venerdƬ 1 marzo 2019

Trenitalia, nuova edizione La Freccia omaggia le donne e ricorda la Quaresima


In copertina il cantante Margo mengoni che presenta il suo nuovo album ed il tour

EconomiaTrasporti · 
(Teleborsa) - Marco Mengoni, un omaggio alle donne, la primavera e la Quaresima: sono i temi clou dell'ultima edizione di marzo de La Freccia, il magazine gratuito del Gruppo FS Italiane, distribuito a bordo delle Frecce Trenitalia e nelle principali stazioni.

In copertina Marco Mengoni, che presenta il suo Atlantico Tour, dopo aver scalato le classifiche italiane, e racconta i viaggi che hanno ispirato l’ultimo album e l’evoluzione artistica del nuovo progetto discografico. L’intervista al direttore de Il Messaggero Virman Cusenza apre la rivista con Medialogando, la rubrica dedicata al mondo dei media.

Ma l'edizione di marzo non dimentica l'8 marzo e la Festa della donna presentando un poker di donne - Michela Andreozzi, Francesca Reggiani, Thony e Teresa Mannino - ad anticipare il film di prossima uscita "La notte ĆØ piccola per noi-Director’s Cut" ed Anna Tatangelo a presentare il nuovo disco "La fortuna sia con me". Tra gli altri incontri quello con la campionessa di snowboard Michela Moioli,la stella dell’atletica Lonah Chemtai Salpeter e con la pugile italiana Irma Testa. E ancora, per un 8 marzo lungo un mese, i volti della ricerca immortalati da Gerald Bruneau.

Marzo ĆØ anche il mese della Quaresima: si va alla scoperta di santuari, eremi, luoghi di culto e meditazione, in un servizio che fonde la fede popolare con la storia e la cultura, per poi arrivare nelle librerie che promuovono riflessioni sul mondo a partire dalle parole delle scrittrici, fondendo sapere, impegno e femminismo.

Il viaggio continua tra i tesori del Fondo Ambiente Italiano, eccezionalmente aperti il 23 e 24 marzo, e, accompagnati da ANAS, societĆ  del Gruppo FS Italiane, lungo la Strada degli Scrittori, dove a fare da cornice alla primavera siciliana sono i mandorli in fiore.
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Generali completa cessione controllate estere a Life Company


La transazione riguarda Generali Worldwide Insurance Company Limited e Generali Link

Finanza · 
(Teleborsa) - Generali ha completato la cessione integrale della sua partecipazione in Generali Worldwide Insurance Company Limited e Generali Link alla Life Company Consolidation Group. L'operazione era stata annunciata nel luglio 2018.

In relazione all’offerta in ambito employee benefits, Generali Worldwide (che verrĆ  rinominata Utmost Worldwide) continuerĆ  la sua attivitĆ  e opererĆ  in qualitĆ  di partner del network employee benefits di Generali per assistere i clienti attuali e quelli che saranno acquisiti in futuro.

Generali manterrĆ  il portafoglio health di Generali Worldwide nei Caraibi, che sarĆ  gestito dalla divisione global health di Gruppo. In questo modo Generali manterrĆ  la sua presenza nella regione, con l’obiettivo di rafforzarla ulteriormente in linea con la propria strategia di crescita sostenibile ed eccellenza nei servizi.
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1 minuto in Borsa 1 marzo 2019 - [video]


Il punto di metĆ  giornata sull'andamento delle borse e le attese dei mercati a cura dell'Ufficio Studi di Teleborsa

Si muovono in rally i principali mercati di Eurolandia. Andamento positivo anche per Piazza Affari.

In cima alla classifica dei titoli piĆ¹ importanti di Milano, troviamo Moncler (+11,00%). Le piĆ¹ forti vendite si manifestano su UBI Banca, che prosegue le contrattazioni a -1,49%.

Consolida i livelli precedenti lo spread, attestandosi a +257 punti, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,75%.

Tra le grandezze macroeconomiche piĆ¹ importanti, annunciati in Unione Europea il dato sul Tasso di Disoccupazione, pari a 7,8%, e il dato sui Prezzi al Consumo, che si attesta su 1,5%. Si attende questo pomeriggio dagli Stati Uniti la diffusione della Fiducia Consumatori dell'UniversitĆ  del Michigan e del PMI manifatturiero.

