 brucerà nel 2020 116 miliardi di consumi con una media di 1.900 euro a testa. Lo calcola la Confcommercio che in una nota sottolinea che se a livello nazionale il calo dei consumi sarà del 10,9% rispetto al 2019 (per una perdita di 116 miliardi) il maggior calo percentuale si avrà nel Trentino (-16%) mentre il Molise registrerà un calo del 7,2%.

Il Nord è l'area più penalizzata (-11,7%), con quasi il 60% del calo complessivo concentrato nelle sue 8 regioni e con la Lombardia che registra la maggiore perdita in valore assoluto (- 22,6 miliardi di consumi), mentre nel Mezzogiorno la riduzione della spesa è più contenuta (-8,5%). "Il quadro complessivo - afferma l'Associazione - appare sconfortante e in tutti i territori, per differenti ragioni, dovrebbero trascorrere almeno cinque anni per tornare ai livelli di spesa pro capite del 2019".

"Nessuna area del Paese - avverte il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli - è stata risparmiata dalle conseguenze del Covid. Nell'anno in corso perderemo oltre 116 miliardi di consumi e circa 9,5 punti di Pil. Per tornare a crescere, grazie anche ai fondi europei. Servono provvedimenti più incisivi e rapidi nella loro applicazione. Il tempo non gioca a nostro favore e i nodi fiscali e burocratici che rallentano la crescita devono ancora essere risolti"

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Borsa: Milano rallenta (+0,2%) dopo dati Istat, giù banche Giù industria e Poste. Su petroliferi, Tim,Mediobanca e Diasorin

 


(ANSA) - MILANO, Rallenta Piazza Affari (+0,2%) dopo i dati Istat sul Pil e i prezzi al consumo. In cima al listino principale resta Diasorin (+3,5%), che rimbalza dopo le forti perdite della settimana passata. Bene Tim (+1,7%), nel giorno del Cda sulla rete, anche per Cdp, il lusso, sulla scia dell'Asia, con Moncler (+1,7%) e Ferragamo (+1,5%), Mediobanca (+0,9%) sulla scia del via libera Bce all'aumento di Delfin.
    Sostenuti i petroliferi, da Tenaris (+1,5%) a Saipem (+1,4%) e Eni (+0,4%), col greggio in corsa (wti +1,3%) a 43,5 dollari al barile.
    Guadagni per Italgas (+1,8%), Pirelli (+1,3%), bene Fca (+0,8%). Più incerte le banche, da Unicredit (+0,3%) a Intesa (+0,06%), con in negativo Banco Bpm (-0,2%), Fineco (-0,6%) e Bper (-%), con lo spread in leggera risalita a 144,5 punti. In rosso Banca Mediolanum (-1%), Unipol (-0,9%), Poste (-0,7%).
    Nell'industria male Prysmian (-0,6%) e Buzzi (-0,5%). (ANSA).
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Borsa: Europa frena con dati Pil, Madrid in rosso Future Usa positivi. Su greggio, auto e acciaio, incerte banche

 


(ANSA) - MILANO, Frenano le principali Borse europee, con Madrid in rosso (-0,4%), coi prezzi al consumo in crescita ad agosto, mentre restano positive Francoforte (+0,3%) col Pil sul trimestre precedente a -11,3% e Parigi (+0,5%) col Pil a -19%, mentre il Pil dell'area euro è sceso del 15% e del 12,1% sul trimestre precedente. Chiusa Londra per festività.
    Positivi i future Usa, col Pil diminuito in termini congiunturali e tendenziali del 9,1% negli Stati Uniti. Piatto l'oro (-0,01%) a 1.966 dollari l'oncia.
    L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna quasi lo 0,2%, sostenuto da energia e utility, coi petroliferi forti, da Aker (+2,9%) a Lundin (+2%), mentre cedono Polski Koncern (-0,5%) e Neste Oyj (-0,2%), col greggio in rialzo (wti +1%) a 43,4 dollari al barile. Bene le auto, con un rally previsto per settembre dagli analisti di JpMorgan: sprint di Renault (+4,1%) e guadagni forti per Peugeot (+2%), Volkswagen (+1,5%). Su i materiali e picchi per l'acciaio con Arcelor Mittal (+5,4%) e Thyssenkrupp (+4,2%). In ordine sparso le banche, con guadagni per Bnp Paribas (+0,9%) e Commerzbank (+0,7%), perdite per Banco Bilbao (-0,7%) e Kbc (-0,5%). (ANSA).
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Borsa: Milano gira in rosso (-0,05%), deboli future Usa Banche in difficoltà, spread sotto 144. Su Tim e Diasorin

