sabato 29 febbraio 2020

Borsa: cannabis guarda a piazza Affari Primo Etf in Europa da gennaio negoziato a Londra e Francoforte


(ANSA) - ROMA, 29 FEB - La cannabis terapeutica sbarca in Borsa: già presente da gennaio sul mercato di Londra e Francoforte, il primo fondo del settore a quotarsi in Europa, il Medical Cannabis and Wellness UCITS ETF è in attesa del via libera di Piazza Affari per essere negoziato anche in Italia. La richiesta è stata presentata in contemporanea con quelle per l'Inghilterra e la Germania dove l'Etf -Cbdx la sigla- ha esordito nel listino rispettivamente il 22 ed il 14 gennaio.
    Promosso dalla canadese Purpose Investments, il fondo di investimento è il primo Etf dedicato alla cannabis terapeutica in Europa ed è composto da società quotate il cui business è legato al settore: dai produttori e fornitori di cannabis terapeutica, ai fornitori di attrezzature idroponiche, aziende di prodotti di consumo a base di cannabis terapeutica, aziende attive nella locazione di strutture per i coltivatori ad aziende che investono in particolare in cannabis terapeutica.
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A.Mittal: Melucci,no accordo ascoltarci Il sindaco, "accordo non garantisce interessi tarantini"


(ANSA) - TARANTO, 29 FEB - "Non si firmano accordi senza il consenso della comunità". Così il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci riferendosi all'intesa sul polo siderurgico che sarebbe stata raggiunta da Ilva in As e ArcelorMittal. "Apprendiamo dalla stampa che il Mise e i Commissari di Ilva SpA in As - scrive - sarebbero pronti a sottoscrivere con ArcelorMittal, in vista dell'udienza del prossimo 6 marzo presso il Tribunale di Milano, un accordo le cui basi non sembrano garantire gli interessi della comunità ionica, né mai sono state oggetto di un minimo di confronto con la città di Taranto". "Non sembra, per quanto circola in queste ore sul punto, che alcuna delle parti di cui si compone questo accordo sia volta ad accogliere la richiesta dei cittadini di Taranto e anche di una gran parte dei lavoratori dello stabilimento di chiusura rapida di tutte le fonti inquinanti, di predisposizione di un accordo di programma mutuato dall'analogo strumento adottato per Genova, di reimpiego dei lavoratori in esubero in attività di bonifica".
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Alitalia: l'Ue apre un'indagine sul prestito da 400 milioni Bruxelles valuterà se è compatibile con le norme sugli aiuti di Stato


 La Commissione europea ha avviato un'indagine approfondita per valutare se il prestito di 400 milioni di euro che l'Italia ha concesso ad Alitalia costituisca un aiuto di Stato e se sia conforme alle norme dell'Ue in materia di aiuti alle imprese in difficoltà. Ora l'Italia e le altre parti interessate hanno la possibilità di presentare le loro osservazioni. L'antitrust Ue ha aperto l'indagine dopo aver ricevuto una serie di denunce secondo le quali il prestito è un aiuto di Stato illegale. La Commissione Ue sottolinea che l'avvio dell'indagine approfondita "non pregiudica in alcun modo l'esito dell'indagine stessa", e ricorda che "sta lavorando a stretto contatto con le autorità italiane sulla questione". Si tratta della seconda indagine aperta dalla Commissione su un prestito del Governo ad Alitalia. La prima fu aperta nell'aprile 2018 per valutare se il primo prestito ponte, da 900 milioni di euro, fosse compatibile con le norme dell'Ue in materia di aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione. Tale indagine è ancora in corso "ed è condotta separatamente" da quella di oggi.

"Alitalia ha proceduto a cancellare i collegamenti con un grande numero di posti non occupati per l'effetto che il Coronavirus ha determinato nei comportamenti di viaggio dei volatori". Lo dice la compagnia spiegando che "nel complesso, tutti gli interventi di riduzione della capacità intrapresi dalla Compagnia su 38 rotte nazionali e internazionali sono riconducibili alla minore domanda, dovuta anche all'accresciuto numero di restrizioni ai voli e ai passeggeri provenienti dall'Italia". Per esempio da Genova ci saranno 8 voli al giorno.
"Ad esempio, - spiega Alitalia - rispetto a una media del 34% di posti inutilizzati, attualmente sulla direttrice Genova-Roma i voli registrano una mancata occupazione dei posti pari al 62%. Nonostante la riduzione del numero delle frequenze, con 8 voli al giorno, Alitalia garantisce ai passeggeri in partenza da Genova la possibilità di andare e tornare in giornata a Roma e, attraverso l'hub di Fiumicino, di proseguire verso le altre destinazioni nazionali, internazionali e intercontinentali.
Intanto il ministro per lo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha fatto sapere che il bando di cessione di Alitalia per le offerte non vincolanti "verrà pubblicato nelle prossime ore, credo ci sia una interlocuzione aperta con diversi soggetti che si sono avvicinati in queste ore". "Confido in una soluzione positiva", ha aggiunto, anche se l'emergenza coronavirus "incide fortemente sulla vendita dei biglietti" e "non agevola certamente il cammino del commissario Leogrande".

