sabato 30 gennaio 2021

Birmania: Esercito nega di pensare a colpo di Stato Militari hanno denunciato irregolarità elezioni

 


L'esercito birmano ha assicurato oggi di voler proteggere e rispettare la Costituzione, con una dichiarazione arrivata in seguito a crescenti paure di un colpo di Stato, con tanto di esortazioni dell'Onu e della comunità internazionale a rispettare le norme democratiche.
    Il Tatmadaw (il nome ufficiale delle forze armate nazionali) "rispetta la Costituzione attuale e rispetterà la legge.


    Organizzazioni e media hanno mal interpretato il discorso del comandante in capo e hanno formulato il loro punto di vista", si legge nel comunicato dell'esercito, riferendosi a un discorso di mercoledì del capo delle forze armate Min Aung Hlaing in cui menzionava la possibilità di revocare la Costituzione del Paese.
    Nelle ultime settimane, l'esercito ha denunciato diffuse irregolarità nelle elezioni dello scorso novembre, che hanno visto il trionfo della "Lega nazionale per la democrazia" di Aung San Suu Kyi. La Commissione elettorale ha negato l'esistenza di brogli, pur ammettendo alcune imprecisioni nelle liste elettorali.
    Lunedì verrà inaugurato il Parlamento uscito dal voto di novembre.
    Nella graduale transizione dalla dittatura alla democrazia iniziata nel 2011, in Birmania vige un delicato equilibrio di potere tra l'esercito, che controlla il 25 percento (il che gli da potere di veto per qualsiasi modifica alla Costituzione) dei seggi in Parlamento e tre ministeri chiave, e il governo civile guidato di fatto da Aung San Suu Kyi.

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