venerdì 29 ottobre 2010
giovedì 28 ottobre 2010
Draghi: pil 2010-11 non lontano da 1% Occupazione e' tema centrale, in Italia sottoutilizzo sopra 11%
04:23Draghi: pil 2010-11 non lontano da 1% Occupazione e' tema centrale, in Italia sottoutilizzo sopra 11%No comments

Mediobanca: in trimestre utile 127,6 mln In calo del 36,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
04:234% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, 6 mln In calo del 36, Mediobanca: in trimestre utile 127No comments

Eni: utile terzo trimestre a 1,72 mld Nei primi 9 mesi del 2010 il dato e' a 5,77 miliardi (+45,1%)
04:221%), 72 mld Nei primi 9 mesi del 2010 il dato e' a 5, 77 miliardi (+45, Eni: utile terzo trimestre a 1No comments

Unicredit: Ghizzoni, no dimissioni Rampl Sulla crisi: sta passando, siamo sulla buona strada
04:22no dimissioni Rampl Sulla crisi: sta passando, siamo sulla buona strada, Unicredit: GhizzoniNo comments

PA: Brunetta, 300mila in meno in 5 anni Tra il 2008 e il 2013 la diminuzione sara' pari all'8,4%
04:21300mila in meno in 5 anni Tra il 2008 e il 2013 la diminuzione sara' pari all'8, 4%, PA: BrunettaNo comments

Istat: occupazione grandi imprese -1,4% Dato registrato ad agosto rispetto allo stesso mese 2009
04:214% Dato registrato ad agosto rispetto allo stesso mese 2009, Istat: occupazione grandi imprese -1No comments

In 4,8 mln attendono rinnovo contratto Lo sottolinea l'Istat. La situazione peggiore nella PA
04:208 mln attendono rinnovo contratto Lo sottolinea l'Istat. La situazione peggiore nella PA, In 4No comments

Shell: utile a 3,46 mld Il terzo trimestre e' superiore alle aspettative degli analisti
04:2046 mld Il terzo trimestre e' superiore alle aspettative degli analisti, Shell: utile a 3No comments

Quote latte: Galan, presto tutto risolto Ministro: 'solo 500 allevatori su 40.000 non sono in regola'
04:19presto tutto risolto Ministro: 'solo 500 allevatori su 40.000 non sono in regola', Quote latte: GalanNo comments

Istat: retribuzioni settembre +0,3% mese Crescita su 2009 +1,7%, la piu' bassa da settembre 2007
04:193% mese Crescita su 2009 +1, 7%, Istat: retribuzioni settembre +0, la piu' bassa da settembre 2007No comments

Unicredit: Rampl potrebbe lasciare Stampa italiana riprende voci da Germania, ma presidente frena
04:18ma presidente frena, Unicredit: Rampl potrebbe lasciare Stampa italiana riprende voci da GermaniaNo comments

mercoledì 27 ottobre 2010
Glaxo: 750 mln dlr per chiudere causa Su farmaci adulterati messi in commercio da gruppo farmaceutico
02:09Glaxo: 750 mln dlr per chiudere causa Su farmaci adulterati messi in commercio da gruppo farmaceuticoNo comments

Borsa: l'Europa apre in calo Londra -0,73%, Parigi -0,43%, Francoforte -0,34%
Francia: settembre,su consumi con l'auto Ministro Economia Lagarde esprime soddisfazione
02:08Francia: settembre, su consumi con l'auto Ministro Economia Lagarde esprime soddisfazioneNo comments

Banche: Moody's, pochi utili Sull'Italia le prospettive restano negative
Asia in calo su timori piano Fed Indice Msci cede 1,3% e si riporta ai minimi da 2 settimane
02:073% e si riporta ai minimi da 2 settimane, Asia in calo su timori piano Fed Indice Msci cede 1No comments

