Se prima un'impresa su 10 era under 35 ora il peso dei giovani sul tessuto imprenditoriale è sceso all'8,9%. Nel solo 2020 si sono perse 18.900 nuove imprese giovanili rispetto al 2019, con una perdita del 18%, superiore a quella delle altre imprese (-16,9%).
Lo "spopolamento" dell'imprenditoria giovanile dell'ultimo decennio ha colpito maggiormente i settori tradizionali delle costruzioni, del commercio e dell'industria manifatturiera, sia in valore assoluto che relativo mentre a livello territoriale è diffuso a tutta la nazione.
Eppure, di fronte al Covid, i giovani imprenditori si mostrano più resilienti e sembrano guardare al futuro con maggiore positività rispetto agli altri colleghi e ha maggiori aspettative di recupero. Il 43% dichiara di non avere avuto perdite di fatturato nella pandemia contro il 36% delle altre imprese. Redazione ANSA
ROMA
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