Attesa una partenza positiva per la Borsa di New York. In particolare, il future sull'S&P 500 si muove in rialzo, in sintonia con il future sul Nasdaq 100 che scambia a 7.156 punti.
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TIM, CDP si rafforza nel capitale in vista dell'assemblea


TIM e Intesa Sanpaolo hanno annunciato un accordo per rendere ancora piĆ¹ capillare l'acquisto di servizi di telefonia mobile

(Teleborsa) - Si modificano gli assetti di TIM in vista dell'assemblea degli azionisti in programma il 29 marzo 2019, che si esprimerĆ  sulla proposta di Vivendidi revocare cinque (su 10) membri del Consiglio di Amministrazione della lista Elliott.

La Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha incrementato la propria partecipazione nel capitale della compagnia telefonica italiana, arrivando a detenere il 7,1% dal precedente 5%. Lo si apprende dalle comunicazioni alla Sec, la Consob statunitense.

Il rafforzamento nel capitale del gruppo di tlc ĆØ avvenuto con varie operazioni di acquisto dal 15 al 28 febbraio a un prezzo compreso tra 0,5102 euro e 0,5424 euro.

Nel frattempo Arnaud de Puyfontaine, Amministratore Delegato di Vivendi che detiene il 23,94% del capitale di TIM, ha dichiarato di essere totalmente contrario alla separazione della rete. "Quello che invece ci interessa ĆØ che vogliamo cose buone per Telecom Italia con la giusta governance".

Oggi, 1° marzo 2019, TIM e Intesa Sanpaolo hanno annunciato un accordo per rendere ancora piĆ¹ capillare l'acquisto di servizi di telefonia mobile. Il primo passo di questa iniziativa ĆØ stato attuato con Kena Mobile, il brand ‘no frills’ dei servizi di telefonia del Gruppo TIM - attraverso la controllata Noverca - e con Banca 5, la banca di prossimitĆ  di Intesa Sanpaolo focalizzata sull’instant banking con una capillare distribuzione di tabaccherie convenzionate sul territorio.

Invariato il titolo TIM a Piazza Affari.
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Cresce l'e-commerce anche in Italia: in 10 anni +14mila imprese


Secondo un'indagine di Infocamere e Unioncamere all'aumento medio del 24% l’anno delle vendite online corrisponde un calo del 2% delle aziende al dettaglio

(Teleborsa) - Non solo Amazon, Alibaba, Booking, eBay, Zalando. Accanto a questi colossi dell'e-commerce sono cresciute anche le imprese italiane che vendono i loro prodotti online. A dirlo ĆØ un'indagine di Infocamere e Unioncamere secondo la quale, a fronte di un calo del 2% delle aziende al dettaglio, nel nostro Paese in dieci anni le imprese che commercializzano sul web sono cresciute di 14mila unitĆ  con un aumento medio del 24% l’anno. 

Se nel 2009 erano solo 5.933, stando ai dati, a fine 2018 le imprese italiane dell'e-commerce hanno superato le 20mila. Dall'indagine emerge, inoltre, come a cogliere le potenzialitĆ  del web siano stati soprattutto gli imprenditori del Sud. L'aumento medio in termini relativi si ĆØ avuto, infatti, in Campania, Abruzzo e Calabria, seguite da Puglia, Basilicata e Sicilia con, a livello provinciale, Foggia e Ragusa in cima alla classifica. In termini assoluti le regioni a piĆ¹ alta crescita sono state, invece, Lombardia, Campania ed Emilia-Romagna. 

Una crescita, quella delle vendite su Internet, che, tuttavia, non ha compensato la contrazione degli operatori al dettaglio (-16 mila). 

Un contesto in cui, in Italia, nei giorni della protesta dei corrieri lombardi contro Amazon per denunciare gli eccessivi carichi di lavoro, il Governo cerca di porre un freno allo strapotere dei colossi del commercio online. Proprio ieri il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini si ĆØ scagliato contro Amazon e le altre multinazionali affermando che "ĆØ fondamentale che facciano piĆ¹ assunzioni nel paese dove fanno piĆ¹ soldi".
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Male Booking Holdings sul mercato azionario di New York

Male Booking Holdings sul mercato azionario di New York

(Teleborsa) - Affonda sul mercato Booking Holdings, che soffre con un calo del 9,63%.

Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all'indice Nasdaq 100, evidenzia un rallentamento del trend di Booking Holdings rispetto all'indice dei titoli tecnologici USA, e ciĆ² rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.