Tutte negative le borse con la sola eccezione di Tokyo, che ha chiuso vicino alla parita' (+0,1%). Pesanti, in particolare, Hong Kong (-1,6%) e Shanghai (-1%).
E.On: +9% utile operativo Nonostante peggioramento mercato in Italia, Spagna e Francia
02:06E.On: +9% utile operativo Nonostante peggioramento mercato in Italia, Spagna e FranciaNo comments

Percorso:ANSA.it > Economia > News Bbva: utile terzo trimestre -17% Risultato inferiore alle attese degli analisti
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Bbva, la seconda banca spagnola, ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 1,14 miliardi di euro, in calo del 17% a causa dei minori ricavi dall'attivita' di erogazione credito sul mercato domestico. Il risultato, secondo quanto riporta Bloomberg, e' inferiore alle attese degli analisti, ferme a 1,19 miliardi.
Stm: torna in nero Utile 9 mesi 611 mln dlr, ricavi +26,8%
(ANSA) - MILANO, 27 OTT - StMicroelectronics ha chiuso i primi nove mesi del 2010 con 7,513 mld dlr di ricavi netti (+26,8% rispetto allo stesso periodo del 2009) e un utile netto di 611 mln dlr a fronte di una perdita di 1.061 mln nel 2009. Il consiglio di sorveglianza proporra' alla prossima assemblea degli azionisti che si riunira' nel 2011 il rinnovo del mandato per tre anni di Carlo Bozotti, quale membro unico del consiglio di amministrazione, presidente e a.d. della societa'.
Percorso:ANSA.it > Economia > News Oro: in calo sui mercati asiatici Metallo prezioso perde lo 0,2% a 1.338,10 dollari
Petrolio: in lieve calo in after hours Greggio perde 37 centesimi a 82,18 dollari
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Petrolio in calo sul mercato after hours di New York. Il greggio con consegna a dicembre perde 37 centesimi a 82,18 dollari.
Deutsche Bank: trimestre, rosso 1,2 mld Il dato e' comunque migliore delle attese degli analisti
02:012 mld Il dato e' comunque migliore delle attese degli analisti, Deutsche Bank: trimestre, rosso 1No comments

