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» Enel: autorizzazioni troppo lente per chiusura centrali carbone Tamburi, abbiamo dovuto richiamare in esercizio gli impianti © ANSA - RIPRODUZIONE RISERVATA +CLICCA PER INGRANDIRE Redazione ANSA ROMA 17 settembre 202016:31 News Suggerisci Facebook Twitter Altri A- A A+ Stampa Scrivi alla redazione (ANSA) - ROMA, 17 SET - "Purtroppo, se continuiamo così non si raggiungono nemmeno gli obiettivi che c'erano l'altro ieri" per la riduzione delle emissioni "perché i tempi autorizzativi sono troppo lenti, perché le centrali a carbone che vorremmo chiudere tutti quanti e che stiamo facendo di tutto e di più per chiudere al 2025, forse non si riesce". Lo afferma l'amministratore delegato d, Enel Italia, Carlo Tamburi, alla presentazione del Festival dello Sviluppo sostenibile dell'Asvis, al via il 22 settembre. "In questi giorni, con tanta indisponibilità di altri impianti e con una buona ripresa della domanda (che è un fatto positivo) hanno richiamato in esercizio impianti a carbone fermi da mesi e mesi perché, per l'inadeguatezza del sistema, servono", dice Tamburi. "Il mio auspicio - conclude Tamburi - che questo punto che è al centro del cuore dell'Enel", la decarbonizzazione, la chiusura degli impianti a carbone, la sostituzione con le rinnovabili, una rete resiliente e l'efficienza energetica, i comportamenti virtuosi dei singoli, "siano tra i tanti obiettivi dell'Agenda 2030 quelli più attenzionati dalla società civile" altrimenti, osserva l'a.d., "saranno davvero difficili da raggiungere". (ANSA).
(ANSA) - ROMA, "Purtroppo, se continuiamo così non
si raggiungono nemmeno gli obiettivi che c'erano l'altro ieri" per la
riduzione delle emissioni "perché i tempi autorizzativi sono troppo
lenti, perché le centrali a carbone che vorremmo chiudere tutti quanti e
che stiamo facendo di tutto e di più per chiudere al 2025, forse non si
riesce". Lo afferma l'amministratore delegato d, Enel Italia, Carlo
Tamburi, alla presentazione del Festival dello Sviluppo sostenibile
dell'Asvis, al via il 22 settembre.
"In questi giorni, con tanta
indisponibilità di altri impianti e con una buona ripresa della domanda
(che è un fatto positivo) hanno richiamato in esercizio impianti a
carbone fermi da mesi e mesi perché, per l'inadeguatezza del sistema,
servono", dice Tamburi.
"Il mio auspicio - conclude Tamburi - che
questo punto che è al centro del cuore dell'Enel", la
decarbonizzazione, la chiusura degli impianti a carbone, la sostituzione
con le rinnovabili, una rete resiliente e l'efficienza energetica, i
comportamenti virtuosi dei singoli, "siano tra i tanti obiettivi
dell'Agenda 2030 quelli più attenzionati dalla società civile"
altrimenti, osserva l'a.d., "saranno davvero difficili da raggiungere".
(ANSA).
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