mercoledƬ 9 aprile 2014

Def in aula alla Camera il 17 aprile


L'Aula della Camera esaminerĆ  il Def il prossimo 17 aprile: lo hanno deciso i capigruppo di Montecitorio. Il 15 aprile il testo, che va inviato Bruxelles entro il 30 aprile, sarĆ  nelle commissioni competenti ed il 16 in commissione Bilancio
La Confindustria esprime apprezzamento per l'accelerazione riformatrice del governo con il Def, ma chiede uno sforzo aggiuntivo sul costo del lavoro, sugli investimenti e sulla riduzione dell'Irap. Giudicata, quest'ultima, un passo ''troppo timido'. Il Documento, ĆØ l'opinione degli industriali, "traccia una salutare accelerazione riformatrice per il paese, a partire dal riassetto istituzionale, coerente con gli indirizzi annunciati dal Governo al momento del suo insediamento".
UE E FMI PROMUOVONO IL DEF - Arriva la 'promozione' di Bruxelles al programma economico di Matteo Renzi: la Commissione Ue, ha detto il portavoce di Olli Rehn "prende nota" del Def, "accoglie con favore" le misure per i lavoratori e ricorda che l'Italia "deve raggiungere il pareggio per ridurre il debito ed essere in linea con le regole" europee. E la commissione vede "con favore" anche "l'accelerazione delle riforme in Italia e l'intenzione di procedere spediti con privatizzazioni, razionalizzazione della spesa, efficienza della p.a."
Un primo via libera arriva anche dal FmiIl piano Renzi si muove nella direzione indicata dal Fondo, afferma Sanjeev Gupta, responsabile del Fiscal Monitor, sottolineando che le raccomandazioni del Fmi sono una riforma delle spese e quella per ridurre i costi del lavoro.

Renzi, escludo manovra correttiva - Intanto il giorno dopo l'approvazione del Documento di Economia e Finanza il premier da Vini4taly esclude "una manovra correttiva nel modo piĆ¹ categorico". "A chi dice che ci sarĆ  bisogno di una manovra correttiva perchĆ© i numeri" del Def "sono sovrastimati dico esattamente il contrario: abbiamo tenuto bassa la previsione" per "serietĆ . Non mi aspetto brutte sorprese durante l'anno ma positive": ci sarĆ  "maggiore spazio d'azione durante l'anno".
"Mi ha colpito - ha detto ancora Renzi - l'atteggiamento delle persone che ci dicono non tornate indietro, non mollate: ĆØ la linea del def, chi non ha mai pagato deve pagare un po' e chi ha sempre pagato ĆØ giusto che inizi a riscuotere". Il premier ha anche ribadito che gli 80 euro in busta paga saranno come di una "quattordicesima su base annua". "Chi non ha mai pagato deve pagare un po' e chi ha pagato ĆØ giusto inizi a riscuotere", ha spiegato Renzi. "Proviamo a chiedere un sacrificio alla politica e ai politici che vedranno ridurre molto costi e posti con Province e Senato" ed ĆØ inoltre "particolarmente interessante chiedere un sacrificio ai dirigenti delle aziende pubbliche" e delle "banche che hanno usufruito dell'operazione Bankitalia". Si chiede un "sacrificio" a chi "in questi anni ha avuto maggiori attenzioni". "Da qui alla fine aprile - ha aggiunto - insisto perchĆ© sia fortissimo l'investimento" del governo "anche sulla riorganizzazione della P.a.". Con lo "Sforbicia-Italia", ribadisce, l'intento ĆØ "far venir mento anche qualche ente di troppo".
GiĆ  alle 6.29 su Twitter il premier aveva sottolineato la sua soddisfazione per l'ok al documento che contiene la programmazione economica per i prossimi anni: "Il Def mantiene tutti gli impegni che ci eravamo presi, alla faccia dei gufi. Inizia a pagare chi non ha mai pagato. Si cambia verso". "Oggettivamente", la Difesa "ĆØ un settore dove si puĆ² tagliare", ha scritto ancora Renzi su Twitter rispondendo ad un cittadino che gli chiede di smetterla di "parlare di tagli alla Difesa come panacea dei mali italiani". L'interlocutore del premier aggiunge che l'Italia deve essere un Paese "con ambizioni". Ma Renzi replica: "Non confondere le giuste ambizioni con gli sprechi". E sempre su Twitter a chi gli obietta che nel Def "non c'ĆØ traccia di lotta all'evasione" il premier risponde "vedrai, vedrai sull'evasione...".
A Vinitaly Renzi ha parlato anche di export e di agroalimentare: "Il vino e l'agroalimentare non sono passatempi" ma "sono un pezzo rilevante della nostra economia". Per cui il Governo ha l'obiettivo di passare dagli attuali 5 miliardi di export a 7 e mezzo nel 2020, cioĆØ in sei anni. "Vogliamo aumentare dle 50 per cento la capicitĆ  di export e possiamo farlo", ha detto Renzi, promettendo anche una "lotta senza quartiere alla burocrazia che sta uccidendo l'Italia" e il settore dell'agricoltura in particolare. "C'ĆØ una responsabilitĆ  non solo dei politici ma anche delle associazioni di categoria, insieme dobbiamo cambiare senza trovare comodi alibi".
Chi ha da dire qualcosa sulle misure del governo per l'agricoltura, ha detto ancora, "magari non aspetti la fine per dire che il governo fa tutto da solo come ĆØ successo per la riforma costituzionale". "Quando era scaduto il tempo ci hanno detto: certo che non ci hanno dato modo discutere". Infine interloquendo con un giornalista che sottolineava come nel mondo del vino vi fosse una alta presenza femminile il premier ribatte che "in questo Paese la paritĆ  di genere la vedo solo nel governo della Repubblica".
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Da Irpef a privatizzazioni tutte le misure del Def di Renzi


