giovedì 19 marzo 2020

Coronavirus: Borse europee in altalena dopo la Bce. Wall Street gira in positivo Le cure della Banca ridanno fiato ai mercati. Salvini: 'Meglio tardi che mai'

Coronavirus: Borse europee in altalena dopo la Bce. Wall Street gira in positivo

Le cure della Banca ridanno fiato ai mercati. Salvini: 'Meglio tardi che mai'

Funziona la cura messa in campo dalla Bce e ridà un po' di fiato ai mercati che dopo una buona apertura sono però ora in altalena.
Dopo una partenza spumeggiante le Borse europee girano in negativo, in controtendenza Milano (+1%) che ha ridotto il rialzo rispetto all'avvio. Sul versante valutario l'euro è ancora in calo. La moneta unica segna un ribasso dello 0,2% a 1,076 dollari. L'indice d'area stoxx 600 cede lo 0,6%. In rosso Londra (-1,6%), Francoforte (-0,9%), Parigi (-0,6%) e Madrid (-0,3%). Ad appesantire i listini il comparto dell'auto (-3%), l'hi-tech (-1,7%), energia (-1,3%). A Piazza Affari restano ancora sospesi Fca con un calo teorico del 9,3%, Exor (-9%), dopo l'annuncio della sospensione della produzione in Nord America, e Leonardo (-2,5%). In calo Prysmian (-1,9%), Bper (-1,3%), Enel (-1,1%) e Nexi (-1,4%). In forte rialzo Campari (+9,5%), A2a (+8,4%) e Poste (+8,1%).
Wall Street gira in positivo. Il Dow Jones sale dello 0,22% a 19.966,61 punti, il Nasdaq avanza del 2,28% a 7.155,41 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,73% a 2.416,03 punti.
Lo spread Btp/Bund, dopo aver aperto in picchiata a 180 torna a salire sopra quota 200, a 210 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro all'1,88%.
Alla luce del lancio del nuovo piano da 750 miliardi della Bce, lo spread tra il Btp e il Bund dovrebbe attestarsi intorno ai "180 punti base nel secondo trimestre e scendere poi a 130 punti base nel quarto trimestre". E' quanto prevedono gli analisti di Citigroup.
"Con la decisione di ieri abbiamo reso disponibili 1.100 miliardi di euro, una cifra enorme" che mostra "la volontà molto determinata di fornire sostegno all'economia italiana ed europea". Così Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce, al Tg1 dopo il piano di acquisti di titoli anti-pandemia. "La presidente della Bce Christine Lagarde ha chiarito che non c'è un limite ai nostri interventi per far sì che l'economia europea possa proseguire un cammino di crescita".
Il portavoce del gruppo Ppe al Parlamento europeo per gli affari economici e monetari, l'eurodeputato tedesco Markus Ferber, accoglie con favore il nuovo programma di acquisto di emergenza della Bce, ma si domanda se si possa rimediare alle interruzioni della supply chain a causa della diffusione del coronavirus. "È lodevole che la Bce sia determinata a combattere le ricadute economiche del coronavirus, ma si consiglia alla Bce di mostrare moderazione. Anche il più grande programma di acquisto di asset non sarà in grado di riparare le interruzioni della supply chain. La Bce deve stare molto attenta a non oltrepassare il limite del finanziamento statale monetario", afferma Ferber chiedendo che il programma sia limitato nel tempo.
Anche dalla politica italiana arriva un plauso alla decisione della Banca Centrale. Dall'opposizione Matteo Salvini commenta: "Meglio tardi che mai".
A causa del Coronavirus, l'indice Ifo che misura la fiducia delle imprese in Germania è crollato a 87,7 punti a marzo, rispetto ai 96,0 di febbraio. Lo ha annunciato lo stesso istituto economico di Monaco. Si tratta dell'arretramento peggiore mai registrato dal 1991 e del livello minimo raggiunto dal 2008.
Intanto la Fed apre 'swap lines' con altre nove banche centrali per combattere l'impatto del coronavirus sull'economia. Le linee, che forniscono liquidità in dollari a termini più favorevoli fuori dagli Usa, sono temporanee e sono state aperte con le banche centrali di Australia, Brasile, Danimarca, Corea del Sud, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Singapore e Svezia. La Fedd ha già linee analoghe con la Banca centrale canadese, la Bank of England, la Bank of Japan, la Bce e la banca centrale svizzera.
Gli Stati Uniti - fa sapere nel frattempo il segretario del tesoro americano Steve Mnuchin - non hanno alcun problema a emettere debito. Mnuchin prevede un "gigantesco" rimbalzo dell'economia nel quarto trimestre. Secondo indiscrezioni, la Casa Bianca sta valutando l'emissione di debito a 50 anni e 25 anni.
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