La direttiva europea sull'efficienza energetica nell'edilizia, contenuta nel pacchetto Fit for 55, rischia di avere "conseguenze devastanti" per l'Italia e, se non sarà modificata la bozza all'esame del Parlamento europeo, "nell'immediato l'effetto sarà quello di una perdita di valore della stragrande maggioranza degli immobili italiani".
È questo l'allarme di Confedilizia che indica la necessità di scongiurare l'arrivo dell'eco-patrimoniale europea che imporrebbe di ristrutturare in pochi anni "milioni di edifici residenziali"."Nel testo della proposta di direttiva - continua Confedilizia - sono presenti una serie di norme che dispongono interventi obbligatori sugli immobili finalizzati a far scomparire quelli con ridotte prestazioni energetiche, secondo una tempistica molto ravvicinata che contrasta in modo netto con le peculiarità del patrimonio immobiliare italiano (risalente nel tempo e di proprietà diffusa)". Gli edifici residenziali dovrebbero raggiungere entro gennaio 2030 almeno la classe energetica E ed entro gennaio 2033 almeno la classe D.
Confedilizia si appella quindi al Governo e alle forze politiche "affinché venga svolta ogni possibile azione per far sì che l'imminente fase finale di esame della bozza di direttiva possa condurre a ripensare l'impostazione".Redazione ANSAROMA
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