Spunta nuova 'tassa-banche'; verso 'sconto' anche incapienti

 
    Privatizzazioni avanti tutta (12 miliardi l'anno) e un rapporto debito-Pil che inizia a scendere (ma solo dal 2015) grazie ad una ripresa vista perĆ² meno forte dell'1,1% del governo precedente (+0,8% la previsione del Def per il 2014) ma che, grazie alle riforme si rafforzerĆ . Il Cdm fissa le linee della politica economica del prossimo triennio. Con un obiettivo prioritario: abbassare le tasse a famiglie ed imprese in modo ''strutturale'' e far ripartire la crescita. E spuntano nuove 'voci': il raddoppio dell'imposta sulle quote di Bankitalia e l'aiuto anche agli incapienti. Ecco in breve le 'voci' di intervento:
    +80 euro in busta da 27 maggio - E' l'intervento piĆ¹ atteso, quello sul quale il governo gioca la sua credibilitĆ . Un calo delle tasse che porti ad una cifra di circa 80 euro in piĆ¹ in busta paga ai lavoratori intorno ad un reddito di 23.000. Da maggio a dicembre la misura costa 6,6-6,7 miliardi. 10 miliardi l'anno a partire del 2015. Il decreto col quale si sostanzierĆ  il taglio arriva il 18 aprile sul tavolo del Cdm.
    Sconto anche a incapienti - Lo sconto (anche se non fiscale) dovrebbe portare un contributo anche agli incapienti. Sarebbe giĆ  stata individuata la soluzione tecnica.
    Fino a 26% imposta banche su quote Bankitalia - Il governo intende innalzare dal 12% al 24-26% l'imposta sulle quote di via Nazionale detenute dalle banche. Protesta l'Abi. -
    Irap, si punta a taglio 10% - Per le aziende il governo intende intervenire sull'Irap: l'imposta regionale sulle attivitĆ  produttive. La sforbiciata sarebbe del 10% annuo quindi partendo nel 2014 a circa metĆ  anno sarebbe la metĆ .
    Rendite 'coprono' Irap - I poco piĆ¹ di 2 miliardi che costa il taglio all'Irap arriva dall'aumento delle rendite finanziarie. Con un'aliquota che passa dal 20 al 26%.
    Sotto tiro i manager pubblici - Manager (ma anche dirigenti) pubblici a rischio. Si punta ad inserire un tetto ai loro stipendi: non potranno prendere piĆ¹ del presidente della Corte di Cassazione (poco piĆ¹ di 300.000 euro l'anno). Ma si potrebbe scendere anche piĆ¹ giĆ¹: 239mila euro che ĆØ quanto viene riconosciuto al Capo dello Stato.
    Mannaia su beni e servizi - Dalle matite alla carta igienica arriva il nuovo taglio. Le amministrazioni pubbliche dovranno garantire risparmi per circa 800 milioni. Insomma bisogna tagliare la spesa 'improduttiva' e aumentare i servizi.
    Enti inutili e istituzioni a dieta - Il primo a finire nel mirino ĆØ stato il Cnel (''le famiglie a casa si chiederanno come faremo ora senza il Cnel'', ironizza Renzi). Ma sono moltissimi in Italia gli enti 'sopprimibili'. Ma il percorso non ĆØ semplice e i risparmi non sono certi. Anche perchĆØ normalmente il personale viene ricollocato sempre nella pubblica amministrazione. Oltre alla riforma del Senato il governo studia come ridurre le spese delle principali istituzioni: Palazzo Madama, Camera e Quirinale in testa. E anche se via via i tagli ci sono stati rimarrebbe un margine di circa 700 milioni ancora da risparmiare. L'invito di Renzi ĆØ chiaramente ''rispettoso'' della loro autonomia.
