Il prossimo 20 agosto il programma europeo di aiuti per la Grecia dovrebbe ufficialmente terminare.
Allora il governo greco, stando all'interpretazione letterale dei documenti legislativi, tornerà ad essere completamente indipendente nelle questioni relative alla politica economico-finanziaria. Ciononostante per i forti vincoli di bilancio, la Grecia potrà restare per decenni sotto la stretta tutela delle organizzazioni europee.
Al momento il governo greco e le organizzazioni dell'Unione Europea e dell'Eurogruppo, dove l'euro è il mezzo di pagamento stabilito, cercano di fissare il 20 agosto 2018 come la data che passerà alla storia come il successo del salvataggio della Grecia. Con il termine del programma, il governo greco diventerà ufficialmente padrone a casa propria, 8 anni dopo dopo tre pacchetti di aiuti ed oltre 260 miliardi di euro.
Ma ci sono molte persone scettiche sull'intero scenario. Tra questi Alexander Criticos dell'Istituto tedesco per le ricerche economiche di Berlino. Professore di economia industriale all'Università di Potsdam, si occupa dell'economia e della politica greca. Insieme ad un gruppo di esperti ha pubblicato le ultime valutazioni sulla situazione attuale in Grecia nel rapporto settimanale dell'ateneo di appartenenza.
Consolidamento a spese del settore privato dell'economia
Gli autori del rapporto giungono ad una conclusione poco confortante sul fatto che ad eccezione del mercato del lavoro, in Grecia resta ancora forte il controllo del governo, pertanto le riforme non sono state di fatto implementate in molti settori.
L'elevata disoccupazione e il calo delle retribuzioni e delle pensioni hanno portato al crollo del potere d'acquisto, che a sua volta ha causato il crollo di molte piccole e micro imprese in Grecia. Secondo gli autori, solo le grandi imprese sono riuscite a resistere.
Rapporto debito/Pil estremamente alto, nonostante i miliardi di aiuti
Apparentemente l'effetto paradossale della forte caduta dell'economia greca è che il rapporto tra debito pubblico e Pil è incredibilmente aumentato, nonostante i flussi finanziari a pioggia dell'Europa. Il prodotto interno lordo (Pil) della Grecia nel suo insieme è diminuito, mentre il debito è cresciuto, portando questo indicatore (rapporto debito/Pil) al 178%: secondo Eurostat è il più alto in Europa.
"In realtà ipotizziamo che alla Grecia per uscire veramente dalla crisi serve una crescita annua del 5%; non è realistico date le attuali condizioni generali in Grecia, così come tenendo conto delle limitazioni sulla spesa pubblica. In effetti prevediamo che il tasso di crescita si attesterà al 2%."
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