Il profilo tipo dei proprietari, rivela l'indagine Elexia, appartiene alle classi di reddito medio-basso. Circa un quinto dei proprietari di case ha redditi inferiori a 10.000 euro lordi annui. E il 94% ha introiti annuali fino a 55.000 euro. Solo il 3% vanta proventi oltre i 75.000 euro.
Circa il 42% dei proprietari di abitazioni ha come fonte principale un reddito da lavoro dipendente, in media 28.400 euro lordi. Il 40,4% ha una pensione (in media circa 20.480 euro). I lavoratori autonomi sono l'11%, con un reddito medio di 29.800 euro. Solo il 6% dei contribuenti proprietari ha i proventi da fabbricati come fonte principale di introito.
Negli ultimi 10 anni, peraltro, i prezzi delle abitazioni in Italia sono scesi in media del 20%, a differenza di quanto accaduto in Europa, dove sono cresciuti del 20%. I mutui sono invece in costante crescita e hanno superato i 406 miliardi di euro.
Il comparto immobiliare sta dando un grande impulso alla ripresa anche grazie alle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico", osserva Andrea Migliore, avvocato partner di Elexia, specializzato in campo immobiliare, "Milioni di italiani hanno pagato mutui per decenni per comprare la casa in cui abitano. Sui proprietari gravano già ingenti costi di gestione e manutenzione e un'elevata tassazione. Ulteriori aggravi rischiano di frenare il settore e penalizzare anche chi la casa vuole acquistarla per viverci".
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