    Tagli alle feluche - Si punta a tagliare gli stipendi ai diplomatici. Ma si annuncia battaglia: il sindacato dei diplomatici italiani (Sndmae) difende infatti la congruitĆ  dei propri stipendi.
    Tagli alla sanitĆ , non lineari - Si torna a parlare degli tagli alla spesa farmaceutica in attesa della 'panacea di tutti i mali': l'introduzione dei costi standard. Nel 'Patto della salute' sono stati quantificati ''10 miliardi di risparmi, non di tagli'' precisa il ministro Lorenzin. E Renzi aggiunge: i tagli non saranno ''lineari'' e inoltre in prospettiva per la SanitĆ  spenderemo di piĆ¹.
    Tagli alla difesa - I tagli arriveranno. Ancora non ĆØ noto perĆ² se sarĆ  depotenziato o meno il programma di acquisto degli F35.
    Incentivi alle imprese e camere di commercio - Si parla di riorganizzazione da tempo per gli aiuti alle imprese (il famoso dossier Giavazzi messo a punto durante il governo Monti). Gli imprenditori si dicono pronti anche a rinunciare in cambio di un taglio 'congruo' al carico fiscale. L'Irap appunto. Si discute anche di accorpamenti per le camere di commercio.
    Privatizzazioni, 12 mld l'anno - Il percorso ĆØ giĆ  avviato per Poste, Enav e Fincantieri. Ma potrebbe coinvolgere molto di piĆ¹. A partire dalle quotate. Per l'anno in corso gli incassi dovrebbero arrivare a 12 miliardi. Dall'anno prossimo altrettanto dovrebbe andare a coprire il calo del debito pubblico.
    Debiti della P.a. - Si punta ad accelerare il pagamento dei debiti ed a introdurre un meccanismo per evitare che il debito nei confronti delle aziende si riformi. Dai loro pagamenti lo Stato incasserĆ  un miliardo in piĆ¹ di Iva.
       
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    Esodati, entro aprile un tavolo con Inps, Governo, Parlamento


    Damiano: 'Impegno del governo per soluzione rapida'

    "Entro aprile si aprirĆ  un tavolo con i ministeri dell'Economia e del Lavoro, l'Inps e gli uffici di presidenza delle commissioni Lavoro di Camera e Senato, integrati dai capigruppo, per trovare una soluzione rapida". Lo riferisce il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano in merito alla questione esodati.
    "L'apertura di un tavolo sugli esodati ĆØ stata chiesta da noi - sottolinea Damiano - e questa mattina il governo si ĆØ impegnato in questo senso con l'obiettivo di arrivare a una soluzione rapida".
    Damiano ricorda come la commissione Lavoro alla Camera si stia da tempo lavorando su questo fronte e come le misure messe a punto, e attesa in Aula a Montecitorio da lunedƬ, siano perĆ² ancora in attesa di una relazione tecnica sulle coperture. Ragion per cui per evitare "di girare a vuoto - dice - abbiamo chiesto un tavolo", che appunto l'Esecutivo si ĆØ impegnato ad aprire "entro aprile".
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    Borsa Europa positiva, Spread in calo


