giovedì 4 dicembre 2025

Accordo al Mimit su Yoox, ritirato licenziamento collettivo Urso, 'successo frutto di un lavoro di squadra'

 

Èstato raggiunto l'accordo al Mimit sulla vertenza Yoox che consente di superare la procedura di licenziamento collettivo che coinvolgeva oltre 200 lavoratrici e lavoratori.

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Terzo giorno di presidi dei lavoratori ex Ilva, cortei a Genova Ci si prepara allo sciopero generale dei metalmeccanici indetto da Fiom Cgil e Fim Cisl per domani mattina

 

erzo giorno consecutivo di presidio dei lavoratori ex Ilva a Genova contro il piano del governo che riduce la produzione nello stabilimento siderurgico di Cornigliano.

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Mimit, 150 milioni a servizi cloud computing e cybersecurity Per Pmi e lavoratori autonomi

 

Un voucher per l'acquisizione di servizi cloud computing e cyber security in favore di Pmi e lavoratori autonomi è stato approvato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy.

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Il settore privato Usa ha perso 32.000 posti a novembre I dati di Adp sotto le attese degli analisti

 

l settore privato americano ha perso 32.000 posti di lavoro in novembre.

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Lagarde, 'Bankitalia ha il dovere di gestire le riserve auree' Bce, 'autorità la riconsiderino'. Relatore, aspettiamo riformulazione del Mef

 

Non è una questione banale, perché l'Italia è il terzo detentore di oro tra le banche centrali, quindi è una componente chiave delle riserve italiane".

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Il Financial Times, indagine antitrust Ue su Meta per l'uso dell'IA su WhatsApp L'annuncio, previsto a inizio anno, è atteso a giorni

 

La Commissione europea si appresta ad avviare una nuova indagine antitrust sugli strumenti di funzionalità di intelligenza artificiale di Meta su Whatsapp.

Lo riporta il Financial Times online.

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Dallo Ior il primo report di sostenibilità, aderisce a Basilea III Pubblica una informativa per il terzo pilastro delle norme bancarie

 

L'Istituto per le opere di religione (Ior) pubblica per la prima volta un Rapporto di sostenibilità e aderisce alle regole di Basilea III per la trasparenza finanziaria. Nel dettaglio - secondo quanto ha potuto consultare l'ANSA - si tratta di un Rapporto di sostenibilità che fa riferimento ai rischi ambientali, sociali e di governance, con la parallela pubblicazione della prima informativa equivalente al terzo Pilastro della normativa di Basilea ('Pillar III) sull'adeguatezza patrimoniale e il sistema di gestione dei rischi.

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Cnel, 630mila giovani via dall'Italia tra 2011 e 2024 I dati del rapporto presentato al Cnel dal presidente Brunetta

 

Dall'Italia - tra il 2011 e il 2024 - sono andati via 630mila giovani tra i 18 e i 34 anni, il 49% dalle regioni del Nord e il 35% dal Mezzogiorno.

Il saldo al netto è pari a -441mila unità. Solo nel 2024 i giovani che hanno lasciato il Paese sono stati 78mila. Il saldo al netto si attesta, per questo, a -61mila.

Questi i dati emersi dal Rapporto Cnel 2025 "L'attrattività dell'Italia per i giovani dei Paesi avanzati", presentato oggi a Villa Lubin dal presidente del Cnel, Renato Brunetta e curato da Valentina Ferraris e Luca Paolazzi (Ref), con i contributi di esperti e studiosi. Il Rapporto inquadra le dinamiche recenti, precisando i profili di genere, nascita, titolo di studio e i luoghi di partenza. Ammonta, per questo, a 159,5 miliardi di euro il valore del capitale umano uscito dal nostro Paese nel 2011-24, di cui 77 miliardi per il Nord e 58 per il Mezzogiorno. La quota femminile nel 2024 è il 48,1%, in aumento rispetto al 46,6% medio dell'intero periodo."La scarsa attrattività dell'Italia per i giovani dei Paesi avanzati è la cartina di tornasole dei ritardi culturali ed economici che abbassano lo standard di vita di tutti gli abitanti del Paese. Diventare attrattivi per i giovani vuol dire sbrogliare la matassa di quei ritardi", ha sottolineato il presidente del Cnel, Renato Brunetta.

