(ANSA) - MILANO - Seconda giornata consecutiva di forti perdite per le Borse asiatiche, con i produttori di chip sempre in allerta per i segnali di rialzo dell'inflazione globale, insieme a timori di un inasprimento delle restrizioni per la pandemia da Covid in particolare a Taiwan, che ha visto l'indice cadere di oltre l'8% e che poi si è riassestato su un -4%, a mercati ancora aperti. Male il Giappone, con il Nikkei che ha chiuso a -1,6% e il Topix a -1,4%, altrettanto la Corea (-1,1%) e l'Australia (-0,7%).
In controtendenza Hong Kong (+0,3%) a contrattazioni ancora in corso, così come in Cina Shanghai (+0,5%) e Shenzhen (+0,8%). In ribasso i future di Usa e Europa, salvo Francoforte.
Tra gli indici macroeconomici in arrivo ci sono quelli sugli investimenti delle aziende e Pil trimestrale dal Regno Unito, insieme alla produzione edile e industriale, l'inflazione da Germania e Francia e la produzione industriale dall'Ue. Nuovo discorso inoltre di Andrew Bailey (Boe) e dagli Usa richieste di mutui, inflazione, redditi, scorte settimanali di greggio (Eia) e bilancio federale. Parla Richard Clarida (Fed).Redazione ANSA
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