Ma il recupero delle perdite resta "ancora lontano": nell'ultima congiuntura l'Indicatore dei consumi di Confcommercio (Icc) segnala ad aprile, per il secondo mese consecutivo, una forte crescita nel confronto annuo con una variazione del 45,1%. Una stima che tuttavia "va letta con estrema cautela", perché il confronto è con il periodo di lockdown: rispetto ad aprile del 2019 si rileva ancora una flessione del 23% per il complesso della spesa e del 49,5% per i servizi. E, sempre se si guarda al confronto con aprile pre-Covid, emerge un crollo della domanda anche superiore al 70%. In questi settori, sottolinea Confcommercio, soprattutto della filiera turistica e ricreativa, "si concentrano i rischi di chiusure di attività se non verrà data al più presto la possibilità di operare in modo meno restrittivo, oltre che ad intervenire con adeguati sostegni".Redazione ANSAROMA
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