L'Ue è a un passo dall'accordo politico sulla direttiva per il salario minimo.
Il round decisivo di negoziati tra le istituzioni europee (Commissione, Parlamento e Consiglio Ue) prenderà il via lunedì sera alle 19 a Strasburgo, a margine della plenaria del Parlamento europeo.Le probabilità di arrivare a un accordo nella notte tra lunedì e martedì, a quanto si apprende, sono molto alte. La direttiva, proposta dalla Commissione europea nel 2020, punta a istituire un quadro per fissare salari minimi adeguati ed equi rispettando le diverse impostazioni nazionali dei Ventisette e a rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva.
Il salario minimo va "esteso e rafforzato attraverso la contrattazione". Così il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, a margine di una iniziativa sul mercato del lavoro nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento. "Prendiamo - aggiunge - a riferimento il trattamento economico complessivo dei contratti sottoscritti dalle forze sociali più rappresentative, vediamo quali sono i contratti maggiormente applicati nei settori di riferimento e questo è per noi il salario di rifermento. Io sono più interessato a parlare di salario massimo che di salario minimo".
C'è un problema di pesantezza - aggiunge - del carico fiscale sul lavoro e sulle imprese. E' la ragione per la quale stiamo chiedendo al governo di aprire un confronto sui contenuti della delega fiscale. Per noi la prospettiva è fare un forte intervento di riduzione dell'Irpef sui redditi da lavoro e pensione. E alzare l'azione di contrasto all'evasione fiscale. Bisogna cominciare a tassare ulteriormente i redditi e i profitti delle grandi multinazionali del digitale, della logistica e dell'energia per recuperare risorsi da redistribuire alle fasce deboli".
Siamo favorevoli al salario minimo, abbiamo una sola preoccupazione: il salario minimo non sostituisca i contratti". Lo ha detto il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sempre a margine di una iniziativa sul mercato del lavoro nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento organizzato dalla Provincia Autonoma e dal Gruppo 24 Ore. "La direttiva europea - ha aggiunto - pone come obiettivo l'aumento dei contratti nazionali, la copertura dei lavoratori coperti dai contratti, noi dobbiamo fare attenzione che il salario minimo e i contratti non siano messi in contrapposizione e che non ci sia uno spostamento dei lavoratori tra chi ha il contratto e chi ha solo il salario minimo. Siamo d'accordo con il salario minimo a condizione che coincida con i minimi contrattuali, questo è lo strumento che può permettere di non ridurre l'area dell'applicazione dei contratti".Redazione ANSA
TRENTO
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