    Piazza Affari +0,23%

    Ha chiuso in modesto rialzo Piazza Affari, lasciando il Ftse Mib poco variato (+0,23%) a quota 21.717 punti, tra scambi sempre vivaci per 3,16 miliardi di euro, inferiori al nuovo record dell'anno dello scorso 3 aprile (3,74 miliardi di euro). Gli acquisti si sono concentrati su Yoox (+6,35%), spinta da uno studio di Altagamma sul settore del lusso. Rimbalzo di Prysmian (+3,14%), seguita da Buzzi (+2,29%), Atlantia (+2,09%), Pirelli (+2,01%), Autogrill (+1,99%) e Fiat (+1,9%), insieme agli altri titoli del settore auto in Europa. Effetto Def sui bancari, con il prelievo sulle plusvalenze derivanti dalle quote possedute in Bankitalia.
    Londra chiude gli scambi con un rialzo dello 0,68%. L'indice Ftse-100 segna 6.635,61 punti. Parigi chiude in rialzo dello 0,4% a 4.442,68 punti. Francoforte chiude in rialzo dello 0,16% a 9.506,35 punti.

    Lo spread di rendimento tra Btp e Bund decennali chiude in calo a 162 punti base (166 ieri), con il rendimento del titolo decennale italiano al 3,20%.

    Asia piatta ma Tokyo scivola su super yen, Toyota -3% - Borse asiatiche in genere leggermente positive con l'eccezione di Tokyo, che cede due punti percentuali a causa dello yen sui massimi delle ultime tre settimane, fattore che deprime le esportazioni. Toyota dopo l'ingente richiamo di auto perde oltre il 3% mentre Hong Kong sale dello 0,6%, Seul dello 0,3% e Singapore ĆØ piatta. In crescita dello 0,9% Sidney, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l'avvio dei loro settori in Europa, i cui futures sull'apertura sono incerti.
       
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    La Grecia torna sui mercati


    Dopo un'assenza di quattro anni, emissione di bond

    Con l'emissione di buoni del Tesoro quinquennali per un valore di due miliardi e mezzo di euro, la Grecia Ć© tornata oggi sui mercati internazionali dopo un'assenza di quattro anni. Lo ha annunciato la Tv pubblica ellenica citando un comunicato del ministero delle Finanze.
    Grecia paralizzata, maxi sciopero generale per 24 ore - Sciopero generale di 24 ore indetto dai due maggiori sindacati del Paese, Adedy e Gsee, che rappresentano rispettivamente i dipendenti del settore pubblico e di quello privato per un totale di circa due milioni e mezzo di lavoratori.
    La protesta ĆØ diretta contro la politica governativa "che - come sostengono i sindacati - porta alla mobilitĆ  e ai licenziamenti di migliaia di lavoratori e all'ulteriore riduzione di stipendi e pensioni e alla distruzione dello stato sociale". Ospedali pubblici, centri sanitari e servizi di previdenza sociale funzioneranno con il personale di emergenza in quanto i sanitari e i lavoratori del settore aderiscono allo sciopero. All'agitazione prendono parte anche i medici del Paese contro "la politica dei licenziamenti, della mobilitĆ  e della distruzione del settore della sanitĆ  pubblica", mentre rimarranno chiuse le farmacie della Regione dell'Attica in seguito alla decisione in tal senso dell'Ordine dei Farmacisti (Fsa). Fermi anche i traghetti da e per le isole e i trasporti pubblici, compresi i treni intercity, mentre per alcune ore anche il traffico aereo sarĆ  sospeso in seguito all'astensione dal lavoro dei controllori di volo. In programma ad Atene anche due grandi manifestazioni: la prima alle 10 in piazza Omonia, organizzata dal Pame, il sindacato vicino al Partito Comunista (Kke), che si concluderĆ  come di consueto con la marcia di protesta sino al Parlamento.
    La seconda, organizzata dall'Adedy e dalla Gsee, ĆØ in programma per le 11 nella centralissima piazza Klathmonos. Per effetto dell'adesione allo sciopero dei giornalisti, i quotidiani non saranno oggi in edicola. Su ordine della polizia, alcune stazioni del metrĆ² di Atene rimarranno chiuse dalle 10 sino al termine delle manifestazioni per evitare incidenti.
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    lunedƬ 7 aprile 2014