Prima destinazione dei giovani italiani è il Regno Unito, con una quota pari al 26,5%. La seconda è la Germania e a seguire Svizzera, Francia e Spagna. L'Italia, invece, è scelta da chi viene dall'estero solo dall'1,9%, preceduta da Danimarca e Svezia, più piccole per popolazione ed economia.

Nel periodo 2011-24 si sono trasferiti dal Mezzogiorno al Centro-Nord, al netto di quelli che sono arrivati, 484mila giovani italiani. 240mila sono andati nel Nord-Ovest dal resto d'Italia, 163mila nel Nord-Est e 80mila nel Centro. Il deflusso record è quello della Campania, pari a 158mila, poi Sicilia con 116mila e Puglia con 103mila. L'afflusso più alto è stato in Lombardia, con 192mila, seguito dall'Emilia-Romagna (106mila) e Piemonte (41mila).

Il giovane capitale umano trasferito nel 2011-24 dal Mezzogiorno al Nord corrisponde a un valore di 147 miliardi di euro, di cui 79 miliardi relativo al trasferimento dei giovani laureati, 55 a quello dei diplomati e 14 a quello dei non diplomati.

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Cgil, redditi e pensioni da fame per oltre 600.000 collaboratori Nidil, ai giovani 5.530 euro l'anno. Sciopero contro la manovra

 

La legge di Bilancio non sostiene i redditi dei lavoratori più fragili e non avrà alcun impatto sul lavoro parasubordinato, 208 mila collaboratori e 436 mila partite Iva individuali con compensi largamente insufficienti a una vita dignitosa oggi e con un futuro di pensioni da fame domani.

E' questo il risultato di un'analisi di Nidil Cgil e l'Osservatorio Pensioni della Cgil sui dati della Gestione Separata Inps.

I co.co.co. e altri collaboratori esclusivi impiegati nel privato e nel pubblico, dai call center agli asili nido comunali, hanno percepito compensi medi di 8.566 euro all'anno nel 2024 che scendono a 6.839 euro per le donne e a 5.530 per gli under 35. Mentre archeologi, grafici pubblicitari, guide turistiche, traduttori e altri professionisti con partita iva esclusivi non iscritti a ordini professionali hanno guadagnato, in media, 18.094 euro. anche in questo caso con compensi inferiori per le donne e i giovani, rispettivamente di 15.700 e 14.400 euro."Poveri oggi… e pure domani", secondo la Cgil, per questi lavoratori si prospetta un'uscita dal mercato a 71 anni con la pensione minima o con 30 anni di contributi per avere 646 euro al mese. "Il 12 dicembre scenderemo in piazza con collaboratori e partite Iva, in sciopero contro le politiche del governo che nulla fa sul versante redditi e pensioni", dichiara il segretario generale Nidil Cgil, Andrea Borghesi.

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Italgas mette sul piatto 1 miliardo investimenti per la Grecia Piano per la transizione energetica e lo sviluppo della rete

 

Un miliardo di investimenti entro il 2031 per la transizione energetica in Grecia.

E' quanto mette sul piatto Enaon (gruppo Italgas) che presenta oggi ad Atene il proprio piano industriale.Un piano che prevede la digitalizzazione della rete del gas ellenica con la distribuzione nelle aree non ancora servite. In programma lo sviluppo e l'integrazione dei gas rinnovabili come il biometano.

In tutto ci saranno 2.500 Km di nuove reti, dei quali oltre 2.200 a bassa pressione e i rimanenti a media pressione, destinati principalmente alla fornitura di gas a clienti industriali. 

