L'offensiva diplomatica di Alexis Tsipras e del suo ministro delle Finanze Yanis Varoufakis punta su Roma. Il neo premier greco, che giunge da Cipro, prima tappa del suo tour europeo, arriva per spiegare al presidente del Consiglio Matteo Renzi le proposte greche per superare l'impasse tra Atene e i suoi creditori internazionali sull'esplosivo tema del debito ellenico. Sperando di trovare una sponda nel premier italiano, con il quale condivide una ricetta europea più rivolta allo sviluppo che all'austerità.
Handelsblatt, Bce dibatte su uscita da Troika Atene non vuole la Troika e la Bce "sta pensando a un ritiro" dal 'trio' formato da Ue, Eurotower e Fmi. Lo scrive il giornale economico tedesco Handelsblatt che, citando sue fonti, aggiunge: "il dibattito interno è in corso". Per il quotidiano tedesco inoltre anche il Fmi non vede nell'Europa una sua priorità e potrebbe lasciare la task force. Motivo delle riflessioni all'Eurotower - si legge ancora nell'articolo titolato "La fine della Troika" - la circostanza che "se la Bce acquisterà in grande stile titoli di Stato, potrebbe arrivare a un conflitto di interessi". Elemento "messo in chiaro dall'avvocato generale della corte di Giustizia europea". "La Bce userà questa chance per un'uscita", continua Hb, citando sul punto fonti del governo tedesco. Intanto, si legge ancora, anche il Fmi "da tempo" ritiene che gli stati europei "non siano affatto una priorità per un'organizzazione di aiuto internazionale. "E dunque oggi, piuttosto che domani, si intende uscire" dall'organo di controllo basato sulle tre istituzioni. "Così - è la conclusione - resta solo la Commissione europea". E se la Troika dovesse sparire, sarebbe questo un "primo successo" di Alexis Tsipras.
Accelerano le Borse europee a metà mattina, con Atene (+6,22%) in fuga solitaria
Varoufakis domani incontra Draghi a Francoforte Il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis vedrà giovedì a Berlino il suo omologo tedesco Wolfgang Schauble. Lo ha detto lo stesso ministro a Roma dove oggi incontrerà il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Domani, invece, Varoufakis vedrà a Francoforte il presidente della Bce Mario Draghi.
Ministro finanze greco Yanis Varoufakis giunto a Roma Dopo le tappe di Parigi e Londra, il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis è giunto a Roma, per un incontro con il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Il colloquio è in programma alle 14 nella sede del Ministero di via XX Settembre. Varoufakis, abbigliamento nero casual, zainetto in spalla e trolley portato a mano, è giunto all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea di Alitalia proveniente da Londra, sul quale ha viaggiato, come già in precedenza, in classe turistica. In aeroporto è stato accolto dal vice ministro degli esteri Nikos Chountis giunto poco prima da Atene per accompagnare a Roma il primo ministro Tsipras, e dall'ambasciatore di Grecia presso il Quirinale, Themistoklis Demiris. La tappa romana fa parte del tour europeo che Varoufakis e il neo premier Alexis Tsipras hanno programmato dopo la vittoria elettorale in Grecia. Lo stesso Tsipras è atteso all'aeroporto militare di Ciampino intorno alle 14.30 proveniente da Nicosia. I colloqui con il presidente del Consiglio Renzi sono fissati per le 17 a Palazzo Chigi, al termine dei quali è in programma una conferenza stampa. Subito dopo l'incontro a Montecitorio la presidente della Camera, Laura Boldrini, prima di ripartire per Bruxelles.
Hb, Berlino vuole Troika ma spiragli per modifiche
Il governo tedesco continua a ritenere che la Troika debba proseguire il suo lavoro, ma vi sarebbe qualche "spiraglio" anche nella posizione apparentemente rigida del governo tedesco. Handelsblatt scrive oggi che l'esecutivo di Angela Merkel potrebbe ad esempio accettare delle modifiche. "Le tre istituzioni dovrebbero restare, ma sarebbe pensabile che i delegati di Bce Commissione e Fmi non vengano mandati insieme ogni tre mesi ad Atene". "Il cuore delle trattative con la Grecia potrebbe avvenire in un luogo neutrale", continua Hb. Un altro cambiamento potrebbe riguardare le regole: "finora la Troika ha chiuso programmi di aiuto con la Troika che contenevano centinaia di singole misure. In futuro si potrebbe dare più libertà": ad esempio se il governo è tenuto a un pareggio di bilancio, può decidere come arrivarci "se alzando le tasse o tagliando le spese". Che a Berlino piaccia o no, secondo Hb, "la troika nella formazione di ora non è da salvare". E annunciando una possibile dissoluzione della taskforce, il giornale parla anche di una possibile sostituzione della Bce con l'Esm.
