Piazza Affari arretra ulteriormente con lo stop al ribasso di Eni e Generali a seguito dei conti semestrali. L'indice Ftse Mib segna un calo del 3,5% a 19.189 punti, con lo spread in risalita a 153 punti. Sotto pressione Mediobanca (-3,75%), anch'essa fresca di conti così come Cnh (-1,73%), Prysmian (-0,32%) e Autogrill (-4,15%), che ha ritirato le stime. In controtendeza Reno De Medici (+8,19%) il cui utile è salito di quasi il 50%.
In profondo rosso a Milano Generali è stata riammessa in Piazza Affari dopo un congelamento per eccesso di volatilità. Il titolo segna un calo del 5,2% a 12,79 euro dopo aver chiuso i primi 6 mesi con un utile più che dimezzato a 774 milioni, inferiore alle stime degli analisti. Eni è stata riammessa agli scambi dopo un congelamento per eccesso di ribasso. Il titolo cede il 6,83% a 7,83 euro, dopo i conti semestrali diffusi anche da Shell (-5,72%) e Total (-1,7%).
Anche Wall Street procede negativa dopo una partenza in affanno e trasnina al ribasso anche le piazze del Vecchio Continente. Pesa il crollo del Pil tedesco (-10,1%), peggiore delle stime, e di quello Usa (-32,9%) anche se in questo caso migliore delle previsioni. Francoforte (-4,06%) è la peggiore dietro a Milano (-3,79%), Madrid (-3,5%), Londra (-3%) e Parigi (-2,7%).
Pesano le semestrali di Eni e Generali. Giù anche Cnh (-1,79% ed Fca (-4,34%), che si prepara a presentare i conti domani dopo che lo ha fatto oggi Renault (-8,3%). Hanno diffuso i conti anche Shell (-5,35%), Total (-1,79%) e Volkswagen (-7,24%). Sotto pressione in campo assicurativo Allianz (-5%), Zurich (-4%) e Axa (-5,2%). Tra i bancari scivolano Unicredit (-5,99%), Intesa (-4,12%), Banco Bpm (-6%) insieme a Bbva (-9,7%), Santander (-5,8%) ed Hsbc (-4,9%).
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