
Il Covid ha impattato sul comparto. "Un crollo di 20 milioni di veicoli" nella sola Ue passando dal 2019 a 2020, rimarca Montanino. "Noi italiani siamo quelli che subiamo di più le conseguenze della crisi per due ordini di ragioni: il blocco del mercato interno, con un calo delle vendite del 97-98% ad aprile, avendo i concessionari chiusi; e il legame con la Germania, visto il blocco delle esportazioni delle auto tedesche".
Guardando alla ripresa, la connessione con il mercato Ue non va può letta in senso negativo: "è un bene e non penso che l'industria tedesca - dice il capo economista di Cdp - possa fare a meno del'Italia", delle aziende italiane della componentistica, in particolare. Ma, prosegue Montanino, "è ora d fare un salto, pensiamo ai motori. E ce lo chiede anche la Germania". (ANSA).
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