    Trovate risorse, Def arriva in cdm


    Delrio: trovate tutte le coperture. Domani Cdm alle 18. Verso crescita allo 0,8%, stime 2,6% deficit/Pil

    ''SƬ abbiamo trovato tutte le coperture che vengono soprattutto dalla spesa pubblica e dai settori improduttivi. Le risorse verranno da lƬ'': cosƬ al Tg1 Graziano Delrio sottosegretario alla presidenza del Consiglio. "Nessun piano B, noi andiamo avanti con il piano A: c'ĆØ l'accordo con FI, le riforme si fanno insieme, ma abbiamo anche la determinazione ad andare avanti con la nostra maggioranza": cosƬ Graziano Delrio al Tg1. "Auspichiamo un percorso insieme per fare le riforme", ha aggiunto. Il taglio dell'Irap slitta? ''I provvedimenti partiranno da quest'anno: nei 12 mesi ci ci sarĆ  la riduzione del 10% come avevamo previsto".

    E fonti di Palazzo Chigi invitano intanto a diffidare di anticipazioni e presunte bozze del Def.
    Le coperture per il taglio dell'Irpef nel 2014 ci sono. Lo sottolineano le fonti spiegando che solo dalla spending sono previsti 6 miliardi. Per arrivare alla cifra prevista di 6,6 miliardi si ĆØ lavorato su altre voci come, ad esempio, l'Iva. Le medesime fonti rispondono cosƬ alle indiscrezioni su coperture limitate a 3,6 miliardi.

    In precedenza il premier Matteo Renzi aveva espresso il suo ottimismo sull'andamento dei lavori: "Sul Def la situazione ĆØ molto buona, chiudiamo domani nel Cdm alle 18. Siamo abbastanza avanti". "Per noi la prima scelta ĆØ di stare vicini alle persone che guadagnano di meno, come dimostra la decisione di dare 80 euro in busta paga. Sugli stipendi dei manager aspettate domani, ne parleremo e vedrete, sarete contenti", ha sottolineato il premier.

    Renzi nel ha incontrato a Palazzo Chigi il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan per chiudere sul Documento di Economia e Finanza. E in tarda mattinata Renzi aveva ricevuto il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli,  e l'economista e deputato Pd Yoram Gutgeld.

    Pil rivisto al ribasso, allo 0,8% - Il pil italiano crescerĆ  quest'anno con ogni probabilitĆ  dello 0,8%. Dovrebbe essere questa, a quanto si apprende, la stima contenuta nel Def, che rivedrebbe cosƬ al ribasso le piĆ¹ ottimistiche previsioni del governo Letta, fissate all'1%. La Commissione Ue prevede invece per quest'anno un aumento ancora piĆ¹ contenuto dello 0,6%. Il rapporto deficit/pil dovrebbe invece essere contenuto al 2,6% come calcolato in questo caso da Bruxelles.
    Nel Def, assicura intanto il ministro Beatrice Lorenzin, non ci sono tagli alla sanitĆ , "a meno che non arrivi una sorpresa con un pacco regalo. Abbiamo giĆ  detto e spiegato le ragioni di una necessitĆ  di fare tagli quantificati che io chiamo risparmi per reinvestirli nel sistema salute. Questo perchĆ© l'Italia ha bisogno di grandi investimenti, non possiamo permetterci di chiedere miliardi allo stato, e quindi vanno recuperati, e le Regioni ci devono stare''. Il processo, ha spiegato Lorenzin, richiederĆ  alcuni anni. "I tempi sono tre anni, perchĆØ non sono tagli lineari ma risparmi che derivano da una riprogrammazione di processi - sottolinea il ministro -. Non posso ottenere un miliardo in due mesi, ma si puĆ² costruire un percorso a tappe in cui l'impegno delle Regioni viene misurato".
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    Draghi per la crescita riforme, lavoro e liberalizzazioni


    Il presidente della Bce, 'risanamento con spesa efficiente, non vanificare sforzi'