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L'indice Pmi del settore costruzioni italiano in calo a novembre A 48,2 punti contro i 50,7 di ottobre

 

L'indice Pmi del settore costruzioni italiano (Pmi Ihs S&P Global Construction) in novembre è in calo a 48,2 punti.

In ottobre l'indice, basato sulle previsioni dei manager del settore, era a 50,7 punti.

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Mit, nessun intervento su abusi passato,solo regole chiare Legge delega su edilizia punta ad evitare contenziosi

 

La legge delega sull'edilizia e le costruzioni che oggi sarà in Consiglio dei Ministri non interviene in alcun modo sugli abusi del passato.

Al contrario, obiettivo della riforma è offrire al settore un Codice fondato su regole chiare e semplici, per evitare che, in futuro, sulle ambiguità normative, possano nascere contenziosi come quello che oggi interessa il Comune di Milano".

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Riforma dell'edilizia, silenzio-assenso e sanatoria veloce sugli abusi ante 1967 Il disegno di legge arriva in cdm, un anno per l'attuazione

 

Arriva la riforma dell'edilizia.

Sul tavolo del consiglio dei ministri approderà domani il disegno di legge delega per la revisione del Tue, il Testo unico del settore. Gli obiettivi vanno dalla semplificazione delle procedure alla digitalizzazione, dal superamento della frammentazione regionale al riordino dei titoli edilizi, passando per una sanatoria facilitata per gli abusi definiti storici, quelli cioè precedenti alla cosiddetta 'legge ponte' sull'urbanistica del 1967.

Il governo avrà 12 mesi per adottare i decreti legislativi per una riforma che il Mit vuole ampia e organica, in grado di superare le disparità nate a livello locale da legislazioni regionali differenti tra loro, di dare certezza alle norme e di prevenire anche l'eventuale contenzioso costituzionale. Un intervento "non più differibile", come viene definito, per ottenere "un quadro normativo certo, semplice, moderno e capace di sostenere lo sviluppo economico, la sicurezza dei cittadini e la riqualificazione del patrimonio immobiliare nazionale".La delega stabilisce quindi alcuni principi base, come ad esempio la tutela dei beni culturali e paesaggistici o il rispetto delle norme igienico-sanitarie delle abitazioni. Dà poi delle linee guida da seguire nei decreti successivi, in continuità con il decreto Salva Casa del 2024. Una di queste è il rafforzamento del meccanismo del silenzio-assenso.

Per ridurre i termini previsti per il rilascio o la formazione dei titoli edilizi e contrastare "l'immobilismo burocratico", si porrà "rinnovata enfasi sul meccanismo del silenzio-assenso o del silenzio-devolutivo in caso di inerzia dell'amministrazione competente", si spiega nella relazione illustrativa al provvedimento. Allo stesso tempo, per assicurare la certezza dei tempi dei procedimenti, si dovranno definire meccanismi procedurali che assicurino il rispetto di "termini perentori, eventualmente prevedendo poteri sostitutivi o soluzioni per superare i blocchi derivanti da ritardi o disaccordi tra amministrazioni coinvolte".

Tra gli obiettivi c'è poi quello di razionalizzare i procedimenti amministrativi finalizzati al rilascio o alla formazione dei titoli in sanatoria, senza modificarne i requisiti sostanziali, ma intervenendo sui processi per renderli più efficienti. Come già emerso nella prima bozza del ddl circolata il 24 settembre scorso, si punta anche ad introdurre procedure semplificate per la regolarizzazione degli abusi realizzati prima dell'entrata in vigore della legge del '67.

Parallelamente, si procederà alla razionalizzazione dei regimi sanzionatori propedeutici al rilascio dei relativi titoli in sanatoria. Le sanzioni saranno commisurate all'entità della trasformazione edilizia o urbanistica, alla gravità della difformità, ovvero al valore delle opere realizzate. 

