L'industria delle macchine ha visto scendere la produzione nel 2020 del 20,4% a 5,18 miliardi di euro. Le consegne in Italia sono calate del 20,3% a 2,32 miliardi e le esportazioni del 20,5% a 2.86 miliardi. In ribasso del 26,6%, a 3,56 miliardi il consumo nazionale di macchine. Secondo la presidente di Ucimu Barbara Colombo "i dati di consuntivo del 2020 ben raccontano gli effetti di questa gravissima e inaspettata crisi sanitaria, ma è evidente che l'anno si sia chiuso con risultati al di sopra delle nostre aspettative iniziali". Nel 2021 si respira un "clima di fiducia che cresce e si consolida di mese in mese, come emerge dai dati di raccolta ordini". Una fiducia che secondo Colombo "culminerà in ottobre in occasione di Emo Milano 2021", l'esposizione mondiale del settore che "sarà il primo appuntamento espositivo internazionale dopo un anno di stop forzato". Colombo teme che "il rincaro dei costi delle materie prime da un lato, e la scarsa disponibilità di componenti elettronici dall'altro" possano minare la ripresa. "Un rischio che assolutamente non possiamo permetterci di correre - conclude - è che questi due fenomeni raffreddino il ciclo positivo degli investimenti, soprattutto sul mercato domestico dove gli incentivi 4.0 stanno dando buoni frutti".Redazione ANSAMILANO
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