lunedì 30 settembre 2019

Bre­xit 3.0: ri­spo­ste a sei do­man­de

Eine Schere schneidet die EU-Flagge und die Flagge von Grossbritannien auseinander.


Le sca­den­ze del 29 marzo e del 12 apri­le sono ormai tra­scor­se e la Bre­xit è ora pre­vi­sta, al più tardi, per il 31 ot­to­bre 2019. È anche nel­l’in­te­res­se della Sviz­ze­ra che que­sto pe­rio­do di ri­fles­sio­ne di sei mesi sia messo a pro­fit­to per tro­va­re una so­lu­zio­ne ami­che­vo­le che ponga fine al dram­ma della Bre­xit. Le in­cer­tez­ze che ri­man­go­no sono nu­me­ro­se. Ri­spon­dia­mo a sei do­man­de at­tua­li.

QUAL È IL PRO­BLE­MA CON LA BRE­XIT?

Il pro­ble­ma si situa in­nan­zi­tut­to in Gran Bre­ta­gna. Senza ac­cor­do di usci­ta, non vi sarà una Bre­xit re­go­la­men­ta­ta. Ora, la Ca­me­ra bassa del Par­la­men­to bri­tan­ni­co ha ri­fiu­ta­to a più ri­pre­se il deal ne­go­zia­to. La re­si­sten­za in seno al go­ver­no e del­l’op­po­si­zio­ne si con­cen­tra sulla so­lu­zio­ne del “back­stop” alla fron­tie­ra in­ter­na ir­lan­de­se e sulle gran­di linee delle re­la­zio­ni fu­tu­re con l’UE. Il Par­la­men­to non è riu­sci­to a tro­va­re un ac­cor­do su altre so­lu­zio­ni. Con­si­de­ra­ta l’am­piez­za della crisi po­li­ti­ca in Gran Bre­ta­gna, l’UE ha ac­cet­ta­to, per la terza volta, di rin­via­re la data di usci­ta.

MARZO, APRI­LE, OT­TO­BRE … QUAN­DO LA GRAN BRE­TA­GNA USCI­RÀ DAL­L’UE?

Al mo­men­to non si sa. La Gran Bre­ta­gna e l’UE hanno de­ci­so di con­ce­der­si un pe­rio­do di ri­fles­sio­ne. Ora la Bre­xit è rin­via­ta al 31 ot­to­bre 2019 al più tardi, a meno che l’ac­cor­do di usci­ta non venga ra­ti­fi­ca­to prima. Una Bre­xit non re­go­la­men­ta­ta resta an­co­ra pos­si­bi­le. L’UE con­ti­nua ad esclu­de­re nuovi ne­go­zia­ti.
Le ele­zio­ni eu­ro­pee che avran­no luogo in mag­gio sono un vero grat­ta­ca­po per l’UE: ele­zio­ni par­la­men­ta­ri senza la par­te­ci­pa­zio­ne bri­tan­ni­ca, pur ri­ma­nen­do nel­l'UE, vio­le­reb­be­ro il di­rit­to co­mu­ni­ta­rio. Tutte le de­ci­sio­ni del Par­la­men­to eu­ro­peo sa­reb­be­ro quin­di giu­ri­di­ca­men­te im­pu­gna­bi­li. Se la Gran Bre­ta­gna do­ves­se far finta di nulla e non in­di­re ele­zio­ni, l’UE mi­nac­cia di im­por­gli un’u­sci­ta non re­go­la­men­ta­ta al 1° giu­gno 2019.

HARD O SOFT BRE­XIT? QUALE TIPO DI BRE­XIT?

