di Massimo Lomonaco) Il soldato ha il copricapo rituale ebraico in testa, viene da Lod, città mista del centro di Israele e parla chiaro ad un mese dall'attacco del 7 ottobre.
Io credo che dobbiamo eliminare Hamas totalmente.
Non solo per noi ma anche - dice all'ANSA - per i palestinesi".La sua unità di artiglieria, la 454, composta interamente di riservisti, si trova nel sud di Israele ad un tiro di schioppo dal confine con Gaza. In un grande campo sterrato sono sistemati tank che martellano - su indicazione delle truppe già all'interno della Striscia - le postazioni di Hamas. E' un tiro quasi continuo e i giornalisti - in giubbotto antiproiettile ed elmetto obbligatori - sono costretti a mettersi protezioni per le orecchie per attutire l'impatto assordante dei lanci.
Per arrivare alla base dell'unità, accompagnati dai soldati, si attraversa la statale vicina e ci si addentra nella vegetazione fino ad arrivare al campo. A non molta distanza la strada è ingombra di auto civili: la guerra in uno scenario di normalità. Dobbiamo liberare Gaza da Hamas - insiste Matan -.
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