L'azienda ha annunciato che, anche l'emergenza Coronavirus, pesa sulla nuova procedura di cigs: con il risultato che la nuova cassa, che durerà altri 7 mesi, coinvolgerà quasi 4 mila dipendenti.
Numeri che vengono immediatamente respinti dai sindacati, che chiedono l'intervento del Governo. La procedura aperta dall'azienda e comunicata ai sindacati, prevede altri sette mesi di cigs, dal 24 marzo al 31 ottobre, per complessivi 3.960 dipendenti. Nello specifico, si tratta di 1.175 persone (di cui 70 comandanti 95 piloti e 340 assistenti di volo e 670 del personale di terra), cui vanno ad aggiungersi un massimo di altri 2.785 dipendenti per imprevisti legati all'emergenza coronavirus: 143 comandanti, 182 piloti, 780 assistenti di volo, 1680 personale di terra.
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Coronavirus: Ref, perdite fino a 27 mld Calo Pil tra -1% e -3% per primo e secondo trimestre 2020


(ANSA) - ROMA, 29 FEB - Una diminuzione del pil italiano compresa tra -1% e -3% nel primo e secondo trimestre 2020. E' questa l'indicazione degli effetti sull'economia del coronavirus secondo il Ref Ricerche che quantizza la perdita di Pil tra i 9 ed i 27 miliardi. La stima considera l'impatto diretto nelle regioni italiane, con effetti immediati e di più lunga durata, a seconda del settore considerato. Lombardia e Veneto, le due regioni più interessate dal fenomeno, spiega il Ref, contano per il 31% del pil italiano. Aritmeticamente, una contrazione del 10% del pil in queste due regioni vale una diminuzione del 3% di quello dell'intero Paese.
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venerdì 28 febbraio 2020

Coronavirus, bozza dl: stop bollette 6 mesi, anche rifiuti, aiuti al turismo Ecco le norme a favore delle zone colpite dall'epidemia. Stop alle rate di assicurazioni fino al 31 luglio


Misure ad hoc per il settore del turismo, norme per tutelare i lavoratori (dalla cig in deroga al 'salva-stipendi' per i dipendenti pubblici), sospensione dei pagamenti dei contributi e altre proroghe fiscali. Sono alcune delle misure per le aree della zona rossa contenute nella nuova bozza del decreto, di cui l'ANSA ha preso visione, con "misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19", strutturato al momento in 26 articoli. Ci sono anche le misure del Mise per le imprese.
Il Cdm è previsto alle 19:30 di oggi. Sul tavolo ci sarà - anche se l'ordine del giorno non e' stato ancora reso noto - un primo provvedimento per il contrasto agli effetti economici del coronavirus.
"Stasera ci sarà un primo decreto piuttosto ampio" e varato "in tempi record" che peraltro "non esaurirà le misure" che il governo vuole mettere in atto per affrontare l'impatto dell'emergenza Coronavirus. Lo ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a 'In viva voce' su Radio1, spiegando che ci sarà "un secondo decreto la prossima settimana" per il "diretto sostegno all'economia". Il provvedimento di oggi non guarda solo "alle zone rosse, stiamo lavorando, ci sono norme aggiuntive".

Sospensione per 6 mesi delle bollette di luce, gas, acqua e anche dei rifiuti. E' quanto prevede la bozza del decreto a favore delle zone colpite dal coronavirus. L'Arera, incaricata della sospensione, "disciplina anche le modalità di rateizzazione delle fatture e degli avvisi di pagamento i cui termini sono stati sospesi". 