(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Deutsche Bank chiude il terzo trimestre con una perdita netta di 1,21 miliardi di euro, contro l'utile di 1,38 miliardi fatto segnare nello stesso periodo del 2009. Il dato, secondo quanto riporta Bloomberg, e' comunque migliore delle attese degli analisti, che prevedevano un rosso di 1,52 miliardi. Sul risultato pesa la svalutazione da 2,3 miliardi di euro collegata alla partecipazione in Deutsche Postbank. Al netto di Postbank, Deutsche Bank avrebbe registrato un utile di 1,1 miliardi.
Borsa: Milano apre in calo
Borsa: Milano apre in calo
Ftse Mib -0,51%, Ftse All Share -0,48%
27 ottobre, 09:24Guarda la foto 1 di 1
(ANSA) - MILANO, 27 OTT - Avvio in calo per Piazza Affari.
L'indice Ftse Mib arretra dello 0,51% a 21.254 punti mentre il Ftse All Share cede lo 0,48% a 21.841 punti. Vola Stm in apertura di seduta: il titolo guadagna il 4,33% a 6,15 euro in scia ai conti trimestrali.
Cambi: l'euro e' in calo Moneta unica vale 1,3807 dollari e 112,88 yen
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Euro in ribasso su dollaro e yen. La moneta unica, nei primi scambi sui mercati valutari europei, passa di mano a 1,3807 dollari (1,3912 dollari la quotazione Bce di ieri) ed a 112,88 yen (113,11 la Bce di ieri).
Telecom I.: Bernabe'; offerta fibra a breve, manca delibera Agcom
Dowjones
ROMA (MF-DJ)--"Direi che e' questione di giorni, credo che faremo in tempo per Natale, ma dipendera' dai tempi dell'Autorita'".
Risponde cosi' l'a.d. Di Telecom Italia Franco Bernabe' a chi gli chiede i tempi del lancio dell'offerta di Internet a 100 mega annunciata da tempo al mercato. Ieri il presidente dell'Agcom, Corrado Calabro' aveva espresso meraviglia per l'assenza di una richiesta da parte di Telecom Italia. "Il problema - spiega Bernabe' - e' che non e' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delibera Agcom sui test di prezzo. Credo che venga pubblicata a giorni e subito dopo presenteremo l'offerta sulla banda ultralarga".
Piu' in generale Bernabe' fa notare che "manca ancora un quadro regolatorio certo sulla fibra, che credo sara' definito tra qualche mese. Per questo la nostra richiesta di commercializzazione dell'offerta sulla fibra sara' fatto all'interno di un quadro regolatorio provvisorio, anche se i problemi relativi alla replicabilita' dell'offerta sono essenziali". ren/cat carlo.renda@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
October 27, 2010 03:46 ET (07:46 GMT)
Copyright (c) 2010 MF-Dow Jones News Srl.
ROMA (MF-DJ)--"Direi che e' questione di giorni, credo che faremo in tempo per Natale, ma dipendera' dai tempi dell'Autorita'".
Risponde cosi' l'a.d. Di Telecom Italia Franco Bernabe' a chi gli chiede i tempi del lancio dell'offerta di Internet a 100 mega annunciata da tempo al mercato. Ieri il presidente dell'Agcom, Corrado Calabro' aveva espresso meraviglia per l'assenza di una richiesta da parte di Telecom Italia. "Il problema - spiega Bernabe' - e' che non e' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delibera Agcom sui test di prezzo. Credo che venga pubblicata a giorni e subito dopo presenteremo l'offerta sulla banda ultralarga".
Piu' in generale Bernabe' fa notare che "manca ancora un quadro regolatorio certo sulla fibra, che credo sara' definito tra qualche mese. Per questo la nostra richiesta di commercializzazione dell'offerta sulla fibra sara' fatto all'interno di un quadro regolatorio provvisorio, anche se i problemi relativi alla replicabilita' dell'offerta sono essenziali". ren/cat carlo.renda@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
October 27, 2010 03:46 ET (07:46 GMT)
Copyright (c) 2010 MF-Dow Jones News Srl.
Nome | Prezzo Ultimo Contratto | Var % | Ora | Min | Max | Apertura | Fase di Mercato | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Telecom Italia | 1,079 | -0,46 | 10.34.41 | 1,077 | 1,082 | 1,077 | Negoziazione Continua | |
Dati ritardati di 15 minuti |
MF Dow Jones - News Italia
Deutsche Bank, ancora prudente su 2011 dopo perdita trim3
FRANCOFORTE, 27 ottobre (Reuters) - Deutsche Bank (DBKGn.DE: Quotazione) ha archiviato il terzo trimestre in perdita - un risultato penalizzato dagli attesi oneri per 2,3 miliardi di euro legati a Deutsche Postbank - e ha confermato previsioni prudenti per il 2011.
