Rosso di 2,95 milioni un anno fa. I ricavi del periodo gennaio-giugno sono stati pari a 917 mila euro. Il gruppo della chimica verde confida di chiudere l'esercizio 2019 con entrate in linea con il 2018 grazie ad un accordo da 10 milioni appena firmato. L'ipotesi Star si sta concretizzando
di Elena Dal Maso
Bio-on ha chiuso il primo semestre dell'anno con ricavi per 917 mila euro, di cui 767 mila realizzati per conto terzi, rispetto a 6,123 milioni di euro di un anno prima. L'ebitda è negativo per 4,94 milioni di euro, che si confrontano con -2,376 milioni di euro del giugno 2018. Il risultato finale è una perdita di 10,142 milioni di euro, mentre nel giugno di un anno fa era un rosso per 2,959 milioni.
Dopo il 25 settembre la società di Bologna specializzata nella chimica 100% verde, quotata su Aim Italia, ha stipulato un contratto di 30 anni per 10 milioni di euro, che saranno pagati in due tranches, con un gruppo del beverage per realizzare prodotti sostenibili e 100% abbattibili, cui aggiungere il 2% di royalty sulla vendite che saranno realizzate.
Il patrimonio netto del gruppo si è assestato a 47,5 milioni a fine giugno da 57,8 milioni di dodici mesi prima. Nel frattempo è stato costruito lo stabilimento produttivo di Castel San Pietro. La posizione finanziaria netta complessiva è negativa per 41 milioni da -22,53 milioni di un anno fa.
La società sta effettuando diverse trattative con altri clienti, rallentate dal fatto, spiega la nota del gruppo, che Bio-on è stata attaccata a luglio dal fondo americano Quintessential che ha messo in discussione la bontà del progetto industriale. Il gruppo bolognese, guidato da Marco Astorri, "confida di chiudere il 2019 con almeno 20 milioni di ricavi netti provenienti da terzi", che si confrontano con 19 milioni di ricavi da terzi registrati nel 2018, un ebitda positivo di 8 milioni, contro 11,808 milioni del 2018.
Il consiglio di amministrazione del gruppo ha deciso di avviare i lavori per la redazione di un nuovo piano industriale per il periodo 2020–2024, che andrà a sostituire il vecchio piano industriale. Il board sta analizzando l’ipotesi di avviare le procedure per il passaggio dal mercato Aim Italia al segmento Star.
Il 28 settembre EnVent Capital Markets ha comunicato che ha deciso di rinunciare all'incarico di nominaed Advisor. Il gruppo bolognese nominerà a breve il sostituto. Il titolo ha chiuso ieri la seduta a quota 19,2 euro per azione per 361 milioni di euro di capitalizzazione. A metà luglio, prima dell'attacco di Quintessential, valeva oltre 1 miliardo di euro. (riproduzione riservata)
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