Altre cinque persone morte sul lavoro dal pomeriggio di ieri, ecatombe che non si ferma e non sembra fare differenze geografiche.
Dopo l'incidente ferroviario di Brandizzo, dopo l'esplosione di Casalbordino, le ultime vittime sono un 44enne precipitato da un tetto ad Arzano (Napoli), un 52enne schiacciato da un mezzo in retromarcia all'aeroporto di Bologna, un 66enne investito da un camion in un deposito di rifiuti ancora a Napoli, un 29enne ucciso da un trattore al porto di Salerno e un 47enne caduto in una cisterna a San Polo di Piave (Treviso). A questi si aggiungono almeno altri quattro feriti gravi, due dei quali coinvolti negli incidenti mortali. Intanto i sindacati proclamano scioperi e continuano a chiedere misure per frenare una strage oramai quotidiana. La regione più colpita, nelle ultime ore, è stata la Campania. Ieri pomeriggio Giuseppe Lisbino, 44 anni, residente a Frattaminore, nel Napoletano, è morto ad Arzano: operaio di una ditta impegnata in lavori di installazione di pannelli fotovoltaici, è caduto da circa dieci metri. Nella notte, ancora a Napoli, è morto un dipendente dell'Asia, azienda comunale di igiene urbana. Giuseppe Cristiano, 66 anni, poco prima dell'alba è stato investito da un camion dell'azienda nel deposito di Piazzale Ferraris, durante la manovra di uscita. L'operatore è stato soccorso sul posto dai colleghi, che hanno chiamato l'ambulanza che lo ha portato all'Ospedale del Mare, dove è stato operato ma è deceduto.BOLOGNA,
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