venerdì 14 novembre 2014

Jobs act, Camusso e Landini insieme annunciano battaglia

Leader Cgil: la mediazione del Pd "non è una risposta". La replica della sinistra Dem: "Così si estendono i diritti"
La leader della Cgil Susanna Camusso e il segretario della Fiom Maurizio Landini, insieme 'bocciano' la mediazione raggiunta all'interno del Pd sul Jobs Act e promettono battaglia "fino in fondo" sul provvedimento per la tutela dei lavoratori.
 
   Ma a stretto giro arriva la difesa della sinistra Dem che spiega che con quell'intesa si estendono i diritti. Un accordo, quello interno al Pd, sul quale, però, restano i dubbi di Ncd.  "Sono fiducioso in un riconoscimento da parte di Ncd", dice Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, parlando a Sky Tg24 delle reazioni politiche alla mediazione sul Jobs act. "Quando dalle dichiarazioni si passerà al provvedimento - aggiunge - tutti si sentiranno rassicurati". Ma Ncd è sulle barricate: "quello che accade nel Pd è legittimo ma non si può far pagare il conto agli alleati", ammonisce Gaetano Quagliariello.
   Dalla testa del corteo in corso Venezia a Milano, in occasione dello sciopero Fiom Cgil, Susanna Camusso afferma che ''non ci pare che quella mediazione sia una risposta per mantenere la difesa dei diritti che noi facciamo''. Poco dopo arriva Maurizio Landini e anche lui tuona: l'intesa raggiunta è "una presa in giro che serve solo ai parlamentari a mantenere il loro posto". Landini replica anche a chi ha polemizzato sulla data dello sciopero generale il 5 dicembre a ridosso del ponte dell'Immacolata.  "Bisogna avere rispetto dei lavoratori - ha detto - chi parla senza sapere di cosa parla è meglio che stia zitto". "Noi non siamo quelli che pagano mille euro per una cena, siamo quelli che con mille euro debbono mangiare per un mese".
   Sul Jobs act avverte la Camusso: "la partita non è assolutamente chiusa" sul Jobs Act. "L'abbiamo già detto e lo ripetiamo - aggiunge - non è un voto di fiducia che cambierà il nostro orientamento e le nostre iniziative". "Non ci fermiamo - ha detto anche Landini - andiamo avanti fino in fondo, finchè non cambieranno le loro posizioni". "Lo si deve sapere - ha aggiunto - abbiamo la forza e l'intelligenza per farlo".
   Camusso, all'avvio del corteo, commentando la forte partecipazione, la definisce ''la conferma di quello che diciamo da sempre''. ''C'è bisogno - spiega - di un grande investimento pubblico che crei lavoro e rimetta in sicurezza il Paese, il governo Renzi si dovrebbe decidere a fare qualcosa anziché ridurre i diritti''.
   "Questa volta - replica con un tweet il presidente Pd Matteo Orfini - ha ragione @SusannaCamusso: la mediazione del Pd sul jobs act non difende i diritti. Li estende". 
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