Il titolo ha avviato la seduta a Francoforte in rialzo di circa un punto percentuale.
Entro il 2011 il gruppo bancario tedesco punta a realizzare 10 miliardi di utile pretasse.
"Se alcune delle variabili delle attuali condizioni sono in linea o migliori delle nostre previsioni, altre non hanno ancora raggiunto i livelli attesi, in particolare per quanto riguarda la normalizzazione dei tassi di interesse", ha detto la banca.
Sebbene Deutsche Bank avesse avvertito che il trimestre si sarebbe chiuso in perdita a causa, tra l'altro, della debolezza dell'attività di trading a luglio e agosto, la banca ha detto di aver visto a settembre un "forte rimbalzo".
I ricavi rinvenienti dall'attività della banca d'affari e di investimento si sono ridotti a 4,2 miliardi nel terzo trimestre dai 4,4 miliardi del medesimo periodo del 2009. Questa continua a rappresentare la componente più importante dei ricavi compressivi del gruppo, pari a 5 miliardi. Senza l'onere legato a Deutsche Postbank, i ricavi sarebbero stati 7,3 miliardi.
L'utile lordo è stato pari a 1 miliardo di euro, in linea con il consensus per 1,04 miliardi di un sondaggio Reuters.
Il titolo ha avviato la seduta a Francoforte in rialzo di circa un punto percentuale.
Entro il 2011 il gruppo bancario tedesco punta a realizzare 10 miliardi di utile pretasse.
"Se alcune delle variabili delle attuali condizioni sono in linea o migliori delle nostre previsioni, altre non hanno ancora raggiunto i livelli attesi, in particolare per quanto riguarda la normalizzazione dei tassi di interesse", ha detto la banca.
Sebbene Deutsche Bank avesse avvertito che il trimestre si sarebbe chiuso in perdita a causa, tra l'altro, della debolezza dell'attività di trading a luglio e agosto, la banca ha detto di aver visto a settembre un "forte rimbalzo".
I ricavi rinvenienti dall'attività della banca d'affari e di investimento si sono ridotti a 4,2 miliardi nel terzo trimestre dai 4,4 miliardi del medesimo periodo del 2009. Questa continua a rappresentare la componente più importante dei ricavi compressivi del gruppo, pari a 5 miliardi. Senza l'onere legato a Deutsche Postbank, i ricavi sarebbero stati 7,3 miliardi.
L'utile lordo è stato pari a 1 miliardo di euro, in linea con il consensus per 1,04 miliardi di un sondaggio Reuters.
Vendita di permessi per immigrati irregolari, 18 arresti a Roma
Vendita di permessi per immigrati irregolari, 18 arresti a Roma
mercoledì 27 ottobre 2010 08:57
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1 / 1Schermo intero
Secondo i militari, l'"associazione criminale" sfruttava la cosiddetta "sanatoria per le badanti" del settembre 2009 per vendere permessi in cambio di 5.000-7.000 euro a persona, per un giro di affari stimato in 4 milioni di euro.
Complessivamente, sono 22 le persone, italiane e straniere, denunciate per "associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, alla produzione di documenti falsi, alla truffa ai danni dello Stato e alla contraffazione dei documenti necessari alla regolarizzazione di cittadini extracomunitari assunti come badanti o colf".
I carabinieri stanno notificando 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, cinque arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione in caserma, dice una nota, aggiungendo che sono in corso anche decine di perquisizioni.
Tra le persone coinvolte, "anche un medico, la titolare di un'agenzia di servizi e disbrigo pratiche, un consulente del lavoro. L'organizzatrice e promotrice della banda era la responsabile di un Caf", dicono i carabinieri.
I carabinieri dicono che il gruppo aveva presentato circa 1.000 domande di regolarizzazione "(di cui 200 sono già state con certezza dichiarate contraffatte, per le altre sono ancora in corso accertamenti) quasi tutte relative a cittadini egiziani e cinesi, supportandole con rapporti di lavoro inesistenti e utilizzando documentazione falsa o contraffatta".
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© Thomson Reuters 2010 Tutti i diritti assegna a Reuters.
UniCredit vara il team. Pieni poteri a Nicastro. Dalle fondazioni un freno a Rampl
