Giornata in profondo rosso per le Borse mondiali.
Sui mercati prevalgono i timori per la diffusione del coronavirus e per i suoi impatti sull'economia,
enfatizzati dal crollo del Pil tedesco del secondo trimestre e dai
rischi messi in luce ieri dalla Fed e oggi dalla Bce, con le banche
centrali che assicurano comunque il loro sostegno all'economia in caso
di bisogno. In calo tutte le principali piazze europee.
Piazza Affari arretra ulteriormente con lo stop al ribasso di Eni e
Generali a seguito dei conti semestrali. L'indice Ftse Mib segna un calo
del 3,5% a 19.189 punti, con lo spread in risalita a 153 punti. Sotto
pressione Mediobanca (-3,75%), anch'essa fresca di conti così come Cnh
(-1,73%), Prysmian (-0,32%) e Autogrill (-4,15%), che ha ritirato le
stime. In controtendeza Reno De Medici (+8,19%) il cui utile è salito di
quasi il 50%.
In profondo rosso a Milano Generali
è stata riammessa in Piazza Affari dopo un congelamento per eccesso di
volatilità. Il titolo segna un calo del 5,2% a 12,79 euro dopo aver
chiuso i primi 6 mesi con un utile più che dimezzato a 774 milioni,
inferiore alle stime degli analisti. Eni è stata riammessa agli scambi
dopo un congelamento per eccesso di ribasso. Il titolo cede il 6,83% a
7,83 euro, dopo i conti semestrali diffusi anche da Shell (-5,72%) e
Total (-1,7%).
Anche Wall Street procede negativa dopo una partenza in affanno e trasnina al ribasso anche le piazze del Vecchio Continente.
Pesa
il crollo del Pil tedesco (-10,1%), peggiore delle stime, e di quello
Usa (-32,9%) anche se in questo caso migliore delle previsioni. Francoforte (-4,06%) è la peggiore dietro a Milano (-3,79%), Madrid (-3,5%), Londra (-3%) e Parigi (-2,7%).
Pesano le semestrali di Eni e Generali. Giù anche Cnh (-1,79% ed Fca
(-4,34%), che si prepara a presentare i conti domani dopo che lo ha
fatto oggi Renault (-8,3%). Hanno diffuso i conti anche Shell (-5,35%),
Total (-1,79%) e Volkswagen (-7,24%). Sotto pressione in campo
assicurativo Allianz (-5%), Zurich (-4%) e Axa (-5,2%). Tra i bancari
scivolano Unicredit (-5,99%), Intesa (-4,12%), Banco Bpm (-6%) insieme a
Bbva (-9,7%), Santander (-5,8%) ed Hsbc (-4,9%).