(ANSA) - ROMA, - "La semplificazione e lo sblocco dei procedimenti pendenti sono, e devono essere, le prime barriere non tecnologiche da abbattere per consentire alle imprese di liberare tutto il potenziale nella direzione dello sviluppo sostenibile", avverte la vicepresidente di Confindustria per l'Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, Maria Cristina Piovesana, intervenendo alla Conferenza Nazionale sull'Economia Circolare del CEN-Circular Economy Network.
"Dobbiamo smetterla di elaborare alcune norme che diventano solo una bandiera e non sono di alcun supporto all'ambiente, ma anzi, addirittura impediscono lo sviluppo dell'economia circolare, uno dei processi fondamentali per la sostenibilità ambientale", accennando alla alla norma sull'etichettatura degli imballaggi, alla plastic tax, alla disciplina delle autorizzazioni per l'End of Waste.
"L'industria c'è ma si trova quotidianamente imprigionata nelle catene che le impediscono di continuare nel percorso virtuoso che ha intrapreso da tempo", dice la vicepresidente di Confindustria: "In questo senso, sarebbe importante agire anche sulla leva fiscale, attuando alcuni stimoli come il potenziamento di Industria 4.0 e l'IVA agevolata. Ma dobbiamo lavorare anche a livello europeo per scongiurare il rischio di darci obiettivi troppo ambiziosi che, invece di favorire la transizione ecologica, rischiano di farci perdere parte del nostro tessuto industriale, attraverso delocalizzazioni o concorrenza sleale di altri paesi, anche appartenenti all'Unione stessa". (ANSA).
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