Il governo tedesco continua a ritenere che la Troika debba proseguire il suo lavoro, ma vi sarebbe qualche "spiraglio" anche nella posizione apparentemente rigida del governo tedesco. Handelsblatt scrive oggi che l'esecutivo di Angela Merkel potrebbe ad esempio accettare delle modifiche. "Le tre istituzioni dovrebbero restare, ma sarebbe pensabile che i delegati di Bce Commissione e Fmi non vengano mandati insieme ogni tre mesi ad Atene". "Il cuore delle trattative con la Grecia potrebbe avvenire in un luogo neutrale", continua Hb. Un altro cambiamento potrebbe riguardare le regole: "finora la Troika ha chiuso programmi di aiuto con la Troika che contenevano centinaia di singole misure. In futuro si potrebbe dare più libertà": ad esempio se il governo è tenuto a un pareggio di bilancio, può decidere come arrivarci "se alzando le tasse o tagliando le spese". Che a Berlino piaccia o no, secondo Hb, "la troika nella formazione di ora non è da salvare". E annunciando una possibile dissoluzione della taskforce, il giornale parla anche di una possibile sostituzione della Bce con l'Esm.
Gelo da Juncker, Ue non cambia perché uno lo chiede
Rispettare scelte greci ma anche convinzioni degli altri
"A Tsipras, che vedrò domattina, ho già detto due volte che dobbiamo tenere in conto sia le scelte democratiche dei greci che le convinzioni degli altri, e non cambiamo tutto solo perché un Paese lo vuole": così il presidente della Commissione Jean Claude Juncker al Parlamento Ue. Motivo delle riflessioni all'Eurotower - si legge ancora nell'articolo titolato "La fine della Troika" - la circostanza che "se la Bce acquisterà in grande stile titoli di Stato, potrebbe arrivare a un conflitto di interessi". Elemento "messo in chiaro dall'avvocato generale della corte di Giustizia europea". "La Bce userà questa chance per un'uscita", continua Hb, citando sul punto fonti del governo tedesco. Intanto, si legge ancora, anche il Fmi "da tempo" ritiene che gli stati europei "non siano affatto una priorità per un'organizzazione di aiuto internazionale. "E dunque oggi, piuttosto che domani, si intende uscire" dall'organo di controllo basato sulle tre istituzioni. "Così - è la conclusione - resta solo la COmmissione europea". E se la Troika dovesse sparire, sarebbe questo un "primo successo" di Alexis Tsipras.
Rispettare scelte greci ma anche convinzioni degli altri
"A Tsipras, che vedrò domattina, ho già detto due volte che dobbiamo tenere in conto sia le scelte democratiche dei greci che le convinzioni degli altri, e non cambiamo tutto solo perché un Paese lo vuole": così il presidente della Commissione Jean Claude Juncker al Parlamento Ue. Motivo delle riflessioni all'Eurotower - si legge ancora nell'articolo titolato "La fine della Troika" - la circostanza che "se la Bce acquisterà in grande stile titoli di Stato, potrebbe arrivare a un conflitto di interessi". Elemento "messo in chiaro dall'avvocato generale della corte di Giustizia europea". "La Bce userà questa chance per un'uscita", continua Hb, citando sul punto fonti del governo tedesco. Intanto, si legge ancora, anche il Fmi "da tempo" ritiene che gli stati europei "non siano affatto una priorità per un'organizzazione di aiuto internazionale. "E dunque oggi, piuttosto che domani, si intende uscire" dall'organo di controllo basato sulle tre istituzioni. "Così - è la conclusione - resta solo la COmmissione europea". E se la Troika dovesse sparire, sarebbe questo un "primo successo" di Alexis Tsipras.
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