Arriva una stretta contro comportamenti scorretti e "pratiche commerciali che profittano di situazioni di allarme sociale" aumentando i prezzi. Lo prevede la bozza del dl sul coronavirus in arrivo al cdm. "E' considerata scorretta - si legge - la pratica commerciale che, riguardando prodotti attinenti alla salute, l'approvvigionamento di beni di prima necessità e la sicurezza dei consumatori, profitta di situazioni di allarme sociale incrementando il prezzo di vendita in misura superiore al triplo del prezzo di listino" o praticato negli ultimi 30 giorni.

Stop alle rate di assicurazioni nelle zone rosse fino al 31 luglio. E' quanto prevede la bozza del decreto a favore delle aree colpite dal coronavirus che sospende anche i pagamenti dei diritti camerali per le imprese. In particolare sono sospesi i termini per i versamenti dei premi assicurativi della RCA; i termini per il versamento dei diritti camerali; i termini di pagamento delle sanzioni per le imprese.

Accesso al Fondo di garanzia per le Pmi gratuito, con priorità e con il massimo delle garanzie consentite. Lo prevede una prima bozza del decreto per il contrasto degli effetti economici del Coronavirus nelle zone rosse che dovrebbe andare in Cdm questa sera. Si tratta dello schema già utilizzato per aiutare le imprese delle aree del terremoto del Centro Italia.
I datori di lavoro della cosiddetta zona rossa per l'emergenza Coronavirus possono chiedere la cassa integrazione per i loro dipendenti senza accordo e senza dare l'informativa ai sindacati per un massimo di tre mesi. La spesa massima prevista ammonta a 5,8 milioni di euro. Lo si legge nella bozza di decreto che il Governo dovrebbe approvare questa sera. La cassa è erogata anche ai dipendenti di aziende con unità produttive fuori dalla zona rossa che risiedono o sono domiciliati in quel territorio. La domanda deve essere presentata entro la fine del quarto mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell'attività lavorativa, "che in ogni caso non può essere superiore a tre mesi. Questi periodi di cassa "non sono conteggiati ai fini delle durate massime complessive". L'assegno è concesso anche ai lavoratori dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS) che occupano mediamente più di 5 dipendenti ma solo nel limite di spesa di 4,4 milioni oltre i quali l'Inps non accetta più domande.
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Effetto Coronavirus: Wall Street affonda nella prima ora di contrattazioni Piazza Affari appesantita dalle banche, lo spread Btp- Bund a 175 punti


Wall Street affonda nella prima ora di contrattazioni, con il Dow Jones che perde ora oltre il 4%, il Nasdaq il 3,33% e l'indice S&P500 il 3,79%.
L'avvio di Wall street ha ridotto di qualche frazione il pesante calo dei mercati azionari europei, che restano comunque in clima da 'venerdì nero': Francoforte dopo i primi scambi sulla Borsa statunitense resta la peggiore della giornata e cede il 4%, Parigi il 3,6%, Milano e Londra il 3,5% dopo che l'indice Mib ha toccato un calo anche del 4% sotto i 22mila punti in un clima molto nervoso e volatile. Il listino tedesco, secondo gli operatori, guida i ribassi anche per l'ammissione del presidente della Bundesbank Weidmann, secondo il quale l'economia della Germania potrebbe mancare le previsioni di crescita di quest'anno già limate in precedenza, mentre a Milano resta molto debole Atlantia, in calo del 5,7%, con Hera che cede cinque punti percentuali. Tra i titoli principali di Piazza Affari tiene solo Amplifon, che sale di circa un punto percentuale.
Lo spread tra Btp e Bund si stabilizza sui 175 punti base dopo aver toccato un picco a quota 182. Il rendimento del decennale del Tesoro è dell'1,14%.

Le Borse asiatiche affondano sotto il peso dei timori sulla diffusione accelerata dell'epidemia del coronavirus che ha ormai raggiunto quasi 50 Paesi partendo dalla Cina. L'indice della regione il Msci Asia Pacific perde il 2,7%. E' il settimo calo consecutivo per i listini, sotto il peso delle vendite che colpiscono i titoli industriali e del settore materie prime. Senza un segnale di un rallentamento dell'epidemia gli investitori fuggono dai mercati. Tokyo, ai minimi, ha perso il 3,67%, Hong Kong il 2,8%, Shanghai il 3,7%, Seul il 3,3 per cento.

Quotazioni del petrolio sotto pressione per i contraccolpi del Coronavirus sui mercati. Il Brent perde il 4% e scende sotto la soglia dei 50 dollari al barile, a 49,7 dollari, toccando i minimi da luglio 2017. Il greggio Wti è in ribasso del 4,3% a 45 dollari al barile.

