martedì 1 ottobre 2019

Mediaset, margini in miglioramento ma giù i ricavi. In attesa di Mfe


Marginalità in crescita, a fronte di ricavi in calo. Mediaset più snella, senza Premium, che vive con ottica duplice il new deal senza calcio in pay e senza la piattaforma digitale terrestre. Il tutto in attesa del completamento della fusione tranfrontaliera al termine della quale sotto l’ombrello della holding di diritto olandese Media For Europe sono attese le attività italiane e spagnole

di Andrea Biondi
2' di lettura
Marginalità in crescita, a fronte di ricavi in calo. La Mediaset più snella, senza la zavorra Premium, vive con ottica duplice il new deal senza calcio in pay e senza la piattaforma digitale terrestre. Il tutto in attesa del completamento della fusione tranfrontaliera al termine della quale sotto l’ombrello della holding di diritto olandese Media For Europe sono attese le attività italiane e spagnole.
I conti del semestre annunciati ieri avevano avuto un anticipo a luglio, quando era stato comunicato l’utile netto più che raddoppiato (+155%) a 109 milioni di euro e il risultato operativo consolidato in miglioramento del 55% a 192 milioni. A perdere quota sono stati invece i ricavi, scesi a quota 1,4 miliardi rispetto agli 1,8 dello stesso semestre dell’anno precedente. In Italia sono scesi da 1,3 a 1,2 miliardi, si legge nella nota del gruppo «anche per effetto dell’atteso decremento dei ricavi provienienti dagli abbonamenti dell’offerta Premium».
I costi operativi sono scesi del 23% a 1,290 miliardi di euro. L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 è pari a 1,194 miliardi di euro rispetto agli 877 milioni al 31 dicembre 2018 con una generazione di cassa caratteristica di 189 milioni in deciso aumento rispetto agli 84 milioni del primo semestre 2018.
Quanto alla raccolta pubblicitaria, Nel mese di settembre ha registrato un «+2% a livello preliminare», è stato detto durante la conference call con gli analisti da Matteo Cardani, direttore generale Marketing e Operations di Publitalia. Per il mese di ottobre, Cardani ha precisato di avere una visibilità limitata sulle prospettive dell’intero mese, ma sulla base degli ordini già arrivati l'indicazione è di una raccolta «più alta di un anno fa» con una progressione stimabile «a una cifra» così come avvenuto a settembre e ad agosto.
Su base annua, Mediaset conferma la previsione di miglioramento dell'ebit, dell'utile netto consolidato - escludendo nel confronto l'impatto della plusvalenza netta realizzata nel 2018 a seguito del deconsolidamento di EI Towers e delle svalutazioni degli asset Pay - e della generazione di cassa caratteristica consolidata.
Quanto all’operazione Mfe, che il Cfo Marco Giordani ha definito «la migliore opportunità di crescita per i nostri azionisti, sia italiani, sia spagnoli», il numero finale delle azioni su cui è stato esercitato il diritto di recesso in Italia sarà comunicato il 4 ottobre. Al momento si parla di 480.885 azioni per un controvalore di 1,33 milioni. In Spagna il termine del periodo di recesso è fissato al 10 ottobre.
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