UniCredit completa il team di vertice del post-Profumo con la nomina di Roberto Nicastro alla direzione generale e di Paolo Fiorentino alla carica di direttore operativo (chief operating officer). Lascia il gruppo, invece, Sergio Ermotti che non ha accettato il ruolo subordinato rispetto al neo direttore generale. Ermotti, che attualmente aveva l'incarico di deputy ceo per la divisione corporate e investment banking, «ha convenuto di gestire ad interim» la divisione «fino a quando non sarà nominato il suo successore». «Mi dispiace per la scelta personale di Ermotti – ha commentato ieri sera Ghizzoni – ma posso assicurare che la strategia della banca resterà immutata». Per il definitivo assetto di vertice, dunque, occorrerà aspettare ancora qualche settimana, anche perché il rinnovamento, stando alle indiscrezioni, riguarderà anche altri ruoli chiave (a partire dalla direzione risorse umane) e alcuni spostamenti.
Le due nomine di Nicastro e Fiorentino sono state approvate ieri all'unanimità dal board presieduto da Dieter Rampl, dopo che lunedì il comitato nomine aveva accolto l'ultima versione della proposta di governance avanzata dal nuovo chief executive officer Federico Ghizzoni.
La scelta di Nicastro, che finora aveva guidato la divisione retail del gruppo, indica la volontà degli azionisti – a partire dalle Fondazioni – di privilegiare l'attività di banca commerciale, pur «confermando la strategicità della divisione corporate e investment banking». Ma l'esperienza del manager trentino, 45enne, è a tutto campo: dall'investment banking in Salomon Brothers alla consulenza aziendale in Mc Kinsey. E in UniCredit, all'inizio degli anni 2000, ha costruito – partendo dalla polacca Bank Pekao – il network bancario nel Centro Est Europa. Network a cui ha poi lavorato anche Fiorentino e poi Ghizzoni. Un team, quello dei tre manager italiani, già sperimentato e affiatato.
Nel dettaglio, il board di UniCredit ha deciso di affidare a Nicastro le deleghe a livello di gruppo su Famiglie e Pmi, private banking e Global transaction banking. A Fiorentino, è stata invece affidata la responsabilità su Organizzazione, back office, information technology, human resources-management e identity & communications. Napoletano, 54 anni, Fiorentino è nel gruppo da quasi 30 anni, e si è occupato della gestione delle integrazioni di UniCredit (da quella con Crt, Cariverona e Cassamarca a quella con Capitalia, di cui è poi stato anche amministratore delegato).
La struttura di governance messa a punto dal board prevede che Nicastro, Fiorentino e il futuro responsabile della divisione Cib siano a diretto riporto del ceo Ghizzoni, cui faranno capo con riporti diretti il chief financial officer, il chief risk officer e il responsabile delle risorse umane. Ghizzoni spiega che «faranno capo direttamente all'amministratore delegato i country chairman di Germania e Austria, mentre al direttore generale Nicastro riporteranno i country Chairman di Italia e Polonia, nonchè il responsabile delle banche del Centro Est Europa».
Secondo il ceo Fedrico Ghizzoni, «la nuova struttura di governance è una tappa fondamentale nell'evoluzione di UniCredit quale primaria banca universale europea», ha commentato, aggiungendo che «UniCredit è perfettamente in grado di affrontare le sfide derivanti dal nuovo contesto economico e regolamentare». Ghizzoni, che come detto ben conosce Nicastro e Fiorentino per aver condiviso la costruzione del gruppo nel Centro Est Europa, si è detto certo che «con questo management-team dinamico UniCredit conoscerà una nuova fase di sviluppo».
Piena fiducia nella banca è stata espressa ieri anche dal vicepresidente Farhat Omar Bengdara, governatore della Banca Centrale Libica (azionista con il 4,9% dell'istituto di Piazza Cordusio). «Come banca centrale libica, noi crediamo ancora nella banca e nella sua strategia, finchè continua come quella di una banca universale e internazionale. Noi stiamo con la banca, investiamo e supportiamo la banca». Il governatore dell'istituto centrale di Tripoli ha poi negato tensioni con gli azionisti italiani: «No, no – ha detto Bengdara – abbiamo discusso ogni cosa nel board con trasparenza e molta franchezza. Siamo d'accordo e tutte le decisioni fino ad ora sono state prese all'unanimità ».
