mercoledì 23 gennaio 2019

Davos, Conte: Pil Italia può arrivare a 1,5% nel 2019. Tria: rispettiamo deficit, nessuna manovra correttiva


Oggi al Forum economico mondiale il ministro dell'Economia e il premier

GUARDA LE DIRETTE DAL FORUM DI DAVOS - La crescita dell'Italia potrebbe arrivare fino all'1,5% quest'anno. Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una intervista a Bloomberg Tv a Davos anticipata dalla stessa agenzia, sottolineando che non ci sarà nessuna correzione alla manovra e che il rallentamento della crescita è parte di una tendenza a livello mondiale.

"Possiamo dire che la Bce, essendo una banca centrale, non ha un potere valutario adeguato?", ha affermato il premier a margine del forum economico mondiale. Conte ha aggiunto che "è chiaro che nel sistema attuale la Vigilanza bancaria è insoddisfacente".

L'Italia centrerà gli obiettivi di deficit per il 2019 e non ci sarà bisogno di una manovra correttiva. Lo afferma il ministro dell'economia Giovanni Tria in un'intervista alla Reuters dal forum di Davos a chi gli chiede se ci sarà bisogno di misure aggiuntive visto il rallentamento dell'economia.

"Speriamo che sia decrescente". Così Tria risponde all'ANSA in merito alla tensione crescente con la Francia che, secondo indiscrezioni, rischierebbe di interferire con i dossier Alitalia e Fincantieri.

Il governo è favorevole alla creazione di una rete telefonica fissa unica, che nascerebbe da una fusione tra le rete di Telecom Italia (Tim) e Open Fiber, ha affermato Tria, in un'intervista a Reuters."Certamente una rete unica porterebbe efficienza al sistema e da questo punto di vista il governo penso che debba guardare con favore a un'evoluzione in quella direzione - ha detto Tria - ma si tratta di scelte che devono fare poi nella loro autonomia società private e quotate".

"È paradossale che proprio mentre si crea un campione europeo della cantieristica per competere più efficacemente sui mercati mondiali come il gruppo Fincantieri-Stx, da parte della Francia si coinvolga la Commissione europea in modo così ambiguo. La logica di questo atteggiamento appare davvero poco comprensibile". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a margine del Forum economico mondiale.
"Se la Francia vuole mettere a disposizione il proprio seggio nel Consiglio di sicurezza dell'ONU parliamone e facciamolo nel contesto europeo, se davvero vogliamo dare importanza a tale contesto". Conte ha aggiunto che "il nostro obiettivo non può essere quello di dare un seggio arma ente in più a un singolo Parse europeo".

Attesa per Conte e Tria al Wef -  Tria parlerà in un panel dedicato al futuro dell'Europa, presente anche il Commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici. Subito dopo sarà il premier Giuseppe Conte a rivolgere uno 'special adress' alle 17.30, oltre a tenere un colloquio bilaterale a porte chiuse col presidente brasiliano Jair Bolsonaro.

Abe, ricostituire fiducia in libero scambio - "Ricostituire la fiducia verso il sistema del commercio internazionale". E' l'appello lanciato dal primo ministro giapponese Shinzo Abe al World Economic Forum di Davos per scongiurare i rischi legati alla guerra dei dazi e alle tensioni commerciali. "Il Giappone è determinato a preservare e a migliorare un sistema internazionale libero, aperto e basato sulle regole", ha affermato Abe, secondo quanto riferisce Bloomberg.
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Carige:Bankitalia spinge su aggregazione

Panetta, per sfruttare potenzialità, tutelare clienti e depositi

"Una operazione di aggregazione (di Carige ndr) rappresenta la soluzione più adeguata ed efficace per preservare i valori e sfruttare le potenzialità inespresse, salvaguardando sia depositanti sia le famiglie e le imprese finanziate dalla banca". Lo afferma il vice dg di Banca d'Italia Fabio Panetta in audizione alle commissioni riunite del Parlamento secondo cui "gli interventi pubblici di sostegno contemplati dal dl sono destinati a una banca solvibile e che presenta valori e potenzialità da non disperdere".
   