 


(ANSA) - MILANO, Gira in rosso Piazza Affari (-0,05%), dopo i dati Istat, mentre rallentano anche le altre principali Piazze europee., coi dati sul Pil, e lo stesso i future su Wall Street, con quello sul Down Jones passato in perdita.
    A Milano, pur con lo spread Btp-Bund sceso sotto 144 punti, sono deboli le banche, da Intesa (-0,1%) a Unicredit -0,2%), Bper (-1%). Tra i titoli peggiori Banca Mediolanum (-1%), Poste (-0,9%), l'industria con Prysmian (-0,8%) e Buzzi (-0,7%), A2a e Unipol (-0,7%).
    Brillante Diasorin (+3,6%), che rimbalza dopo le prdite della settimana scorsa, forte Tim (+1,9%) nel pomeriggio del cda sulla rete unica, anche per Cdp, bene Italgas (+1,7%), il lusso con Moncler (+1,3%), non con Ferragamo (-0,9%). Perdono compattezza i petroliferi, con crescite per Saipem (+1,6%) e Tenaris (+1,4%) e Eni sulla parità (-0,09%), mentre il greggio sale (wti +0,7%) a 43,3 dollari al barile. Bene Fca (+0,6%9 come il comparto.
    (ANSA).
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venerdì 28 agosto 2020

Tlc: Gualtieri, rete unica passo avanti progetto strategico Ministro Economia, Cdp ha negoziato in modo molto efficace


(ANSA) - OSIMO, "La rete unica è un importante passo avanti verso un progetto strategico al centro del programma di governo, che punta a creare le condizioni per realizzare la banda ultralarga in tutto il Paese, anche attraverso una società unica di gestione capace di offrire questo servizio a tutti gli operatori e a tutti i cittadini".
    Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a Osimo (Ancona). Gualtieri ha espresso apprezzamento sulle modalità con cui Cdp ha negoziato "in modo molto efficace" con Tim per mettere a punto un percorso che conduca alla realizzazione di una rete unica delle tlc. "Oggi - ha detto - abbiamo avuto conclusione unanime al termine della riunione di governo abbiamo dato il via libera a Cdp a proseguire percorso su cui ha negoziato in modo molto efficace anche con Tim per fare in modo che questa società della rete abbia una governance che ne garantisca l'indipendenza, l'apertura a tutti gli operatori e la realizzazione di un piano di investimenti molto forte" (ANSA).
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Borsa: Hong Kong positiva, apre a +0,20% Indice Hang Seng segna nelle prime battute un rialzo dello 0,20%

 


(ANSA) - PECHINO, La Borsa di Hong Kong apre la seduta positiva in scia alle indicazioni della Federal Reserve sul mantenimento dei tassi di interessi su livelli bassi a sostegno dell'economia: l'indice Hang Seng segna nelle prime battute un rialzo dello 0,20%, a 25.330,77 punti.
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Cambi: euro in rialzo sul dollaro a 1,1870 Moneta unica sale sullo yen a 126,17

 


(ANSA) - MILANO, Euro in rialzo sul dollaro in avvio di mattinata. La moneta unica europea passa di mano a quota 1,1870 contro il dollaro a fronte del valore di 1,1822 di ieri sera a New York. Sullo yen la moneta unica è stabile a quota 126,17. (ANSA).
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Oro: in lieve rialzo a 1.943 dollari l'oncia Metallo prezioso avanza dello 0,16%

 


(ANSA) - MILANO L'oro è in lieve rialzo sui mercati internazionali. Il metallo prezioso con consegna immediata avanza dello 0,16% e si attesta a 1.943 dollari l'oncia . (ANSA).
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Petrolio: stabile a 43,01 dollari al barile Brent a 45,10 dollari


(ANSA) - MILANO, Sono stabili le quotazioni del petrolio sul mercato after hour di New York. l greggio Wti passa di mano a 43,01 dollari al barile (-0,02%). Il Brent si attesta 45,10 dollari al barile (+0,04%). (ANSA).
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Spread Btp-Bund apre invariato a 143 punti Rendimento titoli decennali all' 1,04%

 


