giovedì 23 ottobre 2014

Cambia la casa degli italiani, -5% le popolari

Crescono abitazioni signorili e villini. Rendita catastale vale 37 mld
Una riduzione del 5% degli appartamenti popolari e ultrapopolari, una crescita delle abitazioni classificate come civili (+1,6%), signorili (+1,4%) e dei villini (+1,4%). Così cambia il profilo del patrimonio immobiliare italiano. E' quanto risulta dai dati diffusi dall'Agenzia delle Entrate che fotografano il catasto al 21 dicembre 2013.
L'aumento della classificazione catastale degli immobili - secondo quanto si apprende - è dovuta in gran parte all'operazione di riclassamento degli immobili avviata nelle grandi città, tra cui quella del Comune di Roma, e che ha riguardato in particolare le abitazioni dei centri storici, nati come 'popolari' ma spesso diventati di pregio. I dati delle statistiche - spiega l'Agenzia delle Entrate - riguardano i Comuni capoluogo e le Province italiane, incluse quelle autonome di Trento e Bolzano che gestiscono in proprio gli archivi censuari del Catasto. La fotografica scattata, al netto dei beni non censibili, registra un aumento dell'1% dello stock immobiliare italiano rispetto al 2012, raggiungendo quota 66.637.854 unità. Gli immobili a destinazione residenziale aumentano di circa 170mila, per un totale di 34,6 milioni, mentre le unità immobiliari adibite ad ufficio registrate sono 662.550. In particolare, per quanto riguarda il settore residenziale, nel 2013 sono aumentate le abitazioni censite nelle categorie A1, A2, A3 (abitazioni signorili, civili e di tipo economico) e A7 (villini), mentre sono diminuite di circa il 5% le abitazioni di tipo popolare e ultrapopolare (A5 e A6) e di circa l'1% le abitazioni di particolare pregio (categoria A9). La superficie media delle abitazioni censite negli archivi risulta essere di circa 116 mq.

Rendita catastale dell'Italia vale 37 mld
La rendita catastale del patrimonio immobiliare dell'Italia vale complessivamente quasi 37 miliardi di euro. E' quanto risulta dalle statistiche dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate che fotografano lo stock immobiliare italiano al 31 dicembre 2013.
Nel 2013 la rendita catastale complessiva attribuita allo stock immobiliare italiano - spiega l'Agenzia delle Entrate - ''ammonta a quasi 37 miliardi di euro'': 16,6 miliardi provengono dagli immobili censiti come abitazioni, 10,8 dagli immobili a destinazione speciale (categoria D), quasi 6 miliardi da negozi, locali di deposito, box e posti auto (categoria C), 1,5 dagli uffici (categoria A/10), 1,3 dagli immobili ad uso collettivo (categoria B) e 0,7 dagli immobili a destinazione particolare (categoria E).
   
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