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Mattarella: "Il lavoro è priorità, con dignità e diritti"


Il presidente della Repubblica: "Sindacato protagonista e responsabile"

"Il lavoro è priorità nelle attenzioni degli italiani, nell'ambito del veloce cambiamento che caratterizza questa fase, sospinto da trasformazioni nelle tecnologie e nei mercati globali. Nessuno può pensare di sottrarsi alla sfida dell'innovazione, ma questa non potrà sottrarsi alla piena tutela della libertà e dignità di ogni persona". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio per il congresso della Cgil. "Il carattere universale dei diritti resta la pietra angolare su cui poggia una democrazia compiuta".
"Sindacato protagonista e responsabile" - "Nella storia repubblicana il sindacato è stato protagonista nel promuovere e accompagnare la crescita economica e dei diritti dei lavoratori, con piena responsabilità nazionale anche in momenti molto difficili, sapendo unire il mondo del lavoro al di là degli stessi interessi contingenti", dice il presidente della Repubblica nel suo messaggio per il congresso Cgil. "Il mio auspicio - prosegue - è che nei tempi nuovi questi principi possano ancora alimentare l'azione riformatrice del sindacato".
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Cgil: verso Landini segretario generale, Colla vice


Stamattina al congresso si riunisce la commissione elettorale

La Cgil ad un passo dall'accordo per il nuovo vertice, con Maurizio Landini segretario generale e Vincenzo Colla vice. Al centro dell'accordo anche la composizione dell'intera segreteria confederale.

Nella proposta su cui si sta chiudendo l'accordo è previsto anche l'ingresso di un secondo vice segretario generale, donna. L'ipotesi è sul nome di Gianna Fracassi.

Stamattina si riunisce la commissione elettorale, nell'ambito del 18/o Congresso nazionale della Cgil a Bari, che giovedì prossimo porterà appunto all'elezione del suo nuovo segretario generale, che succederà a Susanna Camusso.

Colla, trovata soluzione per tenere unita la Cgil  - "Abbiamo trovato la soluzione per tenere unita la Cgil, lo voleva questa sala, la nostra gente, lo voleva anche il Paese". Lo dice il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Colla: "Ho tolto la disponibilità a fare il segretario generale perché abbiamo fatto un accordo". A margine del congresso nazionale, spiega: "Ho voluto far di tutto per non rompere la Cgil, al voto andrà un unico segretario, che sarà il segretario di tutti".
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Nissan: Ghosn verso le dimissioni da Renault


Giovedì Cda della casa francese potrebbe nominare il successore

L'ex presidente del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi Motors, Carlos Ghosn - in stato di fermo a Tokyo da oltre due mesi con le accuse di illeciti finanziari - è pronto a dimettersi dal suo ruolo di presidente e amministratore delegato della casa auto francese. Lo anticipa il canale pubblico Nhk, che cita fonti a conoscenza del dossier.

Renault ha in programma un Cda nella giornata di giovedì per decidere le nuove nomine all'interno della struttura di comando. Il governo francese - che con il 15% del capitale è il principale azionista della Renault - spinge per una sostituzione dell'ex tycoon, spiega la Nhk, e i membri del board della casa transalpina dovranno elaborare un piano per riequilibrare l'alleanza con Nissan. Renault controlla il 43% del costruttore nipponico, con diritti di voto, mentre la Nissan - che genera di gran lunga la maggiore redditività all'interno del gruppo - possiede appena il 15% della casa francese, senza poter esercitare i diritti di voto. Ghosn è stato licenziato da Nissan all'indomani del suo arresto, il 19 novembre, ma era stato confermato nel suo ruolo dalla Renault. Martedì il tribunale di Tokyo ha respinto il secondo ricorso avanzato dai legali di Ghosn per la concessione della libertà provvisoria. L'ex top manager 64enne continua e negare ogni accusa avanzata nei suoi confronti.
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Sciopero dei benzinai il 6 febbraio