En­tram­be le cose sono pos­si­bi­li al mo­men­to. Ma la palla è nel campo della Gran Bre­ta­gna. Se la Ca­me­ra dei Co­mu­ni do­ves­se ac­cet­ta­re l’ac­cor­do di usci­ta, la Gran Bre­ta­gna usci­reb­be dal­l’UE e ne se­gui­reb­be un pe­rio­do di tran­si­zio­ne fino ad al­me­no la fine del 2020. Que­sto ri­sol­ve­reb­be gli im­pe­gni fi­nan­zia­ri del Regno Unito nei con­fron­ti del­l’UE, la ga­ran­zia dei di­rit­ti esi­sten­ti per i cit­ta­di­ni delle due parti non­ché il “back­stop” ir­lan­de­se.
In man­can­za del deal, la Gran Bre­ta­gna usci­reb­be dal­l’UE senza so­lu­zio­ne con­trat­tua­le al 31 ot­to­bre 2019. Le due parti hanno ef­fet­tua­to dei pre­pa­ra­ti­vi per que­sta even­tua­li­tà. I danni eco­no­mi­ci po­treb­be­ro però es­se­re con­si­de­re­vo­li – so­prat­tut­to dal lato bri­tan­ni­co. Que­sto mi­nac­ce­reb­be anche il pro­ces­so di pace nel­l’Ir­lan­da del Nord, ciò che po­treb­be su­sci­ta­re nuove ten­sio­ni.
La di­re­zio­ne che pren­de­ran­no gli av­ve­ni­men­ti di­pen­de, non da ul­ti­mo, da come cam­bie­ran­no gli equi­li­bri di po­te­re e di opi­nio­ne in Gran Bre­ta­gna in caso di nuove ele­zio­ni, di un cam­bio del go­ver­no o di un se­con­do scru­ti­nio po­po­la­re.

LA SVIZ­ZE­RA È PRON­TA PER UNA BRE­XIT DURA?

Sì. La Sviz­ze­ra ha ne­go­zia­to una so­lu­zio­ne bi­la­te­ra­le con il Regno Unito, che ga­ran­ti­sce in larga mi­su­ra le re­la­zio­ni con­trat­tua­li e mi­ni­miz­za i danni eco­no­mi­ci. Con­cre­ta­men­te, le due parti hanno con­clu­so cin­que ac­cor­di bi­la­te­ra­li nei set­to­ri dei tra­spor­ti ter­re­stri ed aerei, del com­mer­cio, delle as­si­cu­ra­zio­ni e della cit­ta­di­nan­za. Le re­la­zio­ni con la Gran Bre­ta­gna sono re­go­la­te, anche nel­l’e­ven­tua­li­tà di una Bre­xit dura – ciò che non è il caso con l’UE-27. Detto que­sto, la so­lu­zio­ne sviz­ze­ra pre­sen­ta an­co­ra al­cu­ne la­cu­ne che sol­tan­to un ac­cor­do tra l’UE e la Gran Bre­ta­gna potrà col­ma­re.

LA BRE­XIT IN­FLUEN­ZA LE RE­LA­ZIO­NI TRA LA SVIZ­ZE­RA E L’UE?

Sì e no. No, poi­ché la Bre­xit non con­cer­ne di­ret­ta­men­te le re­la­zio­ni con­trat­tua­li tra la Sviz­ze­ra e l’UE. Con­tra­ria­men­te al Regno Unito che tende a ri­dur­re la sua in­te­gra­zio­ne in seno al mer­ca­to in­ter­no eu­ro­peo, la Sviz­ze­ra vuole pre­ser­va­re e svi­lup­pa­re il pro­prio ac­ces­so ai mer­ca­ti.
Nel con­tem­po, però, la Bre­xit si so­vrap­po­ne ai ne­go­zia­ti della Sviz­ze­ra con l’UE sul­l’ac­cor­do isti­tu­zio­na­le. Ciò in­ci­de sia sulla so­stan­za che sul tempo a di­spo­si­zio­ne per i ne­go­zia­ti. A pre­scin­de­re da ciò, l'UE deve af­fron­ta­re sfide im­por­tan­ti con la ri­for­ma della zona euro, la que­stio­ne delle mi­gra­zio­ni e la coe­sio­ne in­ter­na.

A PRO­PO­SI­TO, LO SA­PE­VA­TE CHE …

  • i ne­go­zia­ti sulle fu­tu­re re­la­zio­ni tra la Gran Bre­ta­gna e l’UE po­tran­no par­ti­re solo dopo la Bre­xit?
  • che la Gran Bre­ta­gna può re­vo­ca­re uni­la­te­ral­men­te la Bre­xit in ogni mo­men­to men­tre è an­co­ra for­mal­men­te mem­bro del­l’UE?
  • che la metà dei Bri­tan­ni­ci ri­ten­go­no oggi che una Bre­xit non re­go­la­men­ta­ta sia ne­ga­ti­va per il Paese?
  • che eco­no­mie­suis­se ha crea­to un punto di con­tat­to per tutte le que­stio­ni re­la­ti­ve alla Bre­xit? bre­xit@​eco​nomi​esui​sse.​ch
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