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FdI: 'La cannabis light torna legale, ma con una maxitassa del 40%' Emendamento alla manovra, potrà essere venduta

 

La vendita della cannabis light potrebbe tornare legale dopo la stretta introdotta dal decreto sicurezza.

Un emendamento di FdI alla manovra, contenuto nell'ultimo pacchetto dei segnalati, estende infatti la legge sulla canapa del 2016, allargandola anche alle infiorescenze fresche o essiccate e derivati liquidi" per uso "da fumo o da inalazione" purché il contenuto di Thc non superi lo 0,5%.Sarà l'Agenzia delle Dogane e monopoli a stabilire, "per i punti vendita specializzati esistenti", "le modalità e i requisiti per l'autorizzazione alla vendita e per l'approvvigionamento".

L'emendamento, firmato dal senatore Matteo Gelmetti, introduce anche per questi prodotti un'imposta di consumo pari al 40% del prezzo di vendita al pubblico.

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Inail, in 10 mesi salite a 889 denunce di infortuni mortali Le morti in occasione di lavoro in aumento dello 0,5% dal 2024

 

Nei primi dieci mesi dell'anno, le denunce di infortuni mortali (esclusi gli studenti) presentate all'Inail sono state in totale 889, in aumento rispetto alle 877 dello stesso periodo del 2024.

E' quanto emerge dalle tabelle dell'Istituto.

Il confronto con l'anno precedente evidenzia un aumento delle morti in occasione di lavoro dello 0,5%, fino a 652, e di quelle in itinere del 3,9%, fino a 237.Risultano di più rispetto ai primi dieci mesi del 2024 anche gli infortuni in occasione di lavoro denunciati (350.849, +0,2%) e quelli in itinere (82.101, +2,8%). Le denunce di malattia professionale sono 81.494, il 10,2% in più.

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Tensioni al corteo ex Ilva. Urso l'11 in Senato sul decreto Cgil, 'deriva reazionaria del governo'

 

Disordini in mattinata al corteo per l'ex Ilva: i manifestanti genovesi hanno staccato la grata metallica che la polizia ha messo a difesa della prefettura di Genova agganciando un cavo d'acciaio a uno dei grandi macchinari che vengono usati per spostare l'acciaio in fabbrica.

La polizia ha risposto sparando alcuni lacrimogeni, Incendiati alcuni pneumatici.

Nella storia dell'ordine pubblico non si era mai visto ciò che sta accadendo in queste ore a Genova: i manifestanti che strappano le reti di protezione dei blindati della Polizia è una escalation inquietante che segna il superamento di ogni limite e porta la violenza su un terreno mai raggiunto prima. Di fronte a scene del genere non parliamo più di tensioni, ma di aggressioni organizzate portate avanti con mezzi da lavoro e con una determinazione che nulla ha a che vedere con il diritto di manifestare". Lo dichiara Domenico Pianese, segretario del sindacato di polizia Coisp."La polizia lancia i lacrimogeni sui lavoratori ex Ilva a Genova e sui partecipanti al corteo cittadino dello sciopero generale del metalmeccanici, è una deriva reazionaria del governo". Così la Cgil Genova e Liguria commenta i momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell'ordine stamani davanti alla Prefettura di Genova.

Intanto il Mimit annuncia che il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, interverrà l'11 dicembre, alle ore 8.30, alla commissione Industria del Senato, nell'ambito dell'esame del decreto legge 'Misure urgenti per assicurare la continuità operativa degli stabilimenti ex Ilva'.