I sindacati contro il ministero dell'Economia

 Il ministero dell'Economia "ha deciso di confiscare il rimborso che, dopo oltre 15 anni di trattative, il Governo precedente aveva finalmente approvato con la finanziaria 2018 in termini di credito d'imposta a favore dei gestori, riconoscendo il maggiore livello di commissioni bancarie collegate alle transazioni con carte di credito, subito in ragione dello straordinario peso fiscale che grava sul prezzo dei carburanti". E' quanto denunciano i sindacati dei gestori degli impianti che proclamano lo sciopero per il 6 febbraio.
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Cimbri esclude fusione Mps-Bper-Unipol


Siena ha una dimensione diversa e un azionariato non di mercato

(ANSA) - MILANO, 22 GEN - L'amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, esclude operazioni di aggregazioni di Mps con Unipol Banca e Bper, istituto di cui la compagnia bolognese è primo azionista con il 15% del capitale. "Bper prosegue la sua strada, noi abbiamo fatto le nostre cose, è più una cosa di fantasia" ha detto Cimbri da Davos, intervistato da Class Cnbc.
    "Mps è una grande realtà nazionale, ho letto anch'io che il nostro nome, il nome di Bper è stato accostato al Monte dei Paschi. Ritengo che Bper abbia un suo programma, il Monte dei Paschi è una dimensione troppo diversa e ha un azionariato che al momento non è di mercato" ha spiegato Cimbri, bocciando la possibilità di una fusione a tre.
   
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Tim crolla in Borsa su nuovi minimi


Timori su conti e rete con scontro in atto tra Elliott e Vivendi

(ANSA) - MILANO, 22 GEN - Tim viaggia senza paracadute in Borsa. Precipita su nuovi minimi storici e va incontro a un congelamento per eccesso di ribasso. Rientrato agli scambi con scambi tre volte superiori alla media giornaliera dell'ultimo mese, il titolo segna un calo del 7,7% a 0,44 euro. Sotto pressione anche le Tim risparmio, che ritoccano i minimi di sempre e cedono il 5,13% a 0,39 euro. La borsa continua a punire i dati preliminari diffusi giovedì scorso, mentre la bocciatura dell'AgCom al progetto di scorporo interno della rete indica un'accelerazione nel processo di separazione tra l'operatore e l'infrastruttura. Non aiutano poi le continue frizioni tra i due soci: Vivendi, che aveva spinto il progetto bocciato dall'authority, ed Elliott, favorevole invece alla separazione delle due attività.
   
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lunedì 21 gennaio 2019

Di Maio, stabilizzeremo i 10 mila tutor


Faremo i colloqui,subito assunzione per collaborare con l'Anpal


"Assumeremo subito 10 mila navigator, che sono i tutor del reddito di cittadinanza. Li assumeremo subito, faremo dei colloqui, con l'impegno di stabilizzarli con un contratto che riguarda la collaborazione con l'agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro "(Anpal).
Lo ha detto il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e delle politiche sociali, Luigi Di Maio, ad Avezzano nell'ambito di un incontro con i candidati alle elezioni regionali abruzzesi previste per il 10 febbraio prossimo.
"Queste 10 mila assunzioni che si divideranno in quattromila per le regioni e seimila per lo Stato centrale - ha specificato il Ministro - ci consentiranno di gestire le assunzioni nelle aziende di chi prende il reddito, ma anche di aprire un'azienda perché chi prende il reddito e apre un'azienda ha sei mesi per 780 euro di assegno per avviare la propria azienda".
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Davos: Fmi mette Italia fra maggiori rischi globali. Salvini: 'Sono loro a essere una minaccia'