Resta però ancora da sciogliere il nodo della partecipazione complessiva dei libici della Banca Centrale (4,9%) e del collegamento con la Lybian Investment Authority (2,6%), ai fini del superamento del tetto statutario ai diritti di voto del 5%. Quota "araba" che va ad aggiungersi al 4,9% alla Aabar Investments di Abu Dhabi. «Non abbiamo legami con Aabar, che è di Abu Dhabi - ha commentato Bengdara - e noi siamo più vicini, in termini di distanza, all'Italia che agli Emirati arabi uniti».
di Alessandro Graziani
La scelta di Nicastro, che finora aveva guidato la divisione retail del gruppo, indica la volontà degli azionisti – a partire dalle Fondazioni – di privilegiare l'attività di banca commerciale, pur «confermando la strategicità della divisione corporate e investment banking». Ma l'esperienza del manager trentino, 45enne, è a tutto campo: dall'investment banking in Salomon Brothers alla consulenza aziendale in Mc Kinsey. E in UniCredit, all'inizio degli anni 2000, ha costruito – partendo dalla polacca Bank Pekao – il network bancario nel Centro Est Europa. Network a cui ha poi lavorato anche Fiorentino e poi Ghizzoni. Un team, quello dei tre manager italiani, già sperimentato e affiatato.
Nel dettaglio, il board di UniCredit ha deciso di affidare a Nicastro le deleghe a livello di gruppo su Famiglie e Pmi, private banking e Global transaction banking. A Fiorentino, è stata invece affidata la responsabilità su Organizzazione, back office, information technology, human resources-management e identity & communications. Napoletano, 54 anni, Fiorentino è nel gruppo da quasi 30 anni, e si è occupato della gestione delle integrazioni di UniCredit (da quella con Crt, Cariverona e Cassamarca a quella con Capitalia, di cui è poi stato anche amministratore delegato).
La struttura di governance messa a punto dal board prevede che Nicastro, Fiorentino e il futuro responsabile della divisione Cib siano a diretto riporto del ceo Ghizzoni, cui faranno capo con riporti diretti il chief financial officer, il chief risk officer e il responsabile delle risorse umane. Ghizzoni spiega che «faranno capo direttamente all'amministratore delegato i country chairman di Germania e Austria, mentre al direttore generale Nicastro riporteranno i country Chairman di Italia e Polonia, nonchè il responsabile delle banche del Centro Est Europa».
Secondo il ceo Fedrico Ghizzoni, «la nuova struttura di governance è una tappa fondamentale nell'evoluzione di UniCredit quale primaria banca universale europea», ha commentato, aggiungendo che «UniCredit è perfettamente in grado di affrontare le sfide derivanti dal nuovo contesto economico e regolamentare». Ghizzoni, che come detto ben conosce Nicastro e Fiorentino per aver condiviso la costruzione del gruppo nel Centro Est Europa, si è detto certo che «con questo management-team dinamico UniCredit conoscerà una nuova fase di sviluppo».
Piena fiducia nella banca è stata espressa ieri anche dal vicepresidente Farhat Omar Bengdara, governatore della Banca Centrale Libica (azionista con il 4,9% dell'istituto di Piazza Cordusio). «Come banca centrale libica, noi crediamo ancora nella banca e nella sua strategia, finchè continua come quella di una banca universale e internazionale. Noi stiamo con la banca, investiamo e supportiamo la banca». Il governatore dell'istituto centrale di Tripoli ha poi negato tensioni con gli azionisti italiani: «No, no – ha detto Bengdara – abbiamo discusso ogni cosa nel board con trasparenza e molta franchezza. Siamo d'accordo e tutte le decisioni fino ad ora sono state prese all'unanimità ».
Resta però ancora da sciogliere il nodo della partecipazione complessiva dei libici della Banca Centrale (4,9%) e del collegamento con la Lybian Investment Authority (2,6%), ai fini del superamento del tetto statutario ai diritti di voto del 5%. Quota "araba" che va ad aggiungersi al 4,9% alla Aabar Investments di Abu Dhabi. «Non abbiamo legami con Aabar, che è di Abu Dhabi - ha commentato Bengdara - e noi siamo più vicini, in termini di distanza, all'Italia che agli Emirati arabi uniti».
di Alessandro Graziani