Sui listini pesa il passo indietro del greggio (Wti -0,76% a 69,09 dollari), del ferro (-1,03%$ a 1.157 dollari la tonnellata) e dell'acciaio (-1,58% a 5.093 dollari la tonnellata), mentre in Piazza Affari le ipotesi di aggregazioni bancarie la fanno da padrone, spingendo Unicredit (+2,69%) favorita anche dagli analisti di Jefferies, Banco Bpm (+2,1%) e Bper (+1,53%). Le affiancano Barclays (+1,9%), Lloyds (+1,45%), NatWest (+1,45%), Bbva (+0,98%) e SocGen (+0,65%). In calo a 108 punti base lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il tasso dei titoli decennali in rialzo allo 0,873%. Segno meno per i petroliferi TotalEnergies (-1,01%) e Shell (-0,98%), più cauta invece Eni (-0,21%). Segno meno per Saipem (-1,24%), acquisti sugli automobilistici Stellantis (+1,1%), Bmw (+0,95%) e Continental (+1,6%). Scivolone della holding inglese Iwg (-15,44%), sulle stime per l'intero esercizio, bene invece il colosso britannico dell'edilizia Persimmon (+2,38%).Redazione ANSAMILANO
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