Comunicazioni oggi della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Parlamento in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre.
Nel pomeriggio, alle ore 15, la premier sarà alla Camera.
Questa nuova legislatura europea si è aperta all'insegna della preoccupazione e dell'incertezza per il protrarsi della guerra in Ucraina, per la drammatica escalation in Medio Oriente - ha detto Meloni nelle sue comunicazioni e i mutamenti geopolitici e le molte difficoltà attraversate dall'Ue, in parte per questi scenari e in parte figli degli errori del passato".
La diretta dal Senato
Dalle 11 il Senato ha cominciato la discussione sulle comunicazioni della presidente del Consiglio.
'L'atteggiamento di Israele è ingiustificabile'. 'Giustificare Hamas e Hezbollah è antisemitismo'
"Pur se non si sono registrate vittime o danni ingenti io penso che non si possa considerare accettabile" l'attacco di Israele all'Unifil "ed è la posizione che l'Italia ha assunto con determinazione a tutti i livelli: pretendiamo che venga garantita la sicurezza dei nostri soldati sia Unifil sia nella missione bilaterale, che insieme al resto della comunità internazionale hanno contribuito per anni" alla stabilità del confine tra Israele e Libano, ha detto poi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, sottolineando che "l'atteggiamento delle forze israeliane è del tutto ingiustificato e palese violazione della risoluzione 1701 dell'Onu". Bisogna "lavorare alla piena applicazione della risoluzione, rafforzando la piena capacità di Unifil e delle forze armate libanesi.
"Ricordare e condannare con forza ciò che è accaduto il 7 ottobre 2023 è il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché sempre più le pur legittime critiche a Israele si mescolano con un giustificazionismo verso organizzazioni come Hamas ed Hezbollah, e questo, piaccia o no, tradisce altro. Tradisce un antisemitismo montante che, credo, debba preoccuparci tutti. E le manifestazioni di piazza di questi giorni lo hanno, purtroppo, dimostrato senza timore di smentita".
"Abbiamo deliberato contributi pari a 5 milioni di euro per le attività di Unrwa in Cisgiordania e a sostegno dei rifugiati palestinesi in Siria, Libano e Giordania. L'Italia rimane disponibile a sostenere progetti specifici dell'Agenzia, ma esclusivamente a seguito di un controllo scrupoloso volto a impedire qualsiasi forma di commistione con attività terroristiche".
'Attacchi faziosi a Salvini e alla Guardia costiera'
"Colgo l'occasione per ringraziare anche il ministro Salvini e soprattutto la Guardia Costiera italiana per il suo straordinario lavoro, e per esprimere a questi uomini e a queste donne la solidarietà del governo di fronte continui attacchi faziosi di organizzazioni politicizzate che detestano chiunque lavori per contrastare l'immigrazione illegale di massa", ha aggiunto la premier nelle comunicazioni al Senato.
"Considero vergognoso che l'organizzazione non governativa Sea Watch definisca le guardie costiere "i veri trafficanti di uomini", volendo delegittimare tutte quelle degli Stati del nord Africa, e magari anche quella italiana, in modo da dare via libera agli scafisti che questa Ong descrive invece come innocenti, che si sarebbero ritrovati casualmente a guidare imbarcazioni piene di immigrati illegali. Sono dichiarazioni indegne, che gettano la maschera sul ruolo giocato da alcune Ong e sulle responsabilità di chi le finanzia".
'Al Consiglio Ue incontro fra alcuni Stati sui migranti'
"A partire dal Consiglio europeo, su iniziativa dell'Italia si svolgerà un incontro informale tra gli Stati membri più interessati al fenomeno migratorio". Così Meloni sostenendo che "pragmatismo e dell'efficacia" hanno "segnato la nostra azione in materia di contrasto all'immigrazione illegale", e che "intendiamo lavorare per consolidare quest'approccio, tanto a livello nazionale quanto a livello europeo". "Constatiamo intanto una nuova attenzione al tema dei rimpatri, anche volto ad un rafforzamento dell'attuale quadro giuridico europeo, sul quale - ha continuato Meloni - abbiamo registrato con favore l'interesse del nuovo governo francese e le dichiarazioni della presidente von der Leyen a margine del vertice Med9 di Cipro".
Meloni conferma: 'Andrò in Libano'
"Sì". Con questa risposta sintetica la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha confermato che andrà in Libano, rispondendo a una domanda dei cronisti se stia valutando la missione mentre lasciava l'Aula della Camera dopo aver consegnato il testo delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
"Voglio condividere con voi la preoccupazione per l'escalation in corso in Libano, perché sono sinceramente preoccupata da come sta evolvendo lo scenario, nonostante gli sforzi innumerevoli, nostri e dei nostri alleati", ha detto la presidente del Consiglio nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.
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