
"Nello stesso tempo - ha proseguito il ministro - dobbiamo accelerare l'elettrificazione e la penetrazione delle macchine elettriche e ibride nel mercato, e per fare questo dobbiamo far crescere la domanda e l'offerta non solo delle macchine, ma anche dell'infrastruttura di ricarica. Ovviamente ci sarà una fascia della popolazione che potrà permettersi il passaggio all'auto elettrica, e lì dobbiamo attrezzare l'infrastruttura.
Questa è la complessità della transizione".
"In Italia abbiamo un parco di auto private di circa 30 milioni di macchine - ha spiegato Cingolani -. Una dozzina di milioni sono auto altamente inquinanti, Euro 0 e Euro 1. Non tutti hanno la possibilità di cambiare l'auto ogni 4 anni. Molti la tengono per molto tempo, l'auto diventa vecchia e inquinante.
E' chiaro che bisogna fare la transizione elettrica, e voremmo andare tutti domani con mezzi elettrici. Però vorrei ricordare che in questo momento un mezzo elettrico familiare di segmento B costa quasi il doppio di un mezzo a combustione interna. Se oggi ho un diesel euro 1 e mi compro un diesel euro 6, ho un grande miglioramento. La transizione durerà una decina d'anni, ci saranno delle soluzioni transitorie".Redazione ANSAROMA

















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