Nodo spread-banche. Timori anche per Brexit e voto europee

La situazione finanziaria dell'Italia, assieme a Brexit, è al primo punto fra i principali fattori di rischio globali indicati dal Fondo monetario internazionale nella versione aggiornata del World Economic Outlook. "In Europa continua la suspence su Brexit, e il costoso intreccio fra rischi sovrani e rischi finanziari in Italia rimane una minaccia", ha detto il direttore della Ricerca del Fmi Gita Gopinath presentando il rapporto a poche ore dall'inizio del Forum economico mondiale di Davos. "Italia minaccia e rischio per l'economia globale? Piuttosto è il Fmi che è una minaccia per l'economia mondiale, una storia di ricette economiche coronata da previsioni errate, pochi successi e molti disastri", replica il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Gli spread italiani - si legge al primo punto della sezione sui rischi globali, che evoca anche una Brexit senza accordo - sono scesi dal picco di ottobre-novembre ma restano alti. Un periodo prolungato di rendimenti elevati metterebbe sotto ulteriore pressione le banche italiane, peserebbe sull'attività economica e peggiorerebbe la dinamica del debito". L'analisi dei rischi prosegue poi con l'ipotesi di una "Brexit senza accordo dal carattere dirompente, con contagio all'estero, e un aumentato euroscetticismo intorno al voto europeo di maggio". Rischi anche da una frenata peggiore del previsto in Cina, un'escalation commerciale, uno 'shutdown' prolungato negli Usa.

Il fondo monetario internazionale taglia allo 0,6%, dall'1% di ottobre, la previsione di crescita per l'Italia nel 2019, mantenendola allo 0,9% per l'anno successivo. Lo si legge nell'aggiornamento del World Economic Outlook presentato a margine del Forum economico mondiale di Davos. L'Italia - nel documento - è individuata con la Germania come uno dei fattori la cui frenata a fine 2018 ha fatto rivedere in peggio le stime di crescita per l'Eurozona e comportato un calo dell'euro del 2% fra ottobre e gennaio.

Meno crescita per l'economia globale nel 2019 e 2020, e con più incognite fra cui una possibile escalation nello scontro Cina-Usa sui dazi e un 'atterraggio duro' dell'economia cinese. E' il quadro delineato dall'aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale, presentato oggi prima del via al Forum economico mondiale. Le nuove stime del Fmi prevedono una crescita globale del 3,7% nel 2018, come tre mesi fa, ma peggiorano il 2019 (3,5% da 3,7%) e il 2020 (3,6% da 3,7%).

L'economia globale fronteggia "rischi significativamente più alti, alcuni dovuti alle politiche" intraprese dai governi. L'allarme arriva dal direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, che ha aggiunto: "significa che una recessione globale è dietro l'angolo? No". Lagarde, facendo un'analogia con lo sci da fondo dove "è desiderabile avere visibilità, una leggera discesa, stabilità, pochi rischi e pericoli", ha notato che oggi sciare è diventato più impegnativo invitando le autorità a "tenersi pronte se rischi dovessero materializzarsi".

"Risolvere con la cooperazione, e velocemente, le dispute commerciali": è l'imperativo, pronunciato da Gopinath, a margine del Forum economico mondiale, avvertendo dei rischi di una crisi finanziaria e di un'economia globale già indebolita dalla guerra dei dazi. Gopinath si è soffermata anche su Brexit: "è imperativo risolvere immediatamente" lo stallo, se non si viole continuare a creare incertezze che pesano sulla crescita.

Il Fondo monetario internazionale mantiene una previsione di crescita per gli Usa del 2,5% quest'anno e dell'1,8% il prossimo. Ma riduce le attese per l'Eurozona nel 2019, portandole a 1,6% (da 1,9%) e mantiene il 2020 a 2,7%. Negli Usa, la crescita "è attesa in calo"con il venir meno dello stimolo fiscale e con i tassi Fed in rialzo, ma è sostenuta da "forte domanda interna". Nell'Eurozona pesano, invece, la frenata del Pil italiano e tedesco (1,3% per il 2019) e quella della Francia (1,5%) fra le proteste dei gilet gialli.
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