L'andamento di breve periodo di Booking Holdingsmostra una tendenza moderatamente positiva con prima area di resistenza stimata a quota 1.751,1 M,Dollaro USA e supporto a 1.706,6. In tale contesto ci si attende un miglioramento della curva verso i nuovi top visti a 1.795,7.

Le indicazioni sono da considerarsi meri strumenti di informazione, e non intendono in alcun modo costituire consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o promuovere alcuna forma di investimento.
(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)
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PiĆ¹ peso alla Cina negli indici Msci, nuovo rally per Shanghai


(Afp)
(Afp)
Sale il peso della Cina negli indici azionari Msci. Lo ha comunicato la societĆ  in una nota in cui ha fatto sapere che il “fattore di inclusione” delle azioni di classe A quotate sulle piazze di Shanghai e Shenzen ĆØ destinato gradualmente a salire dal 5 al 20% quest’anno. Il percorso avverrĆ  in tre fasi e si concluderĆ  a novembre al termine dei quali il peso dei listini cinesi negli indici dedicati ai mercati emergenti ĆØ destinato a salire al 3,3% dall’attuale 0,71 per cento. Attualmente gli indici comprendono solo le azioni di societĆ  cinesi quotate su piazze offshore come Hong Kong e Shanghai.
La decisione di Msci ĆØ destinata a generare un flusso di capitali verso la Cina stimato in circa 125 miliardi di dollari. Questo perchĆ© gli i fondi che prendono come riferimento (benchmarck) gli indici Msci (a livello globale si parla di fondi con asset in gestione per almeno 1900 miliardi di dollari) dovranno comprare piĆ¹ azioni cinesi per replicare l’andamento degli indici. La Borsa cinese ha festeggiato la decisione con un rialzo del 2% sull’indice Csi300. Da inizio anno l’indice delle maggiori societĆ  quotate cinesi ha registrato una delle migliori performance a livello globale.
Il mercato azionario cinese capitalizza qualcosa come 6400 miliardi di dollari ed ĆØ la seconda piazza finanziaria al mondo. Storicamente tuttavia il suo peso all’interno degli indici ĆØ stato minimo perchĆ© la compravendita di azioni di classe A quotate sulle piazze di Shanghai e Shenzen ĆØ stata appannaggio dei soli investitori domestici. Per i fondi esteri l’unico modo per investire in Cina era farlo operando sulle societĆ  cinesi quotate sulle piazze estere: Hong Kong e Wall Street soprattutto.
Il quadro tuttavia sta radicamente cambiando: in questi anni la Cina ha messo in atto una serie di riforme per aprirsi al mercato. Ci sono voluti anni perchƩ questo processo di liberalizzazione fosse messo in atto e, nonostante i primi programmi di apertura messi in atto dal 2011 abbiano comportato un primo importante afflusso di capitali, i grandi investitori istituzionali sono sempre rimasti ai margini.
La svolta c’ĆØ stata nel 2018 con la prima inclusione delle azioni cinesi di classe A negli indici Msci. La decisione presa ieri ĆØ un nuovo passo in avanti in un cammino avviato circa cinque anni fa e, in prospettiva, c’ĆØ da aspettarsi nuovi progressi in futuro. «Il mercato azionario cinese ĆØ potenzialmente in grado di arrivare a pesare per il 40% dell’indice Msci Emerging Market» si legge in una nota di Msci. PerchĆ© una piena inclusione avvenga tuttavia ĆØ necessario che il processo di liberalizzazione avviato dalle autoritĆ  cinesi faccia ulteriori passi avanti.
© Riproduzione riservata
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Male General Electric sul mercato azionario di New York

(Teleborsa) - Retrocede molto la multinazionale statunitense attiva nei settori della tecnologia e dei servizi, che esibisce una variazione percentuale negativa del 4,60%.

L'analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista di General Electric piĆ¹ pronunciata rispetto all'andamento dello S&P-500. CiĆ² esprime la maggiore appetibilitĆ  verso il titolo da parte del mercato.

Tecnicamente, General Electric ĆØ in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 10,71 M,Dollaro USA, mentre il supporto piĆ¹ immediato si intravede a 10,19. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all'insegna del toro con resistenza vista a quota 11,23.

Le indicazioni sono da considerarsi meri strumenti di informazione, e non intendono in alcun modo costituire consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o promuovere alcuna forma di investimento.
(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)
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