Per dire no alle nostre richieste economiche, serviranno delle motivazioni serie che però oggi non esistono e, conseguentemente, non accetteremo mai delle motivazioni basate su pregiudizi e bugie.
Dobbiamo sempre essere pronti a scendere in piazza".Lo afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, nella sua introduzione al Congresso nazionale della Federazione autonoma bancari italiani parlando della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale. "Nel 2022, vi do solo questo dato estremamente significativo, le banche hanno realizzato più di 25 miliardi di euro di utili. Per la parte normativa del nuovo contratto le banche chiederanno più flessibilità da condividere in sede aziendale e di gruppo. La partita si giocherà tutta su questo terreno. Questo è il terreno dello scontro o dell'incontro a seconda di come saranno gestiti gli eventi, perché le banche hanno l'assoluta necessità di cambiare, al proprio interno, l'organizzazione del lavoro adattandola ai loro modelli di business, che sono diversi da azienda ad azienda. I tempi della trattativa dipenderanno dalla capacità professionale delle singole persone che siederanno al tavolo: più saremo determinati e preparati su tutti gli argomenti, prima arriveremo positivamente a dama. E questo vale anche per la nostra controparte. Più sapremo comunicare con i lavoratori e con la pubblica opinione e prima chiuderemo positivamente la vertenza".Redazione ANSA
ROMA
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