(ANSA) - MILANO, Apertura invarioata per lo spread tra Btp italiani e bund tedeschi. Il differenziale tra i due titoli ha avviato la seduta a 143 punti, con un rendimento per i Btp decennali pari all'1,04%%. (ANSA).
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Borsa: Asia chiude contrastata con voci dimissioni Abe In calo Tokyo (-1,4%) sale la Cina.Lo yen si apprezza su dollaro

 


(ANSA) - MILANO, Le Borse asiatiche chiudono contrastate dopo la svolta della Fed sull'inflazione e con le indiscrezioni sulle dimissioni del premier giapponese Shinzo Abe. Sullo sfondo restano i timori per i nuovi contagi da coronavirus mentre si resta in attesa dell'arrivo dei vaccini.
    Chiude in netto calo Tokyo (-1,41%). Sul mercato valutario lo yen si è andato apprezzando nuovamente sul dollaro a 106,20, e poco sopra 126 sull'euro. A contrattazioni ancora in corso sono in rialzo Hong Kong (+1,64%), Shanghai (+1,61%), Shenzhen (+1,91%), Mumbai (+1%), Seul (+0,4%).
    Giornata ricca di dati macroeconomici. In arrivo dalla Germania l'indice della fiducia dei consumatori e dei prezzi all'importazione; dalla Francia il Pil del secondo trimestre e l'inflazione; dall'Italia previsti i dati sui consumi, la fiducia delle imprese e i prezzi alla produzione. Dall'Eurozona l'indice della fiducia dei consumatori. Dagli Stati Uniti prevista la bilancia commerciale, i dati sui consumi e le scorte all'ingrosso. (ANSA).
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Istat, sale indice fiducia agosto consumatori e imprese

 


Ad agosto 2020 si stima un aumento sia del clima di fiducia dei consumatori (da 100,1 a 100,8) sia dell'indice composito del clima di fiducia delle imprese che sale da 77,0 a 80,8. Lo rileva l'Istat sottolineando che tra le componenti del clima di fiducia dei consumatori, il clima economico registra l'aumento più marcato passando da 85,9 a 90,1. Per le imprese, le stime evidenziano un aumento della fiducia diffuso a tutti i settori seppur con intensità diverse.

In particolare, nell'industria l'indice di fiducia del settore manifatturiero sale da 85,3 a 86,1 e nelle costruzioni aumenta da 129,7 a 132,6. Nel commercio al dettaglio l'indice aumenta da 86,7 a 94. 

Per i consumatori migliorano anche gli indici del clima corrente e futuro passando, rispettivamente, da 97,3 di luglio a 98,1 di agosto per il corrente e da 104,3 a 105,3per il futuro mentre la componente personale diminuisce lievemente (da 105,2 a 104,9). Per quanto riguarda le imprese il comparto dei servizi evidenzia una dinamica positiva decisamente più marcata: nei servizi di mercato (l'indice sale da 66 a 74,7) . Nell'industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini mentre le attese di produzione sono in calo. Le scorte di prodotti finiti sono giudicate in lieve accumulo rispetto al mese scorso. Per le costruzioni, l'aumento dell'indice è trainato da un deciso miglioramento delle attese sull'occupazione presso l'impresa, mentre i giudizi sugli ordini si deteriorano. Nel commercio al dettaglio l'indice di fiducia è passato dall'86,7 di luglio al 94 di agosto. A livello di circuito distributivo, la fiducia aumenta marcatamente nella grande distribuzione mentre nella distribuzione tradizionale l'incremento è più contenuto.

"Ad agosto - sottolinea l'Istat nel suo commento - il clima di fiducia delle imprese aumenta per il terzo mese consecutivo. Tale aumento è diffuso a tutti i settori ed è marcato per i servizi, mentre è più contenuto per l'industria. Sebbene in recupero in tutti i settori, gli indicatori del clima di fiducia delle imprese restano ancora distanti dai livelli precedenti l'emergenza sanitaria, in particolare nei servizi di mercato. L'indice di fiducia dei consumatori è in aumento dopo il lieve deterioramento registrato nel mese di luglio 2020. La crescita è trainata dal deciso miglioramento delle aspettative sulla situazione economica del paese e sulla disoccupazione".

Il fatturato dei servizi nel secondo trimestre del 2020 perde il 21% rispetto al primo trimestre e il 26,2% rispetto al secondo trimestre 2019. Lo rileva l'Istat sottolineando che per il settore dell'alloggio e della ristorazione si è registrato un calo del fatturato del 62,6% sul primo trimestre e del 71,4% tendenziale.

