Stanno suscitando orrore nel Regno Unito, Paese di avidi consumatori di tè per antonomasia, le denunce di gravi abusi sessuali emerse da un'inchiesta giornalistica condotta sotto copertura dalla Bbc in Kenya fra le lavoratrici di grandi coltivazioni possedute da due aziende britanniche di primo piano.
L'inchiesta ha svelato le violenze e le molestie subite - secondo varie testimonianze raccolte - da oltre 70 donne nel corso degli anni, da parte di "supervisori" delle aziende agricole coinvolte descritti come autentici maniaci schiavisti pronti a minacciare e fare pressioni per costringere le braccianti ad avere rapporti sessuali con loro.Le piantagioni teatro degli abusi appartengono rispettivamente alla multinazionale Unilever, che produce il tè commercializzato nel Regno e nel mondo sotto il marchio Lipton, e al gruppo agroalimentare specializzato James Finlay & Co, che rifornisce i supermercati di catene leader della grande distribuzione sull'isola.
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