giovedì 9 ottobre 2014

Fed teme rallentamento Ue e dollaro forte

Timori potrebbero spingere banca centrale Usa a cautela su tassi
Il rallentamento dell'economia globale, soprattutto dell'area euro, e il dollaro forte preoccupano la Federal Reserve. E Wall Street vola, convinta che i timori spingeranno la Fed a muoversi con cautela nell'aumentare i tassi. Dopo la debolezza di avvio seduta, gli indici americani spiccano il volo, con i verbali dell'ultima riunione della Fed del 16-17 settembre, che hanno mostrato una maggiore attenzione sul rallentamento della crescita oltreoceano invece che sulle pressioni inflazionistiche.
    La crescita debole in Europa, Giappone e Cina potrebbe avere un impatto sull'economia americana. E il dollaro forte potrebbe mettere a rischio le esportazioni e aumentare le pressioni al ribasso sui prezzi. Il Dow Jones chiude in rialzo dell'1,63% a 16.690,01 punti. Il Nasdaq avanza dell'1,90% a 4.468,69 punti.
    Lo S&P 500 guadagna l'1,70% a 1.968,6 punti. "Alcuni partecipanti hanno espresso preoccupazione per la bassa crescita e l'inflazione nell'area euro, che potrebbe tradursi in un ulteriore apprezzamento del dollaro e avere effetti negativi" sulle esportazioni, afferma la Fed, sottolineando che "alcuni partecipanti hanno messo in evidenza come la crescita più lenta in Cina e Giappone, così come le tensioni in Medio oriente e in Ucraina, pongono simili rischi". L'euro si è apprezzato di quasi l'8% dall'inizio dell'anno, con l'aumento più significativo avvenuto da giugno in poi.
 
   
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