La cantante ucraina Jamala, vincitrice dell'Eurovision nel 2016 con una canzone che denunciava la deportazione dei tatari della Crimea sotto Stalin, è stata messa nella lista dei ricercati dal ministero dell'Interno russo per crimini non specificati.
Il nome di Jamala (al secolo Susana Jamaladinova) compare nella nel database dei ricercati del ministero, secondo quanto scrive l'agenzia Tass, aggiungendo che non viene precisato di quali reati sia accusata.
Fonti di polizia sentite dall'agenzia hanno ipotizzato che la cantante possa essere stata incriminata per la "diffusione di false notizie sulle forze armate", un'accusa prevista in base a una riforma del Codice penale introdotta nel 2022 e mossa contro molti attivisti, giornalisti e oppositori in Russia che si sono schierati contro l'operazione militare in Ucraina.
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