Cogliere le opportunità di una fase di trasformazione tecnologica con pochi precedenti nella storia, evitando di subirla passivamente, è la sfida principale che devono affrontare imprese e settori economici. E di questo si è parlato, oggi, a Diegaro di Cesena nella sede di VitroLeaf di Battistini Vivai Italia, nell'incontro Agritech e AI - Scienza, non fantascienza'. Un momento di dialogo e formazione sull'innovazione, come strategia di crescita non rinviabile anche per le imprese del settore dell'agricoltura. L'evento è stato organizzato dalla Camera di commercio della Romagna ed è il primo di una serie di appuntamenti che hanno l'obiettivo di favorire la crescita della cultura dell'innovazione sostenibile.
Per l'agricoltura questa fase di trasformazione è simile a quella che si creò col salto tecnologico nell'Ottocento. Oggi, però, è alto il rischio di restare tagliati fuori o in ritardo rispetto all'accelerazione creata dall'innovazione. E così diventa fondamentale restare al passo. A parlarne, dopo i saluti del presidente della Camera di commercio della Romagna Carlo Battistini, sono stati Massimiliano Del Barba, giornalista esperto in Agritech del Corriere della Sera, e Pietro Franceschi, responsabile Agricoltura digitale alla Fondazione Mach.Da sempre la tecnologia viene vista come il problema ma se ben gestita può essere una parte della soluzione, senza ideologie ma con pragmatismo. Oggi l'AI, in particolare nel settore agricolo, può essere uno strumento per compensare i danni da cambiamento climatico, anche con previsioni meteo sempre più raffinate, ma può intervenire anche per ridurre i costi con un calcolo adeguato delle risorse, anche naturali, da investire - sottolinea l'editorialista del Corriere della Sera Massimo Sideri, che ha coordinato l'incontro - Il cambiamento non è facile, ma è necessario. Vale sempre il pensiero di Charles Darwin: sono le specie che collaborano quelle che sopravvivono".
Gli spazi che hanno ospitato l'iniziativa non sono casuali, in ottica di innovazione: alla fine dell'incontro è stato possibile visitare il VitroLeaf by Battistini, il nuovo laboratorio di micropropagazione dell'azienda cesenate, inaugurato pochi mesi fa e progettato per offrire alta produttività. "Stiamo investendo e abbiamo investito molto in un laboratorio di micropropagazione, perché è fondamentale per mantenersi al passo coi tempi e per cercare di mantenere sempre alto il livello della tecnologia - spiega il dg di Battistini Vivai Giuliano Dradi - Abbiamo investito soprattutto nel laboratorio di micropropagazione e stiamo guardando di investire soprattutto nelle serre di ambientamento, negli ombrai e nel vivaio per lo stesso motivo. Anche perché non è facile trovare il personale e non è facile istruirlo: di conseguenza, dove possiamo, ci facciamo aiutare dalla tecnologia e dall'intelligenza artificiale".
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