Il calo del fatturato delle imprese dei servizi nel secondo trimestre 2020 (-21% sul trimestre precedente, -26,2% sul secondo trimestre 2019) è "senza precedenti" per l'Istat che nel suo commento ai dati ricorda come questi siano l'effetto dell'emergenza sanitaria e delle misure di restrizione decise dal Governo per contenere il contagio. "La flessione registrata nel secondo trimestre, in termini sia congiunturali (-21%) sia tendenziali (-26,2%) - si legge - è la peggiore dall'inizio delle serie storiche (disponibili dal 2001). I cali del fatturato hanno colpito tutti i settori rilevati, risultando particolarmente marcati in quelle attività maggiormente interessate dai provvedimenti di chiusura per il contenimento dell'emergenza sanitaria, quali quelle legate alla filiera del turismo (Attività delle agenzie di viaggio -93%, Alloggio -88,3%, Trasporto aereo -79,1%, Attività dei servizi di ristorazione -64,2%) e del commercio di autoveicoli (-43,9%).

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Borsa: Milano (+0,2%) riduce rialzo, corrono Unicredit e Tim Bene le banche, deboli le utility. Stabile lo spread Btp - Bund

 


(ANSA) - MILANO, La Borsa di Milano riduce il rialzo iniziale con il Ftse Mib che guadagna lo 0,2% a 19.889 punti. A Piazza Affari corrono Tim (+2,8%), con le vicende della rete unica, e Mps (+2,2%) dopo il via libera della Bce ad Amco.
    Bene il comparto delle banche con lo spread tra Btp e Bund stabie a 143 punti. Si mette in mostra Unicredit (+3,4%). In rialzo anche Intesa (+1,3%), Banco Bpm (+1,2%) e Bper (+1,3%).
    Poco mossi titoli legati al petrolio con Eni (-0,2%), Saipem (-0,1%) mentre è in controtendenza Tenaris (+0,3%). In rosso le utility con Snam e Italgas (-0,3%), Hera e A2a (-0,1%). (ANSA).
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Borsa: Milano avanza dopo dati fiducia imprese e consumatori Bene le banche e Tim, giù Diasorin. Stabile lo spread Btp-Bund

 


(ANSA) - MILANO, La Borsa di Milano (+0,6%) avanza dopo i dati positivi sulla fiducia di consumatori e imprese ad agosto. Piazza Affari è sostenuta dall'andamento positivo delle banche. Prosegue la corsa Tim (+4,1%), alle prese con le vicende della rete unica, ed Mps (4%), dopo il via libera della Bce all'operazione Amco.
    Con lo spread tra Btp e Bund stabile a 143 punti base, le banche proseguono la loro corsa. In forte rialzo Unicredit (+3,7%), Banco Bpm e Intesa (+1,4%) e Bper (+1,9%). In fondo al listino Diasorin (-5,2%). (ANSA).
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Unioncamere, cambiano mestieri, più tatuaggi meno costruzioni Evoluzione degli artigiani in 5 anni, sono 80mila in meno

 


"Aumentano le imprese di pulizia e quelle che si occupano di tatuaggi e piercing. Crescono i giardinieri e i parrucchieri ed estetiste. Si riducono invece le imprese di costruzioni e quelle che si occupano di ristrutturazione, i "padroncini" addetti ai trasporti su strada, gli elettricisti, i falegnami e i meccanici".

Così cambiamo i mestieri artigiani secondo l'analisi di Unioncamere e Infocamere sull'evoluzione negli ultimi 5 anni di un settore che "conta poco meno di 1,3 milioni di imprese" e "ne ha perse quasi 80mila tra il 2015 e il 2020". Ma alcuni "mestieri"- rileva l'approfondimento - "più vicini a uno stile di vita a cui piace la cura di sé, degli spazi in cui si vive e del verde comune, crescono, raggiungendo anche numeri consistenti".

Quello dei mestieri in forte crescita "è il caso - rilevano Unioncamere e InfoCamere - delle imprese del settore 'altri servizi alla persona', la cui crescita esponenziale (+88,4% pari a 5.382 imprese in più) si deve in gran parte ai tatuatori e agli addetti al piercing (passati da 2.150 di giugno 2015 a oltre 5mila di giugno 2020), ma anche agli incrementi notevoli delle attività di robivecchi (da 151 a 754), di organizzatori di feste e cerimonie (da poco più di mille a 1.700) e di quanti si occupano di cura degli animali (toelettatori, addestratori, dog sitting ecc., che erano meno di 2mila nel 2015, oggi sono quasi 2.700)".

