Vendita di permessi per immigrati irregolari, 18 arresti a Roma
ROMA (Reuters) - I carabinieri di Roma hanno annunciato oggi di aver arrestato 18 persone, tra cui un medico e la responsabile di un centro di assistenza fiscale, accusate di vendere permessi di soggiorno a immigrati che non avrebbero potuto ottenerli regolarmente.
Secondo i militari, l'"associazione criminale" sfruttava la cosiddetta "sanatoria per le badanti" del settembre 2009 per vendere permessi in cambio di 5.000-7.000 euro a persona, per un giro di affari stimato in 4 milioni di euro.
Complessivamente, sono 22 le persone, italiane e straniere, denunciate per "associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, alla produzione di documenti falsi, alla truffa ai danni dello Stato e alla contraffazione dei documenti necessari alla regolarizzazione di cittadini extracomunitari assunti come badanti o colf".
I carabinieri stanno notificando 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, cinque arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione in caserma, dice una nota, aggiungendo che sono in corso anche decine di perquisizioni.
Tra le persone coinvolte, "anche un medico, la titolare di un'agenzia di servizi e disbrigo pratiche, un consulente del lavoro. L'organizzatrice e promotrice della banda era la responsabile di un Caf", dicono i carabinieri.
I carabinieri dicono che il gruppo aveva presentato circa 1.000 domande di regolarizzazione "(di cui 200 sono già state con certezza dichiarate contraffatte, per le altre sono ancora in corso accertamenti) quasi tutte relative a cittadini egiziani e cinesi, supportandole con rapporti di lavoro inesistenti e utilizzando documentazione falsa o contraffatta".
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Secondo i militari, l'"associazione criminale" sfruttava la cosiddetta "sanatoria per le badanti" del settembre 2009 per vendere permessi in cambio di 5.000-7.000 euro a persona, per un giro di affari stimato in 4 milioni di euro.
Complessivamente, sono 22 le persone, italiane e straniere, denunciate per "associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, alla produzione di documenti falsi, alla truffa ai danni dello Stato e alla contraffazione dei documenti necessari alla regolarizzazione di cittadini extracomunitari assunti come badanti o colf".
I carabinieri stanno notificando 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, cinque arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione in caserma, dice una nota, aggiungendo che sono in corso anche decine di perquisizioni.
Tra le persone coinvolte, "anche un medico, la titolare di un'agenzia di servizi e disbrigo pratiche, un consulente del lavoro. L'organizzatrice e promotrice della banda era la responsabile di un Caf", dicono i carabinieri.
I carabinieri dicono che il gruppo aveva presentato circa 1.000 domande di regolarizzazione "(di cui 200 sono già state con certezza dichiarate contraffatte, per le altre sono ancora in corso accertamenti) quasi tutte relative a cittadini egiziani e cinesi, supportandole con rapporti di lavoro inesistenti e utilizzando documentazione falsa o contraffatta".
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