    "E' necessario che i governi procedano con le riforme dei mercati del lavoro e dei beni e servizi al fine di rafforzare la competitivitĆ , incrementare la crescita potenziale, creare opportunitĆ  di occupazione". Lo scrive il presidente della Bce, Mario Draghi, introducendo il rapporto annuale della Banca centrale.
    L'aggiustamento dei conti pubblici, scrive ancore il presidente dell'Eurotower, deve essere "favorevole alla crescita", migliorando qualitĆ  ed efficienza della spesa e limitando "al minimo" gli effetti distorsivi dell'imposizione fiscale. Draghi invita anche a "non vanificare gli sforzi compiuti".
    Vitor ConstancioIntanto il vicepresidente Bce, Vitor Constancio, sottolinea: "Non possiamo aspettarci che arrivi una crescita alta come 20 anni fa a ridurre il debito in Ue", ricordando che tutti devono "rispettare gli impegni presi con l'Ue" per risanare i conti. Ad esempio "la Francia, che ha un gap nel deficit, deve rispettare gli impegni" di riduzione. Il clima d'altra parte non ĆØ dei migliori.

    "Siamo rimasti tutti sorpresi - aggiunge - dai recenti numeri molto bassi dell'inflazione e c'ĆØ grande preoccupazione", ma per capire se la Bce deve prendere altre misure 'non-convenzionali' "dobbiamo vedere cosa succede ad aprile": lo ha detto il vicepresidente Bce Vitor Constancio parlando al Parlamento Ue.
    A marzo la Bce ha deciso di non fare nulla, "basandosi su uno scenario che dava un'inflazione annuale all'1%". Ora bisogna vedere se quello scenario cambia, spiega Constancio, che comunque non nasconde "l'impatto negativo che l'inflazione bassa ha sui debiti pubblici e privati elevati". "Stiamo monitorando la situazione per vedere se lo scenario di medio termine cambia e se dobbiamo fare qualcosa di appropriato", ha aggiunto. "L'importante - conclude - ĆØ che ci sia stata unanimitĆ  nell'utilizzare, se necessario, misure non convenzionali compatibili col nostro mandato".
    Il Quantitative Easing
    Lanciare un 'quantitative easing' (QE), ossia un programma di acquisto di attivitĆ  finanziarie su larga scala, nell'Eurozona resta "un concetto teorico" e c'ĆØ ancora strada da fare per una sua attuazione. Tuttavia - ha detto il consigliere esecutivo Bce Yves Mersch - "siamo pronti a prepararci" all'ipotesi ancora lontana di una deflazione. Mersch, secondo l'agenzia Bloomberg, ha detto che l'annuncio di Mario Draghi era inteso a mostrare che la Bce ha un "piano B".   
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    Fmi: le banche centrali taglino i tassi


    Secondo il fondo c'ĆØ rischio deflazione

    Con "rischi di deflazione la banca centrale dovrebbe tagliare aggressivamente i tassi di interesse". Lo afferma il Fondo Monertario Internazionale. Questo aiuterebbe a "mitigare l'effetto di contrazione delle aspettative del settore privato sulla produzione e sui prezzi quando la probabilitĆ  di cadere in una trappola di liquiditĆ  ĆØ alta".
    Trasformare gli strumenti di politica monetaria non convenzionali in strumenti convenzionali non ha benefici certi, i costi sembrano superare i benefici. Lo afferma uno studio dello staff del FMI.
    La stabilitĆ  dei prezzi - continua il Fondo con sede a Washington - deve restare l'obiettivo primario della politica monetaria, ma la crisi ha mostrato che questo non ĆØ sufficiente alla stabilitĆ  macroeconomica. Un'inflazione stabile, sottolinea ancora il FMI, mantiene la produzione a un livello efficiente, in quella che ĆØ chiamata la "coincidenza divina". 
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    ELECTROLUX: MISE, NO ESUBERI FINO 2017,IMPIANTI APERTI