Infuria intanto la polemica politica: "Quanto accaduto questa mattina a Genova è inaccettabile. Mentre il Governo Meloni continua a sottrarsi al confronto sull'ex Ilva, lasciando migliaia di lavoratori e intere comunità senza futuro, gli operai metalmeccanici e siderurgici hanno scelto di manifestare per difendere il lavoro e la dignità. Ma invece di risposte hanno trovato lacrimogeni e zone rosse, in una gestione dell'ordine pubblico che finisce per criminalizzare chi chiede ascolto e prospettive. Siamo al fianco dei lavoratori e chiediamo al Governo di aprire immediatamente un tavolo serio e trasparente". Così in una nota Andrea Orlando, responsabile nazionale politiche industriali Pd, Davide Natale, segretario regionale Pd Liguria, Simone D'Angelo, segretario metropolitano Pd Genova.

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sabato 8 novembre 2025

Assicurazioni, Poste leader Ue su sostenibilità secondo S&P Confermato il primato nelle valutazioni

 

oste Italiane è al primo posto per la sostenibilità in Europa nel settore assicurativo e seconda, a livello mondiale, nel Corporate sustainability assessment di Standard&Poor's Global 2025.

Il gruppo - si legge in un comunicato - "ha ottenuto un punteggio complessivo di 90/100, pari a quasi 3 volte la media del settore (36/100).Record nella dimensione Sociale" (99/100), dove Poste ha ottenuto il punteggio più alto in assoluto".

Il riconoscimento riflette il solido percorso che Poste Italiane ha intrapreso e ci spinge a rinnovare il nostro impegno per garantire un servizio distintivo verso tutte le comunità, le imprese e le istituzioni in ogni angolo del Paese", ha dichiarato la presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere.
Confermarsi ai vertici del Csa di Standard&Poor'S Global - ha commentato l'amministratore delegato, Matteo Del Fante - è motivo di orgoglio e aumenta in modo significativo la reputazione internazionale di Poste Italiane. Questo riconoscimento conferma l'efficacia delle nostre politiche di sostenibilità integrate nel Piano strategico The connecting platform".
La leadership europea e mondiale che ci viene riconosciuta da S&P Global - ha dichiarato il direttore generale, Giuseppe Lasco - premia l'impegno quotidiano di tutte le persone di Poste Italiane ed è testimonianza concreta del prestigio del gruppo e del suo contributo alla crescita e alla coesione sociale del Paese".
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Poste Italiane celebra a Piazza Affari i 10 anni di quotazione La capitalizzazione del titolo da 8 a oltre 26 miliardi di euro

 

Poste Italiane festeggia i dieci anni dalla sua quotazione in Borsa, avvenuta il 27 ottobre 2015, al termine della più grande offerta pubblica iniziale (Ipo) d'Europa.

Un decennio straordinario - commenta Poste in un comunicato - durante il quale l'azienda ha compiuto un percorso di profonda trasformazione e diversificazione del business, finalizzato a creare valore per gli azionisti e a consolidare il ruolo di Poste Italiane come azienda di sistema".
L'anniversario è stato celebrato oggi a Milano nella sede di Borsa Italiana.All'incontro, ospitato dall'amministratore Delegato di Borsa Italiana, Fabrizio Testa, hanno partecipato il sottosegretario all'Economia, Federico Freni; la presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere; l'amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante; il direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco.

