L'Antitrust Ue tiene viva la pressione su Apple per le sue pratiche di mercato nel settore della musica in streaming: i servizi della vicepresidente Ue Margrethe Vestager hanno inviato oggi alla casa di Cupertino una comunicazione di addebiti su quella che viene ritenuta una vera e propria strategia sull'App Store per impedire agli utenti di ottenere informazioni trasparenti sulle opzioni rivali di abbonamento musicale come Spotify, ma anche Deezer e SoundCloud.
L'indagine era partita nel 2021 a seguito di una denuncia partita nel 2019 proprio dalla rivale svedese Spotify che accusavano Apple di fare un uso iniquo del suo Store per promuovere il suo servizio Apple Music.Dopo aver messo in luce i propri timori che Cupertino avesse abusato su tutta la linea della propria posizione dominante sul mercato della musica online, oggi Bruxelles ha ritirato un addebito nei confronti di Apple per le regole di acquisto in-app che costringono gli sviluppatori a esclusivo contenuto digitale a pagare una royalty per ogni abbonamento che i nuovi utenti sottoscrivono utilizzando l'Apple Store, sostenendo però che la casa fondata da Steve Jobs impedisca agli utenti di iPhone e iPad di vedere altre opzioni di abbonamento musicale a prezzi inferiori al di fuori dell'app. Politiche che, ha evidenziato l'Antitrust Ue, "non sono né necessarie né proporzionate" e risultano "dannose per gli utenti dei servizi di streaming musicale sui dispositivi mobili di Apple che potrebbero finire per pagare di più".
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