E' arrivato il giorno decisivo in Francia, dove oggi pomeriggio l'Assemblée Nationale voterà sulle due mozioni di "censura" al governo presentate dal Rassemblement National di Marine Le Pen e dai centristi indipendenti del Liot.
E' quest'ultima che raccoglierà il massimo dei voti "transpartisan", dall'estrema destra fino all'estrema sinistra.E il faro resta puntato sui Républicains ancora indecisi e sui 15-20 voti che mancano per far cadere il governo di Elisabeth Borne.
Stamattina altri due della destra moderata, Aurélien Pradé e Maxime Minot, hanno annunciato che voteranno la sfiducia. Stando ai conteggi pre-seduta, mancherebbero sempre fra i 10 e i 15 voti ma tutto resta possibile in una situazione in cui due terzi dei francesi si dicono contrariati dal governo che ha scavalcato il parlamento per far approvare la riforma delle pensioni.
Ieri sera Emmanuel Macron, che in caso di sfiducia e caduta del governo scioglierà le camere, ha scritto una lettera in cui auspica che la riforma possa arrivare "in fondo al suo percorso democratico". Le opposizioni sono pronte a tutto: Marine Le Pen ha promesso a tutti i Républicains che voteranno la sfiducia che nel caso di scioglimento delle camere e nuove elezioni, non presenterà candidati concorrenti nelle loro circoscrizioni.
All'estrema sinistra, i sindacati e Jean-Luc Mélenchon ribadiscono che la mobilitazione continuerà in ogni caso, anche se il governo non cadrà questo pomeriggio.Redazione ANSA
PARIGI
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