In questo decennio abbiamo scritto una pagina indelebile della storia economica nazionale e stiamo dimostrando che un'azienda con radici profonde può essere anche un motore di innovazione, crescita e sostenibilità per il Paese - ha dichiarato la presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere -. La quotazione in Borsa ha segnato l'inizio di un percorso di trasparenza e di dialogo costante con il mercato, nel pieno rispetto della nostra missione di servizio pubblico. Oggi Poste Italiane è una realtà solida, moderna e proiettata verso il futuro, capace di creare valore economico e sociale, confermando il proprio ruolo di infrastruttura strategica per l'Italia".
Il decimo anniversario della nostra quotazione - ha detto l'amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante - sigilla il percorso che ha trasformato Poste Italiane nella prima platform company del Paese. Abbiamo concentrato la nostra azione sull'innovazione e sulla realizzazione di strategie sostenibili di business che si sono dimostrate vincenti, mantenendo in ogni caso la nostra identità di azienda a forte vocazione sociale radicata sul territorio. Gli effetti - ha aggiunto l'ad Matteo Del Fante - si sono visti sul valore del titolo. Ogni 100 euro investiti 10 anni fa dagli azionisti che ci hanno dato fiducia, sono oggi diventati 540 tra dividendi e crescita del titolo; a conclusione di un decennio contrassegnato da una crescita media annua del 15% del risultato operativo, del 14% del dividendo e, nello stesso tempo, da una gestione del bilancio prudente e responsabile. In questa occasione speciale - ha concluso Del Fante - desidero ringraziare i nostri 120.000 dipendenti; il loro impegno e la loro professionalità continuano ad essere il pilastro sul quale poggia il successo della nostra dividend history".
È un onore poter celebrare questo anniversario nella sede di Borsa Italiana alla presenza del sottosegretario all'Economia, Federico Freni - ha dichiarato il direttore generale Giuseppe Lasco -. Quello di oggi è un traguardo che premia la dedizione e la competenza delle persone di Poste che ringrazio personalmente. Il nostro successo e la nostra solidità nascono dall'unione della tradizione con l'innovazione, in un modello che affianca la vicinanza e l'attenzione ai territori alla capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini e delle imprese.
Guardiamo ai prossimi anni con la stessa determinazione consapevoli che la nostra forza è nella fiducia costante che milioni di italiani ripongono ogni giorno in noi".
Dal debutto sul mercato con una capitalizzazione di 8 miliardi di euro, Poste Italiane in questi anni ha più che triplicato il proprio valore, portando la capitalizzazione a oltre 26 miliardi, al termine di un percorso nel quale ha distribuito oltre 7 miliardi di euro di dividendi. "La crescita di Poste Italiane - spiega l'azienda in un comunicato - è stata sostenuta da una trasformazione digitale senza precedenti, che ha permesso all'azienda di affermarsi come la più grande piattaforma di pagamenti in Italia, con oltre 3 miliardi di transazioni annue, e come il primo emittente di carte di pagamento con oltre 30 milioni di carte in circolazione. Poste Italiane ha, inoltre, consolidato la leadership assicurativa, con masse gestite per 165 miliardi di euro e ha rafforzato il ruolo di porto sicuro del risparmio, con oltre 450 miliardi di attività garantite dallo Stato. Il gruppo guidato da Silvia Maria Rovere e da Matteo Del Fante ha conquistato il primato nella logistica, con oltre 300 milioni di pacchi consegnati ogni anno e ha, infine, ampliato il perimetro delle attività in settori strategici come energia e telecomunicazioni, rafforzandone il ruolo di protagonista della vita economica e sociale italiana".
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Coca-Cola, nel 2024 in Italia valore per 1,1 miliardi di euro

 

