"Non c'è potere di veto di un singolo Paese - ha evidenziato ancora durante la trasmissione - era uno dei punti su cui ci siamo battuti. La richiesta di stabilire un meccanismo per cui un singolo paese potesse impedire l'erogazione delle risorse è stata respinta, è passato solo un potere di freno: non c'è un potere di veto ma di sospendere per discutere".
Sull'intesa europea il ministro dell'Economia aveva spiegato in mattinata al Tg3 anche che: "Un'altra novità è che è passato un articolo che consente di anticipare il 10% delle risorse" del Recovery and Resilience facility come pre-finanziamento nel 2021 e un altro che consente di "considerare per questo progetto anche le spese fatte a partire da febbraio di quest'anno, purché coerenti con il programma generale, e questa è una novità assoluta". In sostanza nei piani che presenteranno i singoli Paesi potranno essere inclusi anche programmi di spesa già avviati nel 2020.
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