Sono stati condannati a sei anni di reclusione a Milano Alessandro Profumo e Fabrizio Viola finiti sotto processo in qualità di ex presidente ed ex ad di Mps in un filone dell'indagine sulla banca senese.
Per i due imputati anche una multa di 2,5 milioni di euro ciascuno. Il tribunale li ha ritenuti responsabili dei capi di imputazione B e C, e cioè per false comunicazioni sociali relative alla semestrale del 2015 e per aggiotaggio. Gli altri reati sono stati dichiarati prescritti e per alcuni è stata dichiarata l'assoluzione perchè il fatto non sussiste. La banca invece è stata condannata a una sanzione di 800mila euro mentre per Paolo Salvadori, allora presidente del collegio sindacale, la pena è stata di 3 anni e 6 mesi.
"Leggeremo con attenzione le motivazioni e senz'altro presenteremo appello contro una sentenza che consideriamo sbagliata. Abbiamo sempre creduto nel corretto operato dei nostri assistiti": è il commento dell'avvocato Adriano Raffaelli, uno dei difensori di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola.
Intanto Leonardo, con una nota, "precisa che" per Alessandro profumo "non sussistono cause di decadenza dalla carica di amministratore delegato ed esprime piena fiducia nella sua azione auspicando un percorso di continuità".
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