    Investimenti in tutti i 4 stabilimenti

    Tutti i 4 stabilimenti italiani restano aperti, su tutti si prevedono investimenti e almeno fino al 2017 nessun esubero. E' questo l'esito della riunione del Tavolo Electrolx che si ĆØ tenuto allo Sviluppo Economico, secondo una nota del Ministero. Un esito che - seppur con accenti diversi - viene giudicato dai presenti "un passo avanti".
    All'incontro - che si ĆØ svolto alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, di quello al Lavoro Giuliano Poletti e del Vice Ministro al Mise Claudio De Vincenti - hanno preso parte il Presidente della Regione Friuli Venezia, Giulia Debora Serracchiani, il Presidente della Regione, Veneto Luca Zaia, l'Assessore al Lavoro della Regione Lombardia Valentina Aprea, il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, l'Amministratore Delegato e il Direttore della Relazioni Industriali del Gruppo Electrolux Italia Ernesto Ferrario e Marco Mondini, i Segretari nazionali e territoriali di FIM FIOM UILM e UGL metalmeccanici e il Coordinamento delle R.S.U. della multinazionale.
    Dopo l'illustrazione, da parte dell'A.d. di Electrolux, del nuovo piano industriale, si ĆØ dipanato un dibattito articolato, durante il quale le organizzazioni dei lavoratori, pur registrando il progresso compiuto dall'azienda, hanno giudicato ancora non sufficienti le prospettive indicate, spiega la nota del Ministero. Le Regioni - praticamente all'unisono - hanno preso positivamente atto del respiro che la vertenza prima non aveva e rimarcato come sia venuta meno qualsiasi ipotesi di chiusura di impianti o di decurtazione salariale.
    Il Ministro Guidi ha confermato che il Governo ĆØ pronto a mettere in campo le misure giĆ  annunciate, ovvero il sostegno agli investimenti e la possibile decontribuzione dei contratti di solidarietĆ  che il Ministro Poletti ha ricordato essere subordinata all'accordo tra le parti. Proprio per entrare nel merito di un auspicabile accordo, azienda e sindacati hanno convenuto di incontrarsi il 16 e il 28 aprile, per tornare poi al Mise ai primi di maggio.
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    Istat, giĆ¹ potere d'acquisto e crolla la spesa, -1,3% nel 2013


    Tasse in calo di 0,3 punti a 51,5%. Media 2013 confermata a 43,8%

    Nel 2013 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti ĆØ aumentato dello 0,3%. Lo rileva l'Istat, segnando cosƬ una piccola ripresa, parlando infatti di ''modesto aumento''. Ma il potere di acquisto delle famiglie, cioĆØ il reddito disponibile in termini reali, ĆØ sceso anche nel 2013, con un ribasso dell'1,1%. CosƬ come cala ancora la spesa per consumi finali delle famiglie consumatrici, che registra una caduta dell'1,3% nel 2013. In ripresa invece la propensione al risparmio che lo scorso anno ĆØ stata pari al 9,8%, in recupero di 1,4 punti percentuali rispetto al 2012. Il livello del potere d'acquisto complessivo delle famiglie nel 2013, risulta dalle serie Istat il piĆ¹ basso dal 1995. E' un valore, espresso in termini reali, riferito al totale delle risorse delle famiglie (non ĆØ una media per nucleo). Da allora ovviamente il Paese ha attraversato tanti cambiamenti, come l'euro.
    Deficit/Pil al 2,8% al netto dei derivati - Il rapporto decficit-Pil nel 2013 si ĆØ attestato al 3%, dato valido ai fini dei parametri Ue per le procedure su deficit eccessivo. Lo conferma l'Istat, spiegando che senza le operazioni sui derivati il rapporto ĆØ stato pari al 2,8%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali sul 2012. L'impatto delle operazioni di swap sul deficit nel 2013 ĆØ stato pari a 0,2 punti percentuali. Corrispondenti a 3,2 miliardi di euro, in aumento a confronto con il 2012 di 1,3 miliardi (allora l'incidenza si era fermata a 1,9 mld).
    Nel quarto trimestre 2013 l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil (dati grezzi) ĆØ stato pari all'1,1%, risultando inferiore di 0,4 punti percentuali rispetto a quello del corrispondente trimestre del 2012, spiega sempre l'Istat. Guardando al saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi), negli ultimi tre mesi dell'anno ĆØ risultato positivo e pari a 16.765 milioni di euro. L'incidenza dell'avanzo sul Pil ĆØ stata del 4,1%, inferiore di 0,1 punti rispetto a quella registrata nel quarto trimestre del 2012. Il saldo corrente nel quarto trimestre 2013 ĆØ stato positivo e pari a 5.003 milioni di euro (9.153 milioni nel corrispondente trimestre dell'anno precedente), con un'incidenza sul Pil dell'1,2%.
    Tasse al 51,5% nell'ultimo trimestre 2013 - La pressione fiscale nel quarto trimestre del 2013 ĆØ stata pari al 51,5%, in calo di 0,3 punti rispetto allo stesso periodo del 2012. La media annua per il 2013 si conferma invece al 43,8%. Lo rileva l'Istat, ricordando come la pressione sia 'fisiologicamente' piĆ¹ alta negli ultimi tre mesi dell'anno, periodo in cui si concentrano i pagamenti.
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    Pmi: strategia anti-credit crunch