La ricerca registra un "balzo in avanti" anche per gli addetti alle pulizie, aumentati di 5.600 unità in 5 anni, per i giardinieri (+3.200) e per i parrucchieri ed estetisti: 2.344 le imprese in più nel periodo. Mentre "alcune difficoltà emergono al contrario nel mondo artigiano legato al settore dell'edilizia e delle costruzioni. In 5 anni si sono perse oltre 18.500 imprese del settore delle costruzioni di edifici residenziali e non residenziali, circa 3.600 attività di piastrellisti ed imbianchini, 3.300 di muratori specializzati nella finitura degli edifici. Sono inoltre 12mila in meno le attività dei 'padroncini' legate al trasporto su strada, quasi 5.500 gli elettricisti in meno e circa 4.500 i meccanici per autoveicoli oggi non più attivi".

Un "apporto notevole" alla crescita della categoria degli 'altri servizi alla persona' è "venuto in questi anni dai giovani: oltre 1.800 delle nuove imprese artigiane attive in questo settore si devono agli under 35. Le donne invece sembrano puntare su ambiti tradizionalmente più vicini al mondo femminile, come ad esempio quello delle imprese di parrucchieri ed estetisti. Gli stranieri, infine, hanno puntato in questi anni su alcuni specifici lavori legati al mondo dell'edilizia".

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Istat: sale indice fiducia agosto consumatori e imprese Consumatori da 100,1 di luglio a 100,8; da 77 a 80,8 imprese

 


(ANSA) - ROMA, Ad agosto 2020 si stima un aumento sia del clima di fiducia dei consumatori (da 100,1 a 100,8) sia dell'indice composito del clima di fiducia delle imprese che sale da 77,0 a 80,8. Lo rileva l'Istat sottolineando che tra le componenti del clima di fiducia dei consumatori, il clima economico registra l'aumento più marcato passando da 85,9 a 90,1. Per le imprese, le stime evidenziano un aumento della fiducia diffuso a tutti i settori seppur con intensità diverse.
    In particolare, nell'industria l'indice di fiducia del settore manifatturiero sale da 85,3 a 86,1 e nelle costruzioni aumenta da 129,7 a 132,6. Nel commercio al dettaglio l'indice aumenta da 86,7 a 94. (ANSA).
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Coronavirus: Moody's, calo turismo attacca debiti Sud Europa Italia a Spagna 'salvate' dai turisti interni

 


(ANSA) - MILANO, La domanda di turismo rimarrà debole nonostante l'allentamento dei divieti di viaggio dopo i blocchi per l'emergenza Coronavirus e i debiti sovrani dell'Europa meridionale sono i più esposti all'impatto di questo calo, che probabilmente durerà oltre la stagione estiva 2020. Lo afferma un rapporto di Moody's.
    Croazia (rating Ba2 positivo), Grecia (B1 stabile), Portogallo (Baa3 positivo), Malta (A2 stabile), Spagna (Baa1 stabile), Cipro (Ba2 positivo) e Italia (Baa3 stabile) sono secondo la società di rating i Paesi più colpiti in Europa, che è la maggiore destinazione turistica del mondo. Una quota elevata di arrivi di turisti via auto potrebbe mitigare i rischi per la Croazia e una tenuta del turismo nazionale attenua i pericoli per Italia e Spagna, aggiunge il report di Moody's. (ANSA).
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Borsa: Europa resta debole dopo dati fiducia, Milano +0,2% A Piazza Affari brillano le banche, in rialzo l'euro sul dollaro

 


    In rosso Francoforte (-0,4%) e Parigi (-0,2%), piatta Londra (+0,02%) mentre sono in terreno positivo Milano (+0,2%) e Madrid (+0,6%). Nel Vecchio continente continuano ad essere toniche le banche (+2%) mentre sono in calo l'informatica (-1%) e la farmaceutica (-0,8%).
    A Piazza Affari brillano Unicredit (+3,6%), Mps (+3,3%), Bper (+1,5%), Intesa (+1,3%) e Banco Bpm (+1%). Bene anche Tim (+2,3%), con le vicende legate alla rete unica. In fondo al listino principale Diasorin (-2,9%) e Stm (-1,9%). (ANSA).
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