Le Borse europee arrivano al giro di boa con gli indici sui minimi di giornata, in scia alle preoccupazioni per la crescita della Cina e alla crescente disillusione per un taglio dei tassi già in primavera.
Londra, che a dicembre ha incassato una inattesa accelerazione dell'inflazione britannica, indossa la maglia nera (-1,8%), davanti a Parigi (-1,1%), Milano (-1,1%) e Francoforte (-1%).
Si allineano al mood pessimista i future su Wall Street, con il Nasdaq e l'S&P 500 in calo dello 0,4%, mentre riducono la flessione i titoli di Stato, i cui rendimenti sono in lieve rialzo: il Btp sale di un punto base, al 4,84%, mentre lo spread è sostanzialmente invariato a 157 punti.I timori sulla crescita e le tensioni in Medio Oriente pesano sul petrolio, con il Wti in calo dell'1,8% a 71,1 dollari al barile e il Brent che cede l'1,5% a 77,1 dollari. Male anche il gas europeo, con i future Ttf che cedono il 3,9% a 28,49 euro.
A Piazza Affari vanno male gli energetici e i titoli più esposti al mercato cinese, con Moncler (-2,9%), Hera (-2,6%), Cucinelli (-2,5%), Italgas (-2,4%), Snam (-2,4%), Terna (-2,4%) ed Enel (-2,1%) in testa ai ribassi. Positive invece le banche, che beneficiano del permanere di un contesto di tassi alti, con Banco Bpm (+1,2%), Bper (+1,1%) e Mps (+1%), in evidenza.
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