Benzina: arrivano primi ribassi, Eni e Q8 tagliano 1 cent  - Il calo delle quotazioni del petrolio comincia a ripercuotersi a catena anche sui prezzi dei carburanti. Eni e Q8 hanno infatti ridotto di 1 cent il prezzo di benzina e diesel, mentre in Mediterraneo si registravano ieri sensibili contrazioni per entrambi i prodotti. Sul territorio i prezzi praticati mostrano solo lievi variazioni al ribasso. In particolare, In base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è a 1,550 euro al litro, con i diversi marchi che vanno da 1,548 a 1,563 euro al litro (no logo 1,541). Il prezzo medio praticato del diesel è invece a 1,438 euro al litro, con le compagnie che passano da 1,435 a 1,451 euro al litro (no logo 1,425). Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è a 1,695 euro al litro, con gli impianti che vanno da 1,652 a 1,765 euro al litro (no logo 1,594), mentre per il diesel la media è di 1,585 euro al litro, con i punti vendita delle compagnie compresi tra 1,545 e 1,665 euro al litro (no logo 1,479). Infine, il Gpl va da 0,616 a 0,633 (no logo 0,613).
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Inail, aumentano le denunce di incidenti mortali sul lavoro A gennaio 2020 +18%, segnalati 52 casi mortali


 A gennaio calano le denunce di infortunio sul lavoro ma aumentano le denunce per i casi mortali. Lo fa sapere l'Inail spiegando che le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Istituto nel primo mese del 2020 sono state 46.483 (-3% rispetto al gennaio 2019) mentre sono state 52 quelle riferite ad incidenti con esito mortale (+18,2%). Sono diminuite le denunce per patologie di origine professionale con 4.634 casi (-5,6%).
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail nel mese di gennaio sono state 46.483, in diminuzione di oltre 1.400 casi (-3%) rispetto al primo mese del 2019. Si registra un calo sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 41.475 a 40.712 (-1,8%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un calo pari al 10,3%, da 6.433 a 5.771. A gennaio 2020 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è diminuito del 4,2% nella gestione Industria e servizi (a 34.995 casi) e del 2,6% in Agricoltura, mentre nel Conto Stato si registra un aumento dell'1,9% (a 9.353 casi). L'analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: -2,4% nel Nord-Ovest, -3,8% nel Nord-Est, -4% nel Centro, -0,3% al Sud e -4,2% nelle Isole. La diminuzione delle denunce ha interessato solo i lavoratori italiani (-4%), mentre quelli comunitari ed extracomunitari hanno presentato incrementi pari, rispettivamente, al +8% e +1%. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all'Istituto nel mese di gennaio sono state 52, otto in più rispetto alle 44 registrate nel primo mese del 2019 (+18,2%). Sono aumentate soprattutto le denunce di incidenti mortali avvenuti in itinere (da 13 a 19) mentre quelle per infortuni in occasione di lavoro sono passati da 31 a 33.
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Eni: produzione annua +3,5% al 2025 Descalzi, futuro più sostenibile, taglio 80% emissioni


Eni prevede di aumentare la produzione del 3,5% annuo al 2025. A quella data il Gruppo taglierà dell'80% le proprie emissioni di Co2. Al 2023 invece saranno installati 3 Gw di potenza in rinnovabili, che saliranno a 5Gw a fine piano. Eni prevede un "successivo flessibile declino principalmente della componente olio" e la produzione di gas arriverà a costituire l'85% del totale al 2050. Sul fronte della sostenibilità il Gruppo ha in progetto la conservazione delle foreste e la cattura e lo stoccaggio della Co2 per un totale di oltre 40 milioni di tonnellate l'anno al 2050, con l'energia rinnovabile che arriverà a una potenza installata di 55 Gw al 2050. Una strategia che, secondo l'amministratore delegato Claudio Descalzi, "rappresenta per noi un passo fondamentale". "Abbiamo disegnato l'evoluzione di Eni nei prossimi 30 anni - sottolinea - coniugando gli obiettivi di continuo sviluppo in un mercato dell'energia in forte evoluzione con una significativa riduzione dell'impronta carbonica del portafoglio".
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Benzina: arrivano primi ribassi Prezzo medio della verde 1,550 euro al self, 1,695 euro servito


