La riduzione dei traffici è dovuta principalmente al decremento delle rinfuse liquide (-13%) corrispondente a circa il 64% del calo complessivo dei traffici; mentre le merci varie si attestano su -10% e quello delle rinfuse solide a -70%. La flessione di queste ultime non è però dovuto al Covid-19 ma alla chiusura dell'impianto siderurgico della Ferriera che rappresentava negli anni scorsi il 90% di tale traffico.
Incoraggiante, invece, la performance del molo VII, il terminal container del porto di Trieste, che ha mantenuto il trend ottenuto nel primo semestre del 2019.
Il comparto Ro-Ro si prevede che nei prossimi mesi, salvo nuovi sviluppi sfavorevoli dell'emergenza in corso, possa recuperare quanto perso in questo periodo.
Infine, il traffico ferroviario ha movimentato 3.900 treni (-25%), diretta conseguenza della pandemia. Nonostante la fase storica, i collegamenti intermodali verso l'Europa sono rimasti sempre attivi. Con 7 Paesi serviti regolarmente grazie alla presenza di svariate imprese ferroviarie anche straniere che operano nel porto, e nuovi servizi attivati e potenziati di recente, verso l'Austria e verso Padova, Trieste ha mantenuto salda la sua vocazione ferroviaria. (ANSA).
0 commenti:
Posta un commento