"Sono certo che un chiarimento avverrà in tempi rapidi e la sentenza non avrà alcuna conseguenza pratica" consentendo alla Bundesbank di continuare a partecipare al Qe. Lo ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, commentando la sentenza della Corte costituzionale tedesca durante un'audizione alle commissioni riunite Finanze e Bilancio del Senato. Secondo Gualtieri, i rilievi dei giudici "riguardano aspetti procedurali", inoltre "hanno ribadito la piena legittimità" del Pspp e "non riguardano in nessuno modo" il nuovo Pepp.
"La sentenza" della Corte tedesca sul Qe della Bce "non riguarda in alcun modo le misure di politica monetaria assunte dalla Bce per far fronte all'emergenza Covid, compreso il programma Peep e la modalità della sua implementazione".
Per avere la piena operatività del recovery fund, il fondo per la ripresa cui sta lavorando la Commissione europea che andrebbe finanziato tramite emissione di bond, "noi riteniamo che non si possa aspettare il 2021 per avere uno strumento operativo. L'Italia sostiene la necessità di anticipare e che sia possibile utilizzare il recovery fund già in estate" - ha detto il ministro, aggiungendo che "vi sono strumenti tecnici, allo studio della Commissione europea" per anticipare la disponibilità degli esborsi. Gualtieri si è anche soffermato sulla necessità di una digital tax europea alla base del bilancio europeo, iniziativa che punta a fermare l'evasione dei colossi del web tramite 'profit shifting' da una giurisdizione all'altra.
Gli strumenti europei per il contrasto al coronavirus metterebbero, se implementati, a disposizione dell'italia quasi 200 miliardi di euro. E' quanto ha lasciato intendere il ministro. "L'Italia potrebbe avvalersi del Sure per circa 20 miliardi per gli ammortizzatori sociali", e la linea di credito della Bei "potrebbe produrre circa 40 miliardi di finanziamenti per l'Italia". A tali cifre va aggiunto l'eventuale uso del Mes (36 miliardi, ha detto Gualtieri) e "poi il recovery fund, dipenderà dalle dimensioni, ma sono fiducioso che almeno un altro centinaio di miliardi di risorse potrebbero essere utilizzate per il nostro Paese".
Il Mes sarà sul tavolo dell'Eurogruppo l'8 maggio "per poi essere finalizzato dal board of governors presumibilmente a metà maggio: l'Italia parteciperà vigilando che i documenti finali siano in linea con l'elemento dell' assenza di condizionalità al di fuori dell'uso per spese specifiche" - ha detto Gualtieri. "Solo allora l'Italia esaminerà i dettagli e valuterà complessivamente. Un eventuale accesso sarebbe preventivamente condiviso con il Parlamento".
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