    Tesoro-Mise-Bankitalia, al via missione 'Finanza per la crescita'

     Ministero dell'economia, ministero per lo sviluppo economico e Bankitalia danno il via alla missione 'Finanza per la crescita'. Si tratta di una strategia, annuncia una nota, per potenziare gli strumenti di finanziamento delle imprese, soprattutto piccole e medie, e superare cosƬ le difficoltĆ  che ostacolano il rilancio degli investimenti.

    La missione viene affidata alle segreterie tecniche del ministero dell'Economia e di quello dello Sviluppo Economico, guidate da Fabrizio Pagani (Mef) e da Stefano Firpo (Mise). L'iniziativa, alla quale parteciperanno i rappresentanti della Banca d'Italia, ĆØ stata avviata oggi, a seguito di un incontro tra i ministri Padoan e Guidi ed il direttore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi. La missione, precisa ancora la nota del Mef, si attiverĆ  da subito per valutare le misure finora introdotte, la loro concreta attuazione, e per studiare l'introduzione di nuovi strumenti di accesso al finanziamento. Gli ambiti di intervento nel breve-medio periodo vanno dal potenziamento dello strumento della garanzia pubblica - valutando anche iniziative comuni con la Banca Europea degli Investimenti (Bei) - allo sviluppo di fondi di credito sulla scia di altre esperienze internazionali di successo, ad una maggiore partecipazione degli investitori istituzionali che veicolano risparmio di lungo periodo (fondi pensione, casse previdenziali, compagnie di assicurazione). Altri interventi allo studio riguardano misure per favorire l'apporto di capitale proprio nel tessuto imprenditoriale (ad esempio potenziando lo strumento dell'Ace), per incoraggiare la quotazione in borsa attraverso norme di semplificazione e attivando incentivi fiscali mirati, per rendere piĆ¹ conveniente il reinvestimento degli utili, per estendere la disciplina del crowdfunding, oggi circoscritta alle start up innovative. Particolare attenzione sarĆ  riservata allo strumento dei 'mini-bond'.
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    Vendute su e-bay le prime auto blu del governo


    Il ''banditore' Renzi incassa circa 60mila euro, piĆ¹ del valore di mercato

    Si ĆØ chiusa su e-bay la vendita della prima tranche di auto blu messe all'asta. Sei auto sono state battute domenica e altre 19 nella mattinata e nel primo pomeriggio di lunedƬ. L'incasso totale di 250.655 euro (56.500 euro ieri e 184.155 euro oggi), ha confermato le previsioni. Ha fatto il pieno intanto il 'banditore' Renzi
    Il prezzo piĆ¹ alto, 21.550 euro, lo ha raggiunto una Bmw 525 D del 2009 con 78.357 km. Una "ragazzina" rispetto alle altre, quasi tutte sopra i 100.000 km. La piĆ¹ economica, una Lancia Thesis del 2006 con 143.193 km battuta a 6.750 euro.
    La prima a passare di mano ĆØ stata un'Alfa 166 del 2007 con 126.718 km percorsi, pagata 8.150 euro per la quale l'asta si e' chiusa alle 19.32. Subito dopo ĆØ stata assegnata una vettura ''gemella'', sempre Alfa, con un chilometraggio appena inferiore (126.686) a 7.100 euro.
    Quindi ĆØ stata la volta di due berline tedesche, entrambe Bmw 525d del 2009, vendute rispettivamente a 14.050 e 12.050 euro con un chilometraggio superiore ai 150.000km. Poco dopo sono state piazzate due Lancia Thesis 2.4 Jtd del 2008 e del 2009, con poco meno di 200 mila chilometri percorsi, rispettivamente a 8.000 e 7.550 euro.
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