Il calo delle quotazioni del petrolio comincia a ripercuotersi a catena anche sui prezzi dei carburanti. Eni e Q8 hanno infatti ridotto di 1 cent il prezzo di benzina e diesel, mentre in Mediterraneo si registravano ieri sensibili contrazioni per entrambi i prodotti.
    Sul territorio i prezzi praticati mostrano solo lievi variazioni al ribasso. In particolare, In base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è a 1,550 euro al litro, con i diversi marchi che vanno da 1,548 a 1,563 euro al litro (no logo 1,541). Il prezzo medio praticato del diesel è invece a 1,438 euro al litro, con le compagnie che passano da 1,435 a 1,451 euro al litro (no logo 1,425).
    Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è a 1,695 euro al litro, con gli impianti che vanno da 1,652 a 1,765 euro al litro (no logo 1,594), mentre per il diesel la media è di 1,585 euro.
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Patuanelli,vari soggetti vicini Alitalia Bando cessione nelle prossime ore. Emergenza coronavirus incide


Il bando di cessione di Alitalia per le offerte non vincolanti "verrà pubblicato nelle prossime ore, credo ci sia una interlocuzione aperta con diversi soggetti che si sono avvicinati in queste ore". Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico, Stefano Pautuanelli, a UnoMattina. "Confido in una soluzione positiva", ha aggiunto, anche se l'emergenza coronavirus "incide fortemente sulla vendita dei biglietti" e "non agevola certamente il cammino del commissario Leogrande". Ieri la compagnia ha annunciato la richiesta di cassa integrazione per sette mesi per poco meno di 4.000 dipendenti, adducendo tra le motivazioni anche l'impatto del coronavirus.
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Effetto Coronavirus: Europa riduce il calo ma resta pesante, spread Btp-Bund vola


Le Borse europee riducono lievemente il calo ma restano pesanti, con i timori degli investitori per l'impatto sull'economia globale con il propagarsi del contagio da coronavirus. I listini si sono allineati con l'indice stoxx 600 che cede il 2,7%. In rosso Francoforte (-2,9%), Londra e Milano (-2,7%), Parigi e Madrid (-2,4%). In forte calo il comparto azionario dell'hi-tech (-3,1%) e le utility (-2,8%). A Piazza Affari prosegue in profondo rosso Atlantia (-5,5%) ed i titoli del comparto bancario.
Lo spread tra Btp e Bund si stabilizza sui 175 punti base dopo aver toccato un picco a quota 182. Il rendimento del decennale del Tesoro è dell'1,14%.

Le Borse asiatiche affondano sotto il peso dei timori sulla diffusione accelerata dell'epidemia del coronavirus che ha ormai raggiunto quasi 50 Paesi partendo dalla Cina. L'indice della regione il Msci Asia Pacific perde il 2,7%. E' il settimo calo consecutivo per i listini, sotto il peso delle vendite che colpiscono i titoli industriali e del settore materie prime. Senza un segnale di un rallentamento dell'epidemia gli investitori fuggono dai mercati. Tokyo, ai minimi, ha perso il 3,67%, Hong Kong il 2,8%, Shanghai il 3,7%, Seul il 3,3 per cento.

Quotazioni del petrolio sotto pressione per i contraccolpi del Coronavirus sui mercati. Il Brent perde il 4% e scende sotto la soglia dei 50 dollari al barile, a 49,7 dollari, toccando i minimi da luglio 2017. Il greggio Wti è in ribasso del 4,3% a 45 dollari al barile.

Benzina: arrivano primi ribassi, Eni e Q8 tagliano 1 cent  - Il calo delle quotazioni del petrolio comincia a ripercuotersi a catena anche sui prezzi dei carburanti. Eni e Q8 hanno infatti ridotto di 1 cent il prezzo di benzina e diesel, mentre in Mediterraneo si registravano ieri sensibili contrazioni per entrambi i prodotti. Sul territorio i prezzi praticati mostrano solo lievi variazioni al ribasso. In particolare, In base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è a 1,550 euro al litro, con i diversi marchi che vanno da 1,548 a 1,563 euro al litro (no logo 1,541). Il prezzo medio praticato del diesel è invece a 1,438 euro al litro, con le compagnie che passano da 1,435 a 1,451 euro al litro (no logo 1,425). Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è a 1,695 euro al litro, con gli impianti che vanno da 1,652 a 1,765 euro al litro (no logo 1,594), mentre per il diesel la media è di 1,585 euro al litro, con i punti vendita delle compagnie compresi tra 1,545 e 1,665 euro al litro (no logo 1,479). Infine, il Gpl va da 0,616 a 0,633 (no logo 0,613).
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