Sono state avviate, già da alcune ore, le procedure per il distacco dei macchinari di sostegno vitale per la piccola Indi Gregory. Attualmente la bambina si trova in un hospice, di cui non è stato comunicato il nome, ed è ancora in vita.
Lo fa sapere l'avvocato Simone Pillon che, insieme al portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus Jacopo Coghe, è in contatto con i legali inglesi e la famiglia della bambina.I medici di Nottingham, che ritengono le condizioni di Indi Gregory incurabili e terminali, hanno agito dopo l'ultimo via libera dato ieri dai giudici della Corte d'appello di Londra, nonostante l'opposizione dei genitori, Dean Gregory e Claire Staniforth, e l'offerta di trasferimento al Bambino Gesù di Roma sostenuta dal governo di Giorgia Meloni anche attraverso la concessione della cittadinanza italiana alla piccola.
Nell'udienza di ieri i giudici inglesi avevano fissato come termine per il distacco dei dispositivi vitali lunedì 13 novembre, ma successivamente, è stato precisato dai legali della famiglia che l'interpretazione corretta della sentenza indica che il distacco verrà effettuato il prima possibile, già sabato. Svaniscono dunque le residue speranze della famiglia della bimba e, nonostante l'irriducibile opposizione dei suoi genitori e la battaglia legale sostenuta dall'Italia per un trasferimento al Bambino Gesù di Roma, la decisione dei giudici inglesi è confermata.
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