Mps ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 1.366 milioni di euro, in calo del 12,7% sullo stesso periodo del 2024.
Al netto degli effetti fiscali - il 2024 aveva goduto di benefici per 470 milioni a fronte dei 78 milioni di euro di quest'anno - il risultato è in crescita del 17,5%. Nel terzo trimestre l'utile sale del 16,5% a 474 milioni, battendo le attese degli analisti ferme a 366 milioni.
L'istituto senese, che presenta per la prima volta i conti dopo l'acquisizione di Mediobanca e che annuncia la presentazione del nuovo piano industriale nel primo trimestre del 2026, promette di destinare tutto il suo utile a dividendo, grazie alla disponibilità di un ampio cuscinetto di capitale, pari a 770 punti di Cet1 ratio, rispetto ai requisiti minimi imposti dalla Bce. Dopo la conclusione dell'opas su Piazzetta Cuccia, il Monte dispone infatti di un Cet 1 ratio fully loaded del 16,9% (19,6% del 30 giugno 2025) e di un total capital ratio fully loaded del 19,3% (21,8% del 30 giugno 2025).Nei nove mesi Mps ha realizzato ricavi per 3.054 milioni, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+0,5%), con la crescita delle commissioni nette (+8,5%) e degli altri ricavi della gestione finanziaria (+35%) che hanno compensato il rallentamento del margine di interesse (-7,4%). I ricavi del terzo trimestre 2025, pari a un miliardo, sono in calo del 4,5% trimestre su trimestre, impattati dalla stagionalità del periodo.




















0 commenti:
Posta un commento