Coca-Cola ha generato in Italia, nel 2024, un miliardo e 142 milioni di euro di risorse complessive, pari allo 0,05% del Pil Italiano. È quanto emerge dalla ricerca biennale condotta da SDA Bocconi School of Management sull'impatto socio economico nel Paese di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg. L'azienda è il primo datore di lavoro dell'industria delle bibite e delle bevande, a pochi mesi dai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, dove sarà presente come partner più longevo del Movimento Olimpico e Presenting Partner del Viaggio della Fiamma Olimpica.
Questo studio traccia il quadro del nostro impatto sull'Italia, è come una finestra che racconta cosa c'è dietro al brand - spiega Cristina Camilli, direttore Relazioni Istituzionali Comunicazione e Sostenibilità di Coca-Cola Italia - Numeri, ma soprattutto persone, ben 2.688 quelle che lavorano direttamente per noi e con noi. È grazie al lavoro di queste persone che viene generato un impatto positivo su oltre 30mila persone dell'intera filiera".
L'impatto occupazionale, tra posti diretti e indiretti, è cresciuto generando 29.840 posti di lavoro, lo 0,12% dell'occupazione nazionale, con un aumento del 10% rispetto al 2022. Per ogni dipendente diretto, si generano oltre undici posti di lavoro nell'economia italiana. Secondo i dati Istat, quindi, circa 64.000 persone beneficiano dei redditi generati da Coca-Cola. "Siamo molto orgogliosi di essere partner dell'Italia dal 1927 - commenta Camilli - ci auguriamo che la crescita del nostro Paese continui anche grazie alla nostra presenza". In crescita anche i fornitori: ben 1.508 quelli da cui l'azienda ha acquistato beni e servizi nel 2024 per un valore complessivo superiore a 626 milioni di euro.
Come analizzato dalla ricerca della SDA Bocconi School of Management per il biennio 2023-2024, continua l'impegno nel sociale. Sono state finanziate 116 iniziative sul territorio con un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro.

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Open Fiber completa il Piano banda ultra larga in Sardegna

 

La Sardegna accelera sulla connessione alla fibra ottica Ftth grazie agli investimenti infrastrutturali di Open Fiber che ha annunciato il completamento del Piano banda ultra larga nell’isola. Il progetto ha complessivamente interessato 134 Comuni della regione. Il Piano, promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Infratel Italia, prevede la realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga in oltre 6.000 Comuni italiani delle cosiddette "aree bianche", ovvero borghi e piccoli centri sprovvisti di connettività ultraveloce. L’infrastruttura - che rimane di proprietà pubblica - è realizzata e gestita in concessione da Open Fiber che si è aggiudicata i bandi pubblici indetti da Infratel Italia. Grazie alla nuova infrastruttura in fibra ottica, capace di offrire velocità fino a 10 Gigabit per secondo, si aprono importanti opportunità per cittadini, imprese e amministrazioni locali: dalla telemedicina al lavoro da remoto, dal controllo del territorio alla gestione intelligente dei servizi urbani. "La tecnologia Ftth (fiber to the home, la fibra ottica fino a casa) di Open Fiber - si legge in un comunicato - garantisce inoltre un impatto ambientale ridotto, con un consumo energetico inferiore del 60% rispetto alle reti in rame, e un contributo concreto alla sostenibilità sociale ed economica". Nei 134 Comuni coinvolti nel Piano Bul in Sardegna sono stati realizzati circa 2.000 chilometri di fibra ottica, portando la connettività in modalità Ftth a 65mila unità immobiliari e circa 500 sedi della Pubblica amministrazione (scuole, ospedali, presidi sanitari, uffici comunali, biblioteche, forze dell’ordine). Grazie a ulteriori investimenti privati di Open Fiber, allo stato attuale, i servizi di connettività risultano in vendibilità attiva in 32 Comuni. Oltre ai piccoli borghi e ai Comuni delle aree interne coinvolti nel Piano Bul, Open Fiber è presente con la sua rete Ftth nella Città Metropolitana di Cagliari e, complessivamente, in 14 grandi e medie città sarde con un totale di circa 287mila unità immobiliari connesse. L'investimento realizzato da Open Fiber in Sardegna, fra pubblico e privato, ammonta a circa 170 milioni di euro. "Open Fiber - conclude il comunicato - mira a garantire la copertura delle maggiori città italiane e il collegamento delle aree rurali e industriali con una rete in fibra ottica ultraveloce e affidabile, in grado di fornire servizi e funzionalità sempre più avanzati per cittadini, imprese e Pubblica amministrazione. Ad oggi Open Fiber ha messo in vendibilità oltre 15 milioni di unità immobiliari in fibra ottica ed è il principale operatore fiber to the home in Italia, tra i leader in Europa